PIEMONTE x CURIOSI – La Casa dei Draghi, l’affascinante e misterioso edificio di Torino

La Casa dei Draghi di Torino, conosciuta anche come Casa Carrera o Palazzo della Vittoria, è uno splendido edificio del 1922…

 

La Casa dei Draghi, l’affascinante e misterioso edificio di Torino

A Torino, a poche centinaia di metri da Piazza Statuto risiede la “Casa dei Draghi“, conosciuta anche come “Casa Carrera” o “Palazzo della Vittoria”. Venne realizzato dal Cavaliere del Lavoro Giovanni Battista Carrera (“Casa Carrera”) per celebrare la vittoria della Prima Guerra Mondiale (da qui il nome di “Palazzo della Vittoria”). I lavori, affidati all’ingegner Gottardo Gussoni, terminarono nel 1922.

L’edificio rappresenta un perfetto mix tra lo stile neogotico alla francese e lo Stile Liberty, molto in voga nel capoluogo piemontese nel XX Secolo. Costruita su cinque piani, la Casa dei Draghi mostra numerosi dettagli ricchi di significato. Impossibile non notare i due draghi alati posti ai lati del grande portone d’entrata, un’allegoria della potenza del Paese subito dopo il conflitto mondiale. Lo stesso portone presenta altre forme zoomorfe e allegoriche, oltre ad essere sormontato dallo stemma della famiglia Carrera.  Sulla facciata, inoltre, vi è posta una lapide con la seguente incisione: “Nei momenti più torbidi del Dopoguerra il cavaliere del Lavoro Giambattista Carrera di Magnano Biella costruiva questo monumentale Palazzo a Ricordo della grande vittoria Italiana MCMXX”.

Un alone di mistero

Ad ogni modo, l’aspetto lugubre dell’imponente palazzo attirò l’interesse degli appassionati dell’esoterismo e alcuni fatti di cronaca alimentarono il suo alone di mistero. Sembra che, dopo qualche mese dalla costruzione del palazzo, il Cavalier Carrera morì in circostanze improvvise, molto probabilmente suicida. L’atmosfera cupa ha reso la Casa dei Draghi un set perfetto per numerosi film, per lo più di genere horror. Tra questi, “Profumo di donna” di Dino Risi (1974), “Ti piace Hitchcock?” di Dario Argento (2004), “La maschera etrusca” di Ted Nicolaou (2007) e “Il divo” di Paolo Sorrentino (2008).

Ilaria Rosella Pagliaro