Chieri Aiuta Forlì

L’intervento della protezione civile nell’ambito degli aiuti alle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna non si è esaurito con il sostegno delle popolazioni colpite, ma ha visto anche interventi destinati ai beni materiali. Nello specifico parliamo di un intervento riguardante i beni culturali colpiti dall’alluvione; nell’ambito di questo intervento abbiamo incontrato una volontaria chierese, Bianca Gilli, restauratrice e socia dell’associazione ‘CHIEF’ – Cultural Heritage International Emergency Force.

per gentile concessione di ‘CHIEF’

Cosa è ‘CHIEF’?

È un’associazione di volontariato, iscritta all’elenco delle associazioni di protezione civile della regione Piemonte, nata nel 2013 e costituita da operatori dei Beni Culturali: restauratori, tecnici del restauro, architetti, ingegneri, biologi e da tutte le professionalità che in qualche modo operano sul patrimonio culturale.

Da quando ne fai parte?

Mi sono iscritta nel 2019, quando ancora ero studentessa, dopo aver seguito un corso riguardante la protezione dei Beni Culturali in area di crisi tenuto da Barbara Caranza: restauratrice e Ufficiale RS dell’Esercito Italiano per la Cultural Property Protection nonché presidente dell’associazione CHIEF. Durante la mia formazione ho maturato un forte interesse in questo campo e punto, in futuro, ad avere un ruolo attivo, ma anche e soprattutto proattivo, nella gestione dei Beni Culturali in situazioni di emergenza. Salvalguardare il patrimonio culturale e la memoria storica vuol dire non perdere traccia della nostra storia.(ndr: 100torri.it lo sa bene con la sua iniziativa ‘La Grande Pinacoteca’).

Di che tipo di intervento si tratta?

Abbiamo recuperato i documenti alluvionati dell’archivio comunale di Forlì, che si trova in Via Asiago, una delle zone più colpite della città. Una volta portati i volumi all’esterno dell’edificio, abbiamo, proceduto a un lavaggio indiretto, per rimuovere il fango e poterli identificare, e successivamente li abbiamo imbustati e raccolti in contenitori diretti al congelamento.

Un’esperienza importante?

Sicuramente, sia dal punto di vista professionale, dovuta al confronto con altri professionisti, sia dal punto di vista umano. È stata un’esperienza intensa.

Hai avuto altre esperienze analoghe?

Mi sono laureata nel 2021 in ‘Conservazione e Restauro dei Beni Culturali’ presso l’Università di Torino in convenzione con il ‘Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale’; durante il percorso di studi universitari ho partecipato in qualità di tirocinante a due stage nel Deposito di Santo Chiodo a Spoleto dove è raccolta una grande quantità di Beni Culturali recuperati dopo il sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016.

Maggiori informazioni sull’intervento le potete trovare a questo indirizzo: https://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/attualita/come-chief-onlus-ha-salvato-larchivio-comunale-di-forl/?fbclid=IwAR0oYyqEnlgk-dlVOjyh5nQii0yAZ4DowsZuSCOtn4n4X_Uu7qsiPRGju8Q