Dalla Regione i fondi per l’edilizia sanitaria: finanziato l’ospedale di Cambiano (202 milioni) e le case di comunità di Carignano, Trofarello e Poirino

Nicco, «Un impegno senza precedenti per la salute dei piemontesi»

 

 

Il sito di Cambiano

Uno stanziamento di 202 milioni di euro per avviare la costruzione del nuovo ospedale dell’Asl To5 a Cambiano. Le risorse per progettare e realizzare le nuove Case di comunità di Carignano (3,2 milioni di euro), Trofarello (1,676 milioni di euro), Poirino (1,303 milioni di euro) e Carmagnola (1,350 milioni di euro). Fondi per l’ospedale di comunità di Carignano (2,46 milioni di euro); per l’ammodernamento, le grandi apparecchiature e l’adeguamento antincendio degli ospedali di Chieri (918.915 euro) e 2,882 milioni di euro per le grandi apparecchiature e la ristrutturazione di quello di Carmagnola.

Sono gli ingenti stanziamenti per l’area sud-est della provincia di Torino che la Giunta regionale del Piemonte ha deliberato nella seduta di martedì 25 luglio 2023 con l’approvazione dell’elenco delle opere di edilizia sanitaria sul territorio regionale e il relativo riparto degli investimenti finanziati.

Ne dà notizia il consigliere regionale Davide Nicco, che esprime grande soddisfazione: «È un provvedimento molto atteso dal territorio perché formalizza nero su bianco le decisioni annunciate nei mesi scorsi sul tema e dà certezza alla copertura finanziaria delle opere. Le risorse ora rese disponibili provengono da fondi statali, regionali, europei e del Pnrr, che in questo modo vengono messi a sistema nel modo più proficuo. Come consigliere regionale espresso da questo territorio prendo atto con grande soddisfazione di come la Regione, in questi ultimi quattro anni, abbia investito in modo coraggioso e deciso sulla sanità in zona come mai era accaduto in precedenza. Una testimonianza di come questa maggioranza sappia coniugare concretezza progettuale e capacità di ascolto delle istanze dei Comuni e dei cittadini».

Il passo successivo per la realizzazione delle opere sarà ora quello della stipula degli accordi di programma Stato-Regione ove previsti.