Nella truffa dei falsi certificati energetici sono indagati anche imprenditori di Chieri Pino Torinese e Pecetto

Ci sono quattro persone di Chieri, Pecetto e Pino Torinese tra gli indagati di un’associazione per delinquere dedita a frodi plurime, false fatturazioni, riciclaggio e usura. I due residenti a Pino Torinese sono un 49enne e un 47enne, il pecettese è un intermediario finanziario e in rapporto con lui c’era un commercialista di Chieri. L’indagine, avviata nel 2019 nei confronti di 115 indagati complessivi, sulla base degli elementi raccolti, ha consentito di:− acquisire indizi circa l’ipotizzata esistenza di un sodalizio che, mediante 25 società appositamente costituite grazie alla complicità di soggetti terzi o utilizzando documenti falsificati avrebbe perpetrato:• truffe al Gestore dei Servizi Energetici SpA – società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – facendosi erogare indebitamente Titoli di Efficientamento Energetico, ceduti successivamente a società terze, ricavando un controvalore economico per un importo complessivo di circa 25 milioni di euro;• frodi in danno di Istituti finanziari e bancari, anche mediante acquisizione fraudolenta di crediti d’IVA, attraverso l’emissione di fatturazioni inesistenti, con un danno complessivo di circa 50 milioni di euro;• riciclaggio dei proventi mediante,- trasferimento delle risorse all’estero e/o acquisto di metalli preziosi (lingotti e monete d’oro),- attribuzione fittizia a terzi, anche grazie all’utilizzo di generalità false;- prestiti a tassi usurari. Contestualmente alle misure cautelari, sono stati eseguiti 31 sequestri preventivi di altrettanti conti correnti in Italia e all’estero, nonché 13 perquisizioni domiciliari nei confronti di ulteriori indagati.