Novara. Dal Centro per le Famiglie un ciclo di incontri

“Il Centro per le Famiglie è una realtà fondamentale e un punto di riferimento centrale per la nostra città e per le famiglie che vivono a Novara – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali Luca Piantanida – Il ciclo di incontri che sta per partire è rivolto a genitori, educatori, insegnanti e operatori sociali che lavorano con famiglie con figli nella fascia 0-6 anni. Un momento di confronto/incontro per affrontare i temi principali legati al nucleo familiare”.

I convegni si inseriscono all’interno del progetto Porte Aperte, attivo dal 2018 nel contrasto alle povertà educative.

Ecco il programma:

Prendersi cura di chi si prende cura”: è il titolo del primo dei tre convegni che l’Arengo del Broletto ospiterà sabato 2 aprile al mattino.

Il progetto Porte Aperte, finanziato dall’Impresa sociale ‘Con i bambini’ e attivo dal 2018 nel contrasto alle povertà educative, ha sempre avuto particolare attenzione alle famiglie con bambini fino a 6 anni d’età ed in questi 4 anni è stato organizzatore e portavoce sul territorio di molte esperienze di comunità educante. Capofila del progetto è il Comune di Novara, con i servizi educativi della fascia 0-6, asili nido e Centro per le Famiglie. Il partenariato è composto da enti pubblici ed enti del terzo settore: ASL, scuole dell’infanzia Sulas e Ricca, Parrocchia di Sant’Agabio, Casa Circondariale, Cooperativa l’Albero a Colori, OrientaMente E.T.S./a.p.s. e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il progetto chiuderà a metà luglio 2022.

I convegni si terranno tra aprile e maggio 2022 e sono rivolti a genitori, educatori, insegnanti e operatori sociali che lavorano con famiglie con figli nella fascia 0-6 anni con lo scopo di consegnare loro degli appunti di viaggio da utilizzare nella quotidianità sia lavorativa che familiare e promuovere protagonismo, responsabilità e legami di comunità.

 

Sabato 7 maggio (sempre al mattino) il convegno “Empowerment delle famiglie” ed in conclusione il pomeriggio di venerdì 27 maggio la ricchezza di quanto realizzato in città con “Porte Aperte: esperienze di comunità educante”.