PIEMONTE ARTE: MARTINENGO, MAGGIORA, BORGO CORNALESE, PORTA, SCULTURA DIFFUSA, MANDRILE…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

RIVA PRESSO CHIERI. IN MOSTRA SEI QUADRI DI MARTINENGO DONATI AL COMUNE DALLA FAMIGLIA

Giorgio Parena e il sindaco Gillio alla presentazione della mostra

A Riva presso Chieri sono esposte, sino al 24 settembre sei opere di Franco Martinengo (1910-2011), pittore figurativo attivo sino dal 1940 e designer di pregio, collaboratore di Pinin Farina, con il quale ha disegnato tutti i modelli della nota casa automobilistica sino ai primi anni Settanta.

Franco Martinengo, cugino di Papa Francesco da parte di madre, trascorreva lunghi periodi a Riva presso Chieri ed ancora oggi molti lo ricordano con simpatia. La mostra, nella Sala delle Grottesche del Palazzo Grosso di Riva presso Chieri, in piazza della Parrocchia 4, è stata inaugurata domenica scorsa alla presenza della nipote dell’artista. E’ aperta al pubblico in settimana, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e sabato e domenica dalle 15 alle 18. Fino al 24 settembre.

 

 

 

 

RIVOLI. GIUSEPPE MAGGIORA: LA FOLLIA DELLA PASSIONE

15 settembre – 29 ottobre 2023

La Casa del Conte Verde dedica una grande mostra antologica alla figura di Giuseppe Gip Maggiora, pubblicamente conosciuto come imprenditore di successo del Biscottificio Maggiora e fondatore del golf club Le Fronde di Avigliana con una grande passione: la pittura.

Un inaspettato mondo artistico sommerso e magmatico quello che emerge dalla selezione di alcune decine di lavori vagliati accuratamente tra le migliaia in eredità alla famiglia e che attraverso una precisa scelta allestitiva accoglierà il visitatore.

Il percorso espositivo, corredato di materiali espografici, consentirà la lettura e la comprensione di un viaggio umano personale ma anche la rilettura della Storia – quella del mondo – che inevitabilmente si riverbera nelle opere dell’artista, come nelle grandi e dolenti tele dedicate alla guerra del Vietnam. L’artista, innanzitutto e la sua intima passione.

Se il mondo pubblico ha soddisfatto l’aspetto professionale e conviviale che si confà ad un’azienda dolciaria, quello privato ha cercato di appagare l’aspetto più catartico ed ossessivo dell’artista, che ha dunque dedicato ad alcuni temi fondamentali della sua ricerca dipinti, disegni e schizzi anche su supporti non convenzionali.

La figura femminile è certamente una di esse, declinata nell’accezione di Grande Madre, divinità femminile primordiale, la cui figura rimanda al simbolismo materno della creatività, nascita, fertilità e maternità; ma nell’immaginario dell’artista lo sguardo è rivolto anche all’erotismo più puro o al contrario agli eterei volti senza sguardo. Sono spesso corporature statiche, una fissità chiusa in un dolore facilmente percepibile: profondo e crudele ma scevro da sentimentalismo convenzionale.  Dal punto di vista stilistico elabora un linguaggio formale autonomo e ben riconoscibile, talora improntato all’essenzialità di certa pittura figurativa italiana del primo Novecento (Campigli e Casorati tra altri), talaltra debitore verso memorie espressioniste e istanze post-moderne, con incursioni addirittura nella pop-art. È una catarsi quella di Maggiora ma filtrata artisticamente da abilità e razionalità.

Diverse le opere dedicate ai membri della famiglia, in primis a sua moglie Elena, alla quale ha dedicato moltissimi lavori. Nel corpus dei quadri molti dedicati ai suoi figli, ai suoi nipoti ed alla sua famiglia. Uno tra tanti riguardanti gli alberi e presenti in mostra con la scritta: dedicato ad Erica. Si tratta di una dei suoi figli, erede insieme ai suoi fratelli, depositari dell’attività artistica, ma anche della tradizione culinaria di famiglia.

In mostra anche alcuni lavori astratti, tra cui quello che l’artista definiva il Segno Maggiora e che unitamente ad altri soggetti, sembrerebbero voler aderire sia alla ricerca artistica portata avanti dal MAC, Movimento Arte Concreta fondato a Milano nel 1948 da alcuni esponenti tra cui Bruno Munari ed Ettore

Sottsass che le proposte dell’Optical Art. Secondo i suoi eredi non ve ne era l’intenzione conscia ma probabilmente i lavori appartenenti a queste fasi sono stati frutto di un mood storico culturale che traeva linfa da sperimentazioni declinate anche in ambito pubblicitario e cinematografico.

Una intera sala dell’esposizione, è dedicata all’aspetto pubblico: torna dunque la figura del visionario imprenditore che pur affidando l’aspetto comunicativo all’agenzia pubblicitaria Relè, interveniva spesso fisicamente sui bozzetti pubblicitari. Locandine dell’epoca, scatole di latta, alcuni gioielli e splendide fotografie in bianco e nero scattate in azienda da fotografi purtroppo rimasti anonimi integrano l’esposizione completandone la narrazione. Un monitor con i caroselli televisivi realizzati per la televisione che coinvolsero artisti del calibro di Pino Pascali, Giovanni Arpino e Bruno Bozzetto accompagnano quest’ultima parte della personale chiudendola.

Inaugurazione venerdì 15 settembre 2023 ore 17,00

Chiusura Museo ore 20,30

 

 

UNA GIORNATA NELL’OTTOCENTO A BORGO CORNALESE.

Vita e arte ai tempi del duca Laval-Montmorency

 

Borgo Cornalese, vicino Villastellone, è un luogo fuori dal tempo, un pezzo di Ottocento rimasto intatto dai tempi del suo fondatore, il duca Eugène-Alexandre Laval-Montmorency (1773-1851). Uomo d’armi fedele agli ultimi Re di Francia, il duca sposò nel 1833 la nobildonna savoiarda Anna Constance de Maistre, scegliendo il Piemonte quale sua ultima patria. A Borgo Cornalese volle edificare un luogo ideale, ove le sfere umana, intellettuale, religiosa e politica fossero rappresentate da edifici degni di nota, reiterando quanto già fatto vent’anni prima in Normandia, a Beaumesnil. Fu così che furono eretti la villa padronale, frutta dell’ampliamento di una precedente proprietà della famiglia Costa della Trinità, gli edifici di servizio e la splendida chiesa parrocchiale, dedicata alla Beata Vergine dei Dolori. Lo stile scelto per le costruzioni fu quello in voga in quegli anni, un tardo Neoclassicismo reso unico dai continui riferimenti all’arte e all’architettura del Cinquecento. In particolare a essere oggetto di cure e di attenzioni da parte del duca fu la chiesa parrocchiale, capolavoro dell’Ottocento eretto su progetti dell’architetto Benedetto Brunati e arricchito da numerose opere d’arte, tra le quale una replica precisa della Pala Oddi di Raffaello Sanzio di Urbino. DOMENICA 10 SETTEMBRE 2023 sarà possibile visitarla grazie all’Associazione “Le Vie del Tempo” che, in collaborazione con gli AMICI di Borgo Cornalese, accoglierà e guiderà i visitatori alla scoperta del meraviglioso “mondo” del duca Laval-Montmorency, location per diverse produzioni cinematografiche, da ultimo la fiction “La legge di Lidia Poet”. Contemporaneamente per chi lo desidera, sarò organizzato anche un workshop di pittura all’aria aperta a cura dei servizi didattici della Pinacoteca dell’Accademia Albertina. Nel pomeriggio, alla presenza dei conti De Maistre e della Presidente dell’Accademia Albertina Paola Gribaudo, gli interventi di Laura Facchin e Walter Canavesio sul “Neoclassicismo ai tempi del Duca Laval-Montmorency” chiuderanno idealmente le manifestazioni della mostra “Neoclassicismi a Torino. Dal Settecento al giovane Antonelli” allestita all’interno della Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

 

Programma della giornata: 

Ore 9:30: inizio workshop di pittura con tecnica a scelta (olio, acquerello o pastello) a cura dei servizi didattici della Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Torino.

Ore 10: inizio delle visite guidate a Borgo Cornalese e alla chiesa della Beata Vergine dei Dolori a cura dell’Associazione AMICI di Borgo Cornalese.

Ore 14:30: inizio della rievocazione storica “Una giornata nell’Ottocento a Borgo Cornalese” a cura dell’Associazione Le Vie del tempo.

Ore 16: saluti di Paola Gribaudo, Presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

Ore 16:15 inizio degli interventi su “Il Neoclassicismo ai tempi del Duca Eugène-Alexandre Laval-Montmorency”. Parleranno la professoressa Laura Facchin (Università dell’Insubria) e il Dottor Walter Canavesio (Storico dell’architettura). Modera Luca Mana (Fondazione Accorsi-Ometto di Torino).

Ore 18: fine della manifestazione.

 

 

VILLANOVA D’ASTI. MOSTRA “L’ETERNITÀ DELLA BELLEZZA” DI FLORIANA PORTA

Il percorso espositivo ha offerto uno sguardo nuovo sull’arte classica greco-romana, una sorta di rilettura del concetto di bellezza, fondendo la carnalità delle forme e dei volumi scultorei al concetto più profondo, filosofico-poetico-spirituale della luminosa grandezza dell’anima umana.

 

È stata presentata venerdì 1 settembre, presso l’ex Confraternita della S.S. Annunziata (detta dei Batù) di Villanova d’Asti, la mostra “L’eternità della bellezza”, esposizione artistica di Floriana Porta. Sono intervenuti, durante l’inaugurazione, il critico d’arte Lillo Baglio, il sindaco Roberto Peretti e l’Assessore Daniela Giudici.

La mostra, patrocinata dal Comune di Villanova d’Asti – Assessorato alla Cultura, è stata un viaggio immaginifico nel mondo dell’arte antica – in particolare della scultura classica, rivisitata in chiave moderna – e della poesia. Un percorso intimo “nella plenitudine della luce” attraverso oltre venti opere dipinte ad acquerello e china: figure eroiche e corpi divini, celesti, sacri, il tutto sospeso tra figurazione ed astrazione. Erano esposte anche alcune poesie dell’artista: versi vibranti, intensi e profluvi di emozioni. Una mostra davvero unica nel suo genere.

Alcune opere in mostra: la Pietà dello scultore senese Giovanni Dupré, l Corpus (Cristo crocifisso) di Gian Lorenzo Bernini, la Pietà di Michelangelo Buonarroti, la Madonna delle Nevi di Antonio Stuardi, e altri importanti capolavori scultorei.

Le opere dialogavano con gli splendidi spazi della ex chiesa della Confraternita dei Batù, edificata nel 1718 per volere della stessa confraternita. Un’incantevole cornice barocca, ridondante di bellezza e profonda teatralità. Un luogo prezioso, intimo e raccolto, di grande impatto.

 

 

SCULTURA DIFFUSA – 3^ BIENNALE DI SCULTURA CITTÀ DI PINEROLO

7 settembre 2023 – 7 gennaio 2024

Incursioni di Paolo Grassino

Orario di visita Cavallerizza Caprilli (Viale della Rimembranza, 3)

sab-dom h 10-12 e 16-18

Orario di visita Galleria Losano (Via Savoia, 33)

sab-dom h 10-12 e 16-19

Inaugurazione giovedì 7 settembre ore 18 presso la Cavallerizza Caprilli di Pinerolo. Scultura diffusa – 3^ Biennale Città di Pinerolo, dal 7 settembre 2023 al 7 gennaio 2024, ospita l’artista Paolo Grassino, affermato mid career della scultura contemporanea, con il percorso espositivo Incursioni curato da Franco Fanelli e grazie alla direzione artistica della Galleria Losano Associazione Arte e Cultura. Torna dunque la manifestazione d’arte contemporanea che dal 2017 vede l’esposizione di opere monumentali in luoghi pubblici di particolare interesse culturale, storico e architettonico di Pinerolo, coinvolgendo tanto lo spazio fisico quanto quello relazionale e conferendo nuove narrazioni e possibilità d’uso per il suo paesaggio urbano. Come ogni anno, Scultura diffusa prevede un percorso artistico che di volta in volta riscopre e valorizza il centro abitato e una mostra di opere di piccolo formato presso la Galleria Losano per approfondire il lavoro dell’artista. «Scultura diffusa da tre edizioni ormai riapre il dialogo con la città e la sua cittadinanza, portando l’arte in spazi aperti o in luoghi non canonici. Il lavoro di Grassino scaturisce da un confronto con la storia e il presente e riporta al centro della scena l’inquietudine, l’emergenza, la dimensione drammaturgica dell’arte visiva», così il curatore Franco Fanelli introduce il tema. Grassino porta una riflessione sui temi cosiddetti “perenni” dell’esistenza, ovvero quegli accadimenti che da sempre e per sempre sembrano tormentare il vissuto dell’uomo, come le fratture sociali e i conflitti armati, temperie cui ci hanno proiettato nuovamente i fatti recenti. «Artista aperto a una lettura sociologica del suo lavoro, pone al centro della sua ricerca temi sociali, in questo caso la guerra, ma sempre con uno sguardo in profondità, che va alle radici antropologiche (e forse anche psichiche). Non a caso, e non senza provocazione, intitola “Guerra è sempre” un ciclo di opere esposte in mostra», così racconta Fanelli. Quest’anno il percorso artistico non ha una partenza ma un epicentro, la Cavallerizza Caprilli, arena e theatrum principale della manifestazione, sul modello delle Expo internazionali. La Biennale apre la sua terza edizione con un coup-de-théâtre di drammatica magniloquenza: varcando la soglia del maneggio il visitatore è proiettato, come il superstite di un disastro, in uno scenario apocalittico, poiché al centro della pista appare lo schianto di un aereo Mig 15 – 2012. L’esposizione prosegue al piano superiore della Cavallerizza, sugli spalti che per la prima volta dopo tanto tempo tornano nuovamente accessibili al pubblico, dove alle pareti si trovano pannelli traforati che rappresentano paesaggi urbani bombardati, Guerra è sempre (Est e Ovest) – 2018, e a terra l’opera Guerra è sempre (Edificare) – 2018 una minimalista e stratificata distesa di mattoni in cemento tramutati in epigrafi come memoriale in ricordo dei caduti. Infine, sempre alle pareti, calchi in cemento del volto dell’artista, Senza nome – 2021, rigati di lacrime come commento, riflessione, silenziosa pausa. L’itinerario di visita continua all’esterno lungo le mura perimetrali del maneggio e della Biblioteca Alliaudi, che si affacciano su Piazza Volontari della Libertà, con due figure mutanti a grandezza naturale, esemplari della Serie Zero – 2018.

Altra tappa del percorso è a San Maurizio, sulla terrazza panoramica del Santuario Madonna delle Grazie, con l’opera Cardiaco – 2006 un gigantesco cuore nero in alluminio.

Infine, la mostra presso la Galleria Losano dove sono esposte altre sculture di piccolo formato e opere su carta per approfondire la poetica e il lavoro dell’artista.

 

CUNEO. FONDAZIONE PEANO. MOSTRA DI ROMINA MANDRILE

Dopo la breve pausa estiva, prosegue la stagione espositiva di Fondazione Peano a Cuneo. In corso Francia 47, domenica 10 settembre, alle ore 18 inaugura EROS, mostra personale di Romina Mandrile a cura di Alessandro Abrate.

La mostra, ad ingresso libero e gratuito, sarà visitabile dal giovedì alla domenica ore 16-19 fino all’8 ottobre.

 

 

 

 

 

 

 

BRA. ART & FOOD” IN MOSTRA A PALAZZO MATHIS

L’8 settembre si inaugura una mostra dedicata alle diverse tecniche di incisione

 

Bruno Missieri, Asparagi

Come da tradizione, l’8 settembre apre i battenti a Palazzo Mathis l’appuntamento espositivo autunnale di Bra, momento che segna la stagione clou per la cultura e il turismo in città. In questo 2023 le sale affrescate dello storico palazzo ospiteranno fino al 12 novembre la mostra “Art & food. L’incisione nel terzo millennio”, organizzata dal Comune, dall’associazione “Piero Fraire” e dall’Associazione Nazionale Incisori Contemporanei, che con questo appuntamento festeggia il suo primo decennale di vita.

Questa mostra, curata da Gianfranco Schialvino, costituisce la più completa tra le rassegne di incisioni che si sono tenute in Italia durante il 2023 e vede esposta una settantina di opere di notevole qualità realizzate con le modalità più diverse: accanto alla classica acquaforte anche bulini, maniere nere, xilografie, puntesecche, vernici molli, in una completa rassegna di tutte le tecniche incisorie, da quelle più tradizionali a quelle più sperimentali.

E proprio la ‘tecnica’ viene messa al centro dell’evento. Infatti, in un mondo (quello dell’arte internazionale soprattutto) sempre più dominato dai clamori del mercato e dalla sfrenata ricerca del sensazionalismo a ogni costo, l’incisione riporta ad una visione dell’arte e della vita incentrata sulla passione per il fare, e il saper fare.

“Il grande Nico Orengo”, spiega il curatore della mostra, “ha scritto che nell’arte contemporanea c’è sovente un oblio verso tecniche che pur appartengono ad un passato storico: è una di quelle cesure ingiuste che fanno di una tecnica qualcosa di datato e obsoleto. Quasi che la modernità, la contemporaneità non volesse più usarle per non apparire abbastanza innovativa. E invece”, conclude Schialvino, “il bravo incisore, solo con un pezzo di metallo incerato e una punta aguzza, sa scrivere pagine straordinarie che ogni volta a guardarle fan venire un brivido, mettendo in moto fantasia e ragione, ricordi e sentimenti”.

Molto spesso, poi, le opere strizzano l’occhio al mondo del cibo, in un connubio tra arte e food in grado di soddisfare tutti i sensi.

La mostra sarà visitabile ad ingresso gratuito fino al 12 novembre con il seguente orario: dal giovedì al lunedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 18. L’inaugurazione dell’esposizione si terrà giovedì 8 settembre alle 18 a Palazzo Mathis, in piazza Caduti per la Libertà 20. Maggiori informazioni presso l’Ufficio Turismo e Cultura del Comune chiamando lo 0172-438185 o scrivendo a turismo@comune.bra.cn.it. (rb)

 

 

MOSTRA BIPERSONALE DI SILVIA FUBINI E ORNELLA ROVERA: “NEWLIFE. MUTAZIONE DI MATERIALINPER L’ARTE”

 

 

 

IL CENTRO STORICO DI PINEROLO NEGLI ACQUARELLI DI GIOVANNI CARENA

Da venerdì 8 a domenica 10 settembre

 

ISRAELE ARTE E VITA. OMAGGIO A MENASHE KADISHMAN, ARTISTA ISRAELIANO

a cura di Ermanno Tedeschi

INAUGURAZIONE DOMENICA

10 settembre 2023 ore 11,30

Fondazione Casale Ebraica ETS

in collaborazione con

Comunità Ebraica di Casale Monferrato

In occasione della XXIV Giornata Europea della Cultura Ebraica

Introduzione di Daria Carmi

Mostra visitabile fino al 9 ottobre 2023

Museo Ebraico

Vicolo Salomone Olper, 44

Casale Monferrato (AL)

FONDAZIONE COSSO. IRMA BLANK. TRA SEGNO E SILENZIO

Dal 14 ottobre al 26 novembre

Una mostra dedicata all’artista, a lungo dimenticata e scomparsa da pochi mesi, che ha trasformato la pittura in segno. Il progetto espositivo si articola attorno a tre nuclei tematici in dialogo tra loro: le opere, i libri d’artista e la documentazione fotografica e video.

Quella di Irma Blank è una scrittura come narrazione e come tempo, un segno come silenzio e respiro, la possibilità offerta al particolare di essere letto come universale.

Il percorso prevede inoltre un’installazione sonora dedicata, a cura di Avant-dernière pensée, e il progetto didattico Da un metro in giù, con giochi e approfondimenti distribuiti lungo la mostra.

Con Irma Blank. Tra segno e silenzio, in occasione dei suoi quindici anni di attività, la Fondazione Cosso inaugura atempo, un nuovo format espositivo in cui incontrare, per un breve periodo di tempo e in alcune sale del Castello di Miradolo, piccoli ma significativi omaggi ad artisti o a momenti della storia dell’arte che, per le loro peculiarità, ricerche o poetiche, si legano all’identità del luogo e alle sue differenti anime.

 

 

PIEA. PETRALIA- DE WAN, LA GRANDE SFIDA

Concomitante all’imminente FW una gara amichevole fra i due succitati artisti verrà ospitata al castello di Piea d’Asti, già censito come area museale. Infatti, le opere di Roberto De Wan (in alto a destra) saranno in competizione con i quadri del Maestro Andrea Petralia (in alto a sinistra). Diplomato all’Accademia di Belle Arti a Catania e presso lo IED a Milano, quest’ultimo vince il Compasso d’Oro nel 1994 e si distingue in svariate prestigiose esposizioni anche all’estero. Sostanzialmente Petralia rappresenta il poeta dell’immagine classica rivisitata dalla quale traspare la saggezza e la profondità del suo animo mediterraneo. De Wan frequenta invece lo studio del pittore surrealista Pontecorvo durante gli studi liceali a Torino dove si laurea in Scienze Politiche. Già docente presso l’Accademia di Belle Arti di Cuneo e fashion designer, quest’anno il pittore vanta otto diverse esposizioni, fra le quali due personali presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e la Galleria Lattuada di Milano. Le sue opere sono state in mostra anche a Palazzo Cusani e permangono al Museo Storico dell’Arma di Cavalleria di Pinerolo. Esponente di un’arte informale ma raffinata che secondo la critica di Angelo Mistrangelo rilancia la sfida del movimento CO.BR.A. con una potenza espressiva carica di spiritualità, Roberto De Wan racconta il suo intimo vissuto, ricco di persone, di luoghi fantastici e di miti.

Info@dewanmilano.it – 02 7600 3018 – info@mecenate.online – 329 8679791

Opere pittoriche di Andrea Petralia e Roberto De Wan

con inaugurazione domenica 24 settembre, dalle 15, presso il Castello di Piea (Asti), in piazza Italia 3, aperta sino al 15 ottobre.

 

CLICK AND GO: LA MOSTRA FOTOGRAFIA DEL GRUPPO “FRIENDS4EVER” ARRIVA AD ASTI

Quando la mostra dal titolo “L’essenziale è visibile agli occhi” è stata presentata al pubblico, a luglio 2023 sotto le torri della città di Alba, tre dimensioni si sono incontrate: quella dell’inclusione sociale, quella artistico-estetica e quella della valorizzazione del territorio. Perché gli scatti realizzati dal gruppo Friends4Ever, composto da ragazzi e operatori della cooperativa sociale Progetto Emmaus, si proponevano come obiettivo quello di realizzare un’integrazione tra diversi livelli esperienziali e molteplici linguaggi. In un tempo storico attraversato dalla frammentazione, dalla solitudine e dall’esclusione, questo movimento di “cucitura” diventa generativo di legami e creatività.

Dopo l’edizione albese la mostra approderà nella città di Asti.

Appuntamento da martedì 5 a sabato 9 settembre, nel locale “Fuori Luogo” di via Enrico Toti (orari di visita liberi, in base all’apertura del locale). L’inaugurazione è prevista per martedì 5 settembre alle ore 16 nello stesso locale.

La storia dell’iniziativa inizia nel 2022 all’interno progetto “Tutto Tondo”, realizzato con il contributo della Fondazione Crt. Qui nasce “Click & Go”, il laboratorio di fotografia gestito dai ragazzi del gruppo “Friends 4ever”. Il percorso è stato realizzato grazie ad una rete integrata di partner tra cui il Comune di Alba, il Consorzio socio assistenziale Alba Langhe e Roero, Banca d’Alba, l’Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero, Fuori Luogo e l’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato – ente gestore del sito Unesco, e grazie al supporto di alcuni educatori della Cooperativa Sociale Progetto Emmaus.

 

L’ASSOCIAZIONE AMICI DI BENE PARTECIPA ALLA IX EDIZIONE DELLA “SETTIMANA DELLA CULTURA DI UNI.VO.C.A.”

Presentazioni di volumi dedicati al territorio

Domenica 24 settembre alle ore 16 – Casa Ravera, Bene Vagienna (CN)

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio presentazione di 3 volumi dedicati al territorio.

Intervengono Giusy Cusumano, Pietro Barale, Sofia Uggè, Edoardo Rulli.

Info: info@amicidibene.it – 0172.654969.

 

 

 

 

 

“ALZA LA TESTA” (NON È SOLO UN MODO DI DIRE): LA MOSTRA FOTOGRAFICA CHE RACCONTA IL MONDO DEI BAMBINI TORNA AD ALBA

Sguardi di stupore, ma anche di gioia, sguardi interrogativi o curiosi, sospesi o sospettosi, seri o diffidenti. Sono le sfumature soggettive, le impronte individuali che le parole non riuscirebbero a cogliere ad attraversare la mostra “Alza la testa”, un progetto fotografico che nasce con l’obiettivo di raccontare la disabilità attraverso le immagini, in particolare attraverso i volti delle persone, attraverso le loro espressioni, i loro occhi e le loro emozioni. Per completare il significato trasmesso ogni fotografia è accompagnata da una parola che, secondo l’artista, rappresenta l’immagine stessa. Spiega Alessandro Milanesio, responsabile dell’Area Territorio di cooperativa: “Uno degli obiettivi della mostra è quello di mettere le persone che la osservano in condizione di soffermarsi a riflettere sul significato di queste parole. “Alza la testa” è inoltre un modo per portare la cooperativa Progetto Emmaus e in particolare i ragazzi che la vivono all’interno della società, far conoscere questa realtà anche in contesti insoliti e nuovi”. Una selezione delle fotografie della mostra, itinerante dal 2019, verrà esposta ad Alba nello spazio mostre di “Corso Torino 18” dal 9 al 23 settembre. Le fotografie nascono dall’incontro tra l’artista Manuele Galante e le persone con disabilita che frequentano alcune attività della cooperativa. Conclude Milanesio: “Siete invitati all’inaugurazione della mostra che si terrà sabato 9 settembre alle ore 17.30 presso lo spazio espositivo di Corso Torino 18. Seguirà un rinfresco dove sarà possibile degustare il vino 8pari, prodotto dalla Cooperativa Sociale Progetto Emmaus grazie all’ inserimento lavorativo di persone fragili”. La mostra sarà visitabile con ingresso libero fino a sabato 23 settembre nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 20 e il sabato dalle ore 8 alle ore 12.