Chieri. Riapre il pronto soccorso pediatrico ed è polemica politica: Sicchiero contro Sacco e Icardi

La notizia che conta l’ha data con sobrietà l’asl To 5 e 100torri l’ha pubblicata subito: riapre il 15 febbraio il Pronto Soccorso Pediatrico dell’ospedale di Chieri, che era stato chiuso per l’emergenza covid, allo scopo di destinare quegli spazi a bambini contagiati dal virus. Una scelta tecnica, necessaria anche se ha preoccupato un po’ tutti. Adesso che si torna alla (quasi) normalità e il pronto soccorso riapre, è la politica a irrompere. Prima con una mozione a livello di Consiglio Regionale (Avetta, PD), poi con una interrogazione in consiglio comunale (Sacco), che ha coinvolto in modo spettacolare lo stesso assessore regionale alla Sanità, Icardi, in uno scambio di msm (o whatsapp, chi lo sa…) che ha mandato su tutte le furie il sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero. Scrive il primo cittadino in un duro comunicato stampa: «Siamo sconcertati dal vedere un assessore regionale che si presta ai giochi di prestidigitazione della consigliera comunale Rachele Sacco, mancando di rispetto al Comune di Chieri e svilendo il ruolo delle istituzioni. Nell’ultimo Consiglio comunale, infatti, si è consumata l’ennesima farsa della consigliera Sacco (Progetto per Chieri Salviamo l’Ospedale Insieme), ormai avvezza a trasformare le sedute consiliari in show personali, abusando della pazienza della maggioranza, dei cittadini e forse anche delle altre minoranze. Dopo aver presentato un’Interrogazione sulla chiusura del pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Maggiore di Chieri, puntando il dito contro presunte manchevolezze e ritardi da parte dell’amministrazione comunale, la consigliera Sacco ci ha resi spettatori di uno scambio di sms in diretta con l’assessore Icardi, concluso da un fiammeggiante coup de théâtre: “Il PS pediatrico riaprirà entro 10 giorni, me lo ha detto Icardi”. Cogliamo con felicitazione la notizia della riapertura, che l’assessore Icardi avrebbe potuto comunicare direttamente al Sindaco di Chieri. Perché è così che si fa tra istituzioni. Invece, non solo il Comune di Chieri è stato avvertito della chiusura del PS pediatrico a decisione avvenuta, senza possibilità di interlocuzione e confronto, non solo nessuno ha ritenuto doveroso spiegarci da un punto di vista tecnico le ragioni di tale scelta, ma abbiamo anche dovuto assistere a comunicazioni di decisioni così importanti via sms durante lo svolgimento dei lavori consiliari. Peccato che l’assessore Icardi non abbia trovato il tempo di rispondere alla mia richiesta di chiarimenti. Peccato che l’assessore Icardi non abbia trovato il tempo di rispondere al consigliere regionale Alberto Avetta, che sull’argomento ha depositato un’Interrogazione. Peccato che l’assessore Icardi non abbia trovato il tempo di rispondere alla lettera sottoscritta dal collega Baldi e da me, che lo invitava ad un confronto con l’Assemblea dell’AslTO5 sul tema del nuovo ospedale e della riorganizzazione della medicina territoriale. Però, il tempo per chattare con la consigliera Sacco, questo è riuscito a trovarlo. Se l’assessore Icardi crede sia questo il modo corretto di rapportarsi con i Comuni governati da forze politiche a lui invise, ciò non solo ci rammarica ma ci preoccupa. Un tema importante come quello del PS pediatrico è stato svilito a commedia ad uso di parte, senza serietà e senza rispetto. Non intendiamo tollerare oltre i comportamenti scomposti di chi ritiene di essere l’unica “paladina” a difesa dell’ospedale Maggiore, strumentalizzando preoccupazioni e timori dei cittadini a puro pretesto della propria visibilità personale e a discapito della della serietà, della correttezza e del senso di responsabilità».

In attesa della controreplica di Rachele Sacco, i cittadini prendono atto che la nostra sanità, la nostra Asl, sa quel che fa e lo fa nel modo migliore possibile. Senza farsi coinvolgere in strani ragionamenti, vecchi e obsoleti, di destra e sinistra. (G.G.)