Al MUSarMo di Mombercelli mostra “Omaggio a Jutta Schaefer”

 Mombercelli è un comune della Val Tiglione posto tra le colline che diedero i natali a personalità come Angelo Brofferio, Cesare Pavese, Davide Lajolo. Un territorio che profuma di uva e che d’autunno si colora di giallo e arancio. In questo paese immerso tra vigneti, alberi di nocciole e boschi, oggi patrimonio Unesco, nel 1972 Caro Caratti, abile incisore, nonché direttore dei Musei civici di Asti e altre illustri personalità, fondarono il MUSarMo: Museo di Arte Moderna e Contemporanea. Il Musarmo venne ideato come una casa in cui potessero essere esposte le opere di vari artisti, dove le stesse potessero dialogare con i curiosi, prendere vita, mostrarsi. Diversi artisti lodarono l’iniziativa e donarono una o più opere al Museo, allora ospitato in centro paese presso il Palazzo Zandrino, rendendolo un fulcro culturale della comunità. Dopo alcune vicissitudini, oggi il MUSarMO dimora in un antico edificio: l’ex carcere di Mombercelli progettato all’inizio del Novecento dall’ingegnere Santonè. Guardando dall’esterno l’edificio di mattoni chiari, severo ma allo stesso tempo elegante con le cornici marcapiano e le finestre ad arco, è difficile immaginare che si trattasse di un luogo di detenzione. L’interno presenta ancora le strutture originali: le opere vivono nelle ex celle di detenzione, dietro le sbarre ormai spalancate. Seguendo lo spirito dei suoi fondatori, il museo civico è diretto da volontari e appassionati d’arte e supportato dall’Amministrazione comunale; negli anni Novanta il curatore Gianmaria Lisa, artista e giornalista RAI, organizzò numerosi eventi arricchendo la collezione con nuove opere. Così continua la conservatrice Anna Virando che, insieme ai membri del Direttivo, tra cui la Prof. Laura Fiandrotti, mantiene vivo l’interesse culturale, allestendo numerose mostre con opere che affiancano quelle permanenti. Il MUSarMO non è solo un museo, ma è un esempio di valorizzazione architettonica. È il promotore di un’intensa e viva attività culturale. È la prova che l’arte può dimorare in ogni luogo. Qui le opere di Casorati, Guglielminetti, Manzone, Oriani, Paulucci, Ruggeri, Vedova, (solo per citarne alcune) parlano da sole di sé stesse ed è un vero piacere ascoltarle raccontarsi, perdendosi in un’ambientazione raccolta e suggestiva.  Sono  terminati i lavori di ristrutturazione e In attesa dell’inaugurazione in primavera, sabato è avvenuta la riapertura del Musarmo con la nuova mostra: “Omaggio a Jutta Schaefer Cabella”, artista locale scomparsa lo scorso anno. In esposizione anche due nuovi presepi di Renato Milano e Piero Oldano. .  RI-apertura del Musarmo con le opere di proprietà del Comune al primo piano e una interessante mostra antologica della pittrice Jutta Schaefer al piano terra. Nelle celle di un vecchio carcere prendono vita le città e i paesaggi silenziosi  di Mombercelli e paesi limitrofi dipinti dalla Schaefer. E intanto la magia del Natale soffia fra le grate nei presepi esposti dei due artisti mombercellesi. La mostra sarà riaperta il  26 dicembre  e dall’8 gennaio al 12 febbraio 2023 alla domenica dalle 15,30 alle 18. In settimana è visitabile su prenotazione ai numeri di telefono 0141/959610 o 346/4798585.

Alessandra Gallo