PIEMONTE x CURIOSI. Alieni in Piemonte: i misteri del Monte Musinè, la “Roswell” italiana

Il Monte Musinè e le sue storie sugli alieni: i misteri della “Roswell” del Piemonte

 

Alieni in Piemonte i misteri del Monte Musinè, la “Roswell” italiana

Il Monte Musinè una montagna delle Alpi Graie alta 1.150 metri. Si trova in Val di Susa ed è la montagna più vicina a Torino, tra i 12 e i 25 km in linea d’aria, a seconda della posizione in città. Interessa i comuni di Caselette, Almese e Val della Torre. La montagna è facilmente riconoscibile da lontano grazie alla sua imponente croce bianca in cemento armato alta 15 metri e posta sulla sua cima. Ad ogni modo, il luogo è noto ai più per i suoi fenomeni paranormali: sembra infatti che sia una specie di “Roswell” del Piemonte, a causa delle sue numerose storie sugli alieni.

Il Monte Musinè, difatti, custodisce numerose storie e leggende riguardanti fenomeni extraterrestri e avvistamenti alieni. Molte persone hanno raccontato di avvistamenti notturni di fuochi e strani segni sul terreno. Alcuni studiosi, tuttavia, attribuiscono il fenomeno dei fuochi alla riserva di gas naturale presente sul Monte, o alla conseguenza della caduta di alcuni fulmini attirati dalla magnetite che potrebbe trovarsi nelle profondità del terreno.

Gli ufologi, invece, hanno una teoria ben diversa: per loro le viscere del Monte potrebbero ospitare vere e proprie basi aliene. Questa ipotesi è stata accreditata anche da due misteriosi episodi accaduti pochi decenni fa. Scopriamoli nel dettaglio.

Storie di UFO nella Roswell del Piemonte

L’episodio più famoso legato agli avvistamenti UFO e alla presenza degli alieni in Piemonte è sicuramente quello che risale all’8 dicembre 1978. All’epoca, due escursionisti che si trovavano ai piedi del Monte raccontarono di aver avvistato improvvisamente una luce accecante. Uno dei due cominciò a seguirla e scomparve per molto tempo. Il suo amico decise di andare a cercarlo con l’aiuto di alcune persone. Dopo alcune ore, il gruppo riuscì a ritrovare l’escursionista smarrito. L’uomo era sotto shock, infreddolito e con un’ustione alla gamba.

Raccontò di essersi avvicinato ad una specie di UFO di forma oblunga da cui uscirono degli strani esseri con una testa più grande del corpo. Affermò di essere stato toccato e sollevato da questi alieni e di essere rimasto paralizzato per molto tempo. Entrambi gli escursionisti soffrirono di congiuntivite per molto tempo dopo l’avvistamento.

Il secondo episodio, invece, risale all’8 marzo del 1996. In questa data ci furono altri due escursionisti che assistettero ad un ulteriore avvistamento UFO. I due raccontarono di aver visto un oggetto volante di color giallo verde dalla forma cilindrica con le estremità arrotondate e trasparenti all’interno che lasciava intravedere delle figure umanoidi.

 

Ilaria Rosella Pagliaro