CRONACA – TORINO: LA POLIZIA ARRESTA ALTRI 2 SPACCIATORI NEL QUARTIERE MIRAFIORI.  SEQUESTRATI QUASI 5 CHILI DI COCAINA

Continuano le indagini della squadra di polizia giudiziaria del commissariato Mirafiori: dopo i due arresti di dicembre di un marocchino e di un albanese, trovati in possesso di oltre un Kg di cocaina e di una pistola rubata, lo scorso mercoledì i poliziotti hanno arrestato 2 cittadini dominicani, classe ’69 e ’80.

Stavolta il quantitativo di polvere bianca è notevole: 4 Kg e 850 grammi di cocaina purissima, che avrebbe fruttato al dettaglio quasi 400.000 euro.

L’operazione si aggancia agli arresti precedenti: nelle fasi di osservazione e pedinamento che a dicembre avevano portato in carcere il cittadino albanese e il marocchino,  gli investigatori avevano annotato diverse informazioni utili.

Amicizie, contatti, clienti. Utilizzatori abituali, ma anche spacciatori al dettaglio.

Il quartiere è sempre Mirafiori, dove forse anche a seguito delle restrizioni dovute alla pandemia, il traffico di droga sembra essere aumentato; dopo aver inquadrato un paio di personaggi evidentemente di buon calibro, sono iniziati anche per loro i servizi dedicati. Si arriva ad un alloggio di via Paoli. È qui che vengono a rifornirsi i clienti: un viavai continuo. La tecnica, sempre la stessa: il cliente citofona, uno dei due dominicani scende per la consegna, l’altro resta in casa con il carico e controlla dal balcone che non ci siano forze dell’ordine in arrivo, pronto eventualmente a far sparire tutto.

Fino a mercoledì pomeriggio, quando, per la consegna ad un cliente, uno dei due spacciatori si sposta di un isolato, e viene perso di vista dal complice.

È’ a questo punto che i poliziotti del commissariato Mirafiori decidono di intervenire. Sono molto rapidi: fermano il cittadino dominicano, cinquantadue anni, arrivato ormai su corso Unione Sovietica; visti i poliziotti, tenta la fuga, ma viene subito bloccato.

L’uomo non ha il tempo di avvisare il connazionale che lo attende a casa. Proprio con le sue chiavi, permetterà l’ingresso agli investigatori nello stabile e nell’appartamento ormai conosciuti. Il complice aspettava tranquillo, sdraiato sul letto, il rientro dell’amico; ma stavolta lui è in compagnia dei poliziotti, che non ci hanno messo molto a perquisire l’appartamento. Dentro alcuni cassetti della stanza da letto e in cucina, trovano quasi 5 Kg di cocaina, divisa in panetti, e in parte già in ovuli da spacciare. E poi una bilancia di precisione, cellophane per il confezionamento e soldi, parecchi: 2000 euro, probabilmente l’incasso di quel pomeriggio. Un panetto dei 4 era ricoperto di caffè in polvere. Probabilmente per ingannare i cani antidroga, ai controlli in aeroporto.