Consorzio Chierese. Quando il rifiuto diventa una risorsa…

Il progetto Eco3r (riduci, riusa, ricicla) è in fase di realizzazione .

di Luisa Zarrella

Il progetto Eco3r finanziato da AtoR (Associazione d’Ambito Torinese per il Governo dei Rifiuti), promosso dal Consorzio Chierese per i Servizi e dal Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino è in fase di realizzazione e nei prossimi mesi sarà attivo. Per sapere nel dettaglio di cosa si tratta abbiamo sentito il direttore del Consorzio Chierese dei Servizi, Davide Pavan.

– Il progetto Eco3r com’è nato? “È nato nel 2020 su iniziativa del Consorzio Chierese per i Servizi e del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. Le 3R sono quelle ai vertici della gerarchia di gestione dei rifiuti secondo la legislazione europea ed italiana: cioè, in ordine decrescente di importanza, riduzione, riutilizzo e riciclo, che devono essere privilegiate rispetto ad altre opzioni, quali l’incenerimento o lo smaltimento. In particolare si vuole cercare, con questo progetto, di ridurre i rifiuti, cioè evitare che un oggetto diventi un rifiuto. Il Progetto si propone di coinvolgere, oltre ai comuni facenti parte del Consorzio, tutti i cittadini e le imprese nonché le associazioni che sono attive nel campo della riduzione e del riutilizzo”.

– Quali sono gli obiettivi principali di Eco3r? “ Sono quelli di realizzare una serie di azioni concrete, che favoriscono la scelta di non generare un rifiuto. In particolare si prevede la realizzazione di un portale chiamato “Bacheca del Riutilizzo” e di un Laboratorio del Riutilizzo ( entrambe le azioni sono in corso di realizzazione). Inoltre sono stati presentati a finanziamento al Ministero della Transizione Ecologica, nell’ambito del PNRR, due ulteriori progetti collegati e cioè la realizzazione di un Centro del Riutilizzo adiacente all’attuale Centro di Raccolta di Chieri e l’adeguamento strutturale e tecnologico di tutti e 7 i Centri di raccolta esistenti “.

– Il portale Eco3r quando sarà disponibile? Quali caratteristiche avrà? “ Si prevede la messa in funzione della Bacheca del Riutilizzo entro quest’anno. Questo portale, realizzato in collaborazione con la società Protea di Poirino, consentirà a tutti i cittadini di poter mettere in bacheca oggetti di cui si intende disfare e che invece ad un altro cittadino potrebbero interessare, favorendo quindi la circolazione di beni in buono stato e riducendo la produzione di rifiuti. Sono stati catalogati quasi 150 tipologie di beni idonei ad essere inseriti in Bacheca : si va dai mobili ai casalinghi, dai giocattoli alle attrezzature sportive, dalle apparecchiature elettroniche ai libri, dagli accessori auto agli articoli da giardino e così via. Ogni cittadino potrà consultare il portale trovando le schede e la fotografia di ogni oggetto e potrà prenotarsi per il ritiro gratuito che potrà avvenire, a seconda delle scelte fatte da donatore e ricevente, con un appuntamento concordato presso il Centro di raccolta di riferimento. Inoltre ogni cittadino avrà a disposizione la sezione” Manca” dove indicare un oggetto che sta cercando e che qualcuno potrebbe avere, magari inutilizzato, in casa e quindi donare. Parliamo di donazioni, perché la donazione è totalmente gratuita, non è previsto alcun passaggio di denaro”.

– Il laboratorio del riutilizzo in cosa consiste? Quando sarà attivo? Il Laboratorio del Riutilizzo consiste nella realizzazione di un edificio in legno, accanto alla nostra sede di Chieri, in cui saranno realizzative attività volte alla sperimentazione di buone pratiche per incentivare il riutilizzo. Le attività saranno definite in dettaglio nei prossimi mesi, ci piacerebbe in particolare puntare sulle iniziative di riparazione per allungare il ciclo di vita degli oggetti e contrastare la cosiddetta “ obsolescenza programmata “ , ossia la tendenza dei produttori di costruire oggetti che, nel tempo, tendono a rompersi costringendo così il cittadino ad acquistare un prodotto nuovo, con grande spreco di soldi e materie prime ed un aumento di produzione di rifiuti. Il laboratorio ha ottenuto il finanziamento di AtoR, per un importo di 165000€ circa, e si prevede il completamento della realizzazione entro il mese di giugno, e la sua attivazione nel mese di settembre “.