CURIOSITA’ NOVARESI 51. ANTICHE BOTTEGHE DA PIAZZA DELLE ERBE A PIAZZA DUOMO E VIA BIANCHINI
Riprendiamo il nostro itinerario per le antiche botteghe di Novara ancora in possesso di arredi “storici”, passando dall’Edicola di piazza Battisti (l’antica piazza delle Erbe) alla Merceria Annoni di piazza della Repubblica (l’antica piazza Duomo) e al negozio di abbigliamento di via Bianchini. Di questi esercizi riportiamo brevi ma dettagliate descrizioni della loro parte “antica”, desunte dal volume “Le Botteghe in Piemonte – esterni e interni tra 1750 e 1930” a cura di Chiara Ronchetta (edizione del Centro Studi Piemontesi per conto della Regione Piemonte, 2008).

L’edicola di piazza Battisti
Cominciamo con l’Edicola di Piazza delle Erbe di piazza Cesare Battisti 6 (nella foto), gestita dal 1 febbraio 2009 dalle gentili Roberta Mazzei e Marinella Tovaiolo. Ecco la descrizione: “Realizzata in legno, ha pianta ottagonale e poggia su una pedana che costituisce la pavimentazione interna. L’avancorpo è formato da un piano su cui sono collocati giornali e riviste, esposti all’interno sulle pareti laterali. Negli anni sessanta furono aggiunte le serrandine in legno davanti alle vetrine. All’estremità dei due lati frontali trapezoidali si attaccano, mediante cerniere, due ali aggiunte nel 1986, data a cui risalgono anche alcune ristrutturazioni e il rifacimento della copertura in rame. Sul retro dell’ottagono si apre la porta per l’accesso al piccolo vano. L’edicola è costruita all’inizio del Novecento sulla piazza, ma all’angolo con via Bianchini, dove rimane fino agli anni cinquanta, quando è spostata nella posizione attuale per non intralciare il traffico”. Ad oggi la struttura descritta ha, di fronte e perpendicolare rispetto a se stessa, una distinta e stretta appendice, che si apre su due fronti richiudibili. Questi hanno la funzione di ampliare lo spazio espositivo per giornali, riviste e altro. Roberta e Marinella mi hanno riferito che la struttura, inizialmente un’edicola “votiva”, già presente nel 1905, ha effettivamente avuto spostamenti nel secolo scorso, pur restando sempre all’interno della piazza
La proprietà e gestione storica, almeno per un trentennio, è stata quella del Signor Miramonti, di cui per alcuni anni fu socio anche Peppino De Paoli, padre di chi scrive. A quei tempi la televisione non era ancora entrata nelle case degli italiani o vi stava entrando e l’Edicola di piazza Battisti era l’unica del centro cittadino. Oltre alle notizie della

Dipinto di Luigi Ballarè con lo strillone Miramonti, davanti al Barlocchi
radio vi erano sostanzialmente solo i giornali e quelli quotidiani, con le ultime notizie di maggiore scalpore, erano pubblicizzati dal cosiddetto “strillone”, figura scomparsa da decenni, che vale la pena di ricordare in quanto anch’essa elemento caratterizzante di quell’epoca. L’edicolante non si limitava quindi a vendere presso la propria struttura, ma era anche venditore ambulante di giornali nelle strade come nelle piazze e nei luoghi pubblici; gridava ad alta voce e quindi “strillava” le notizie più importanti o clamorose che comparivano sui quotidiani, che aveva con sé e vendeva. Nella foto vediamo un dipinto del pittore naif novarese Luigi Ballarè, realizzato nel 1982, che, volendo ricordare la Novara scomparsa, raffigura proprio Miramonti (il titolo dell’opera è infatti in dialetto novarese “Al Miramunt”) nel suo ruolo di strillone, davanti al Barlocchi di piazza Martiri.
Da piazza Battisti, percorriamo i portici di via Fratelli Rosselli e arriviamo, proseguendo sempre sotto i portici, in piazza della Repubblica, forse più

Merceria Annoni, arredo esterno
nota in Città con l’antica denominazione di piazza Duomo. Lì, al numero civico 20c, esiste tuttora la storica Merceria Annoni (nella foto l’arredo esterno e uno scorcio dell’interno). La Merceria inizia nel 1922 come attività ambulante gestita da Luigi Annoni, nonno dell’attuale proprietario Stefano Annoni, che gentilmente ha fornito utili notizie sulla lunga conduzione familiare. Il primo negozio era in via Rosselli 4 e risaliva al 1933. Dal 1972 però il negozio si trasferisce sotto i portici della piazza nell’attuale sede, con un allestimento d’epoca acquisito negli stessi anni, di cui riportiamo dettagliata descrizione: “Nell’ampio ambiente interno si conserva intatto l’arredamento originale, di disegno razionalista,

Merceria Annoni, arredo interno
acquistato dalla famiglia Annoni nel Novecento dallo storico negozio di stoffe Galtrucco di Torino: due lunghi banconi in legno realizzati su misura per agevolare il taglio dei tessuti e le grandi scaffalature, originariamente con ripiani a giorno, con forma e dimensioni studiate appositamente per contenere le pezze di stoffa“. Quanto alla “devanture” del fronte esterno si rileva in particolare l’insegna in madreperla australiana bianca incassata in un pregiato legno. Si ricorda infine che i locali attualmente occupati dalla merceria Annoni avevano ospitato dal 1840 lo storico Caffè Barlocchi, che si trasferì quindi in piazza Martiri.
Subito accanto alla Merceria Annoni, al numero civico 20b della stessa piazza, si trovava in passato Greco Abbigliamento, con un antico arredo del fronte esterno, che è stato negli ultimi anni completamente smantellato. L’esercizio è ora sostituito da diverso negozio commerciale.
Tornando sui nostri passi, verso piazza Battisti e girando a sinistra, nel punto in cui si apre la stessa piazza, ci troviamo in via Bianchini e, al numero

Negozio di via Bianchini, la devanture
civico 3b, incontriamo un piccolo ambiente di circa 25 metri quadri, dove esiste tuttora uno spazio espositivo di abbigliamento di cui si riporta la descrizione: “La ‘devanture’ è caratterizzata da un serramento in legno verniciato in verde, sormontato da una grossa lunetta tamponata con un pannello dello stesso colore. Sia la porta d’accesso, arretrata rispetto al filo della strada, sia la vetrina in luce presentano pannelli inferiori decorati da un rincasso ad angoli arrotondati. Il sistema di oscuramento è costituito da antoni in legno che, aprendosi verso l’esterno, aumentano lo spazio espositivo attraverso le piccole gioielliere ancorate a essi”. La “devanture” (nella foto) corrisponde tuttora in grande parte a quanto sopra illustrato. Il piccolo ambiente si trova accanto al Bar “Le Muse” di Paolo Bel Hadj, a pochi metri dal vicolo Mazza, che ricorda la “Trattoria del Mazza”, che lì doveva avere sede fino alla prima metà del secolo scorso, famosa per le consumazioni di “busecca” e vino e per la produzione di biscottini.
Enzo De Paoli