Chieri. “Il degrado del Duomo, una eredità trascurata”

Ha destato scalpore e preoccupazione la notizia data da 100torri della macchia che da tempo è comparsa sugli affreschi della Cappella del Corpus Domini nel Duomo di Chieri. Il fatto che Google l’abbia rilanciata a livello nazionale (con migliaia di visualizzazioni) ha allargato la platea delle persone preoccupate. Ecco un post appena arrivato in redazione

“Gentile Direttore,mi ha colpito leggere come notizia su Google-nazionale lo stato di degrado in cui versa un affresco del Duomo di Chieri. Ho visitato questa chiesa alcuni anni fa e pur comprendendo la difficoltà a mantenere un così grande edificio, mi rammarico che nulla sia stato fatto.Durante la mia visita ricordo che una grande rete era tesa sul soffitto della Cappella del Corpus Domini, chiaramente per non provocare incidenti ai fedeli in caso di caduta di calcinacci.Se la rete ora non c’è più mi chiedo cosa sia stato fatto. Appare evidente dalla foto pubblicata che non solo il grande affresco è in pessimo stato di conservazione, ma che all’angelo a fianco manca totalmente il volto: segno allarmante che l’umidità ha intaccato pure i pregevoli stucchi seicenteschi.Se non ci fosse da piangere mi permetterei l’ironia di ricordare il titolo di quell’affresco: “Mosè fa scaturire l’acqua dalla roccia”, in riferimento a un chiaro episodio biblico dell’Esodo. Dunque Mosè fa scaturire pure l’acqua dall’affresco? Un miracolo?Converrebbe periodicamente controllare tetti e grondaie! Tanto più che al di là di quell’affresco c’è un gioiello della pittura del Quattrocento denominato “Cappella dei Gallieri”; in che stato sono quegli affreschi? Ma gentile Direttore non esistono affreschi di serie A  e affreschi di serie B: tutto è patrimonio datoci in eredità.Eredità che mi pare in questi ultimi anni sia stata tanto trascurata. Mi pare manchi sensibilità e attenzione, e così una piccola macchia diventa enorme e divora affreschi e stucchi. Che peccato.”

Giovanni T.