CHIERI. RONCO E SICCHIERO: “SULLA BANDIERA DELL’UCRAINA NESSUNA CENSURA SOLO RISPETTO DELLE REGOLE”

Il presidente del Consiglio comunale Federico Ronco: “Ho invitato al rispetto di regole che servono a tutelare il decoro dell’Aula e la libertà di coscienza e di opinione di tutti i Consiglieri comunali.”

 

Federico Ronco con Emma Fasano

«Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale non c’è stata nessuna reazione violenta, ma solo la richiesta di rispettare le regole che il Consiglio comunale si è dato». Lo affermano il Presidente del Consiglio comunale Federico RONCO ed il Sindaco Alessandro SICCHIERO. Spiega Federico RONCO: «Ho esercitato il potere discrezionale assegnatomi dal Regolamento comunale a tutela del decoro dell’Aula e della libertà di coscienza e di opinione di tutti i Consiglieri comunali. È prassi comune in tutte le assemblee elettive chiedere la rimozione di cartelli o striscioni. Non possiamo introdurre delle eccezioni, che verrebbero a costituire dei precedenti. Oggi siamo tutti (o quasi) schierati convintamente a fianco del popolo ucraino, ma come dovremmo regolarci se qualcuno volesse esporre il vessillo russo? Ecco perché è bene attenersi a precise regole di comportamento. Meglio avrebbe fatto Sacco a informare me e tutti i capigruppo delle sue intenzioni ed evitare il coupe de théâtre». Aggiunge Alessandro SICCHIERO: «Sono dispiaciuto di aver visto, ancora una volta, una seduta consiliare trasformata in uno scomposto show personale. Non accetto nessuna lezione dalla consigliera Sacco. Non accetto lezioni sul versante della solidarietà. Il Comune di Chieri sta facendo tutto il possibile per l’accoglienza dei profughi, a fianco delle tante realtà di volontariato che si sono attivate in queste settimane. Proprio questa mattina abbiamo effettuato un sopralluogo all’ex albergo Tre Re insieme al Console onorario dell’Ucraina ed ai responsabili della cooperativa. E non accetto lezioni politiche: sono accanto all’Ucraina e al suo popolo senza se e senza ma. A differenza della consigliera Sacco, non ho militato nel passato in Forza Italia, il cui leader ha sempre vantato l’amicizia con Putin. E non faccio parte delle forze della maggioranza di destra che governa la Regione, che ha tra le sue fila un assessore regionale che fino a poco tempo fa è stato il co-presidente del Centro di Rappresentanza della Repubblica popolare di Donetsk».