“Chiudono il Pronto soccorso pediatrico di Chieri e il Comune fa da passacarte…”

Rachele Sacco

La Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Adelina Graziani, Rachele Sacco, commenta in una nota la chiusura del pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Chieri per farne un reparto pediatrico covid. “Ieri ho appreso come un fulmine a ciel sereno della chiusura giĂ  da oggi del pronto Soccorso pediatrico dell’ospedale Maggiore di Chieri per destinarlo a reparto pediatrico Covid dedicato. NON SONO ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO! Tantissimi cittadini chieresi arrabbiati si sono rivolti a me saputa la notizia. E’ una decisione presa dal Dirmei, che non conosce bene questo territorio, per quanto la ritengano loro necessaria, io non la condivido, potevano scegliere la chiusura di Moncalieri, piĂą vicina a Torino, piuttosto che lasciare scoperta Chieri, ma piĂą di tutto l’intero territorio Chierese che avrĂ  serie difficoltĂ  a recarsi a Torino, Moncalieri e Carmagnola (considerato che il Pronto di questo ospedale è chiuso in orario notturno) in caso di emergenza per i bambini. Ho sentito subito i vertici dell’Asl TO5, il direttore generale Pescarmona e il direttore sanitario Messori che mi hanno spiegato i motivi della scelta fatta dal Dirmei, comprendo che la colpa non sia loro ed è una scelta imposta, ma la mia perplessitĂ  è questa: se io avessi un figlio in etĂ  pediatrica e avessi bisogno del pronto Soccorso e sono del Chierese, piuttosto che andare a Moncalieri andrei al Regina Margherita che è a 2 minuti in piĂą. “C’è stata una lunga discussione tra DIRMEI, Regione e le due Pediatrie (Moncalieri e Chieri) che si è conclusa con questa decisione in quanto a Moncalieri c’è la TIN ( Terapia Intensiva Neonatale) e piĂą posti letto” così mi riferisce Angelo Pescarmona. Come Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Adelina Graziani. in accordo con il Presidente Riccardo RuĂ , farò di tutto per fare riaprire al piĂą presto il Pronto Soccorso Pediatrico del Maggiore, con azioni, e chiedendo spiegazioni al Dirmei. In tutto questo, l’Amministrazione Comunale di Chieri, da cui mi sarei aspettata una difesa del servizio, si è limitata a far da passacarte annunciandone asetticamente la chiusura sui social!”