A Chieri una virtuosa del violino

CLARISSA BEVILACQUA AL BATTISTERO DEL DUOMO, VENERDI’ 16 GIUGNO ALLE 20,30

 

La vita concertistica cittadina si va consolidando in qualità, sorprendendo l’ascoltatore con eventi non inclusi nella programmazione iniziale. E’ il caso della violinista Clarissa Bevilacqua  (foto) che ascoltai per la prima volta  il 16 ottobre dello scorso anno in duo con il pianista nipponico  Net Nehara (Unione Musicale, Conservatorio) in pagine di  Prokof’ev, Mozart, Brahms, Saint Saens). Ora, a Chieri  si  presenta da sola in un impegnativo recital. L’evento è organizzato dall’Associazione Toret Artists Management di Torino, preceduto da una conversazione storico-artistica di Roberto Toffanello. Prime note a risuonare al cospetto   degli affreschi sulla Passione di Cristo realizzati da Guglielmetto Fantini , sono quelle dello Scherzo e Recitativo di Fritz Kreisler (1875-1962), brillante e acclamato virtuoso, uno dei più grandi, noto per il suono dolce e il fraseggio espressivo che rendevano subito riconoscibile  come il suo.  Non poteva mancare il nome di Bach con la Partita in mi maggiore BWV 1006. Per quanto lette, sentite ed eseguite un’infinità  di volte le sei Sonata e Partite lasciano sempre  nuove scoperte.. La Terza Partita inizia con un monumentale Preludio, una sorta di ideale  contrappunto  tra melodia e ritmo  con un magico effetto di prospettiva barocca, invisibile sulla carta  eppure avvertibile all’ascolto. Seguono sei danze. Il belga Eugene Ysaye (1858-1951), grande virtuoso, è autore di un catalogo non molto ampio, ma  di buona qualità in cui spiccano le Sei Sonate op. 27 (1929) di cui vengono proposte la Terza e la Quinta. Queste Sonate  costituiscono il nuovo  vocabolario “tecnico” dell’epoca e non solo capitolo obbligato di studio  dell’aspirante virtuoso. L’op. 27 estende il virtuosismo alla Paganini (  (quarti di sei  suoni, ulteriori gamme di armonie, suoni iperacuti) , una sorta di testamento per le nuove generazioni di violinisti..

La Terza sonata, la più nota della raccolta,, è in forma di Ballata che  racconta in modo strumentale una storia senza esplicitarne i contenuti.  Onirico è il materiale della Quinta Sonata che si articola in due movimenti: “L’aurora” dove sono presenti passi meditativi, dapprima lentissimi e poi man mano più rapidi

e “Danza rusticana” dal clima scherzoso che sembra la parodia di una festosa danza popolare che sfocia  in una sezione talmente veloce da raggiungere il parossismo. Completa il recital  un pezzo della statunitense Augusta Read Thomas (1964), compositrice  in residenza della Chicago Symphony, con il brano “Dicam  catcher”.

La giovane Clarissa inizia lo studio del violino a cinque anni  mentre a nove suona a Chicago davanti a un pubblico di diecimila persone. Si è aggiudicata il concorso internazionale ”Mozart” di Salisburgo, unica italiana nella storia di questa competizione, oltre al Grand Prixe del concorso Cape Symphony. E’ Young Artist della  Classically Connected  Organization  di New York  e Affiliate Artist Granieri Hall Program di Chicago. A quattrodici anni ha avuto il privilegio di suonare la storica collezione  del Museo Stradivari di Cremona.. Suona un prezioso violino di Zosimo Bergonzi (1748) per gentile concessione della Guarnieri Hall NDF e di Darnton  Hersh  Fine Violins di Chicago.

EDOARDO FERRATI

 

Chieri, Duomo, Battistero, violinista CLARISSA BEVILACQUA

Venerdì 16 giugno, ore 20.30

Musiche di Kreisler, J.S. Bach, Ysaye, Read Thomas- Ingresso libero