Asti. Carabinieri e polizia locale insieme per contrasto al caporalato nella Gig Economy

Servizio straordinario di controllo sul territorio nazionale su nuove forme di sfruttamento lavorativo nel settore della GIG ECONOMY. Contrasto al caporalato digitale

Durante lo scorso week end i Carabinieri del locale NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro), coadiuvati dai militari del Comando Provinciale e dalla Polizia Municipale di Asti – nel contesto di una operazione di contrasto al caporalato digitale disposta su tutto il territorio nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Milano – hanno effettuato un controllo straordinario finalizzato ad individuare forme di sfruttamento dei lavoratori del settore del food delivery (consegna a domicilio di prodotti alimentari).

L’attività è stata condotta nel contesto di una indagine generata dalla Procura della Repubblica di Milano che aveva evidenziato come ai riders non fosse applicata alcuna misura di tutela né fossero riconosciuti loro, in caso di incidente stradale, gli istituti connessi agli “infortuni sul lavoro”. L’indagine ha permesso di estendere anche a questi lavoratori atipici le tutele del D. Lgs. 81/2008 (T.U. in materia di salute e sicurezza sul lavoro) riconoscendoli di fatto come lavoratori parasubordinati.

L’attività è stata indirizzata a verificare che i gestori delle piattaforme digitali di delivery ottemperassero alle normative prevenzionistiche e, soprattutto, a contrastare una emergente forma di caporalato definito digitale realizzata attraverso la cessione a pagamento, dal titolare dell’account ad un altro rider, delle credenziali per l’accreditamento al servizio.

L’operazione ha inoltre visto il coinvolgimento della Polizia Municipale di Asti che si è occupata della verifica di regolarità dei mezzi utilizzati per le consegne.

Ad Asti la verifica ha evidenziato una sostanziale adesione ai canoni legislativi.