“La stazione di Chieri non è accessibile ai disabili”. Ma qualcosa si sta muovendo, dopo anni…

La stazione di Chieri, come molte altre in Piemonte e in Italia, è scarsamente accessibile alle persone disabili, che devono salire sul treno in carrozzina. Luciana Rinaudo, da anni attiva sulle problematiche dei soggetti svantaggiati nell’associazione Donne Solidali, combatte da quattro anni una battaglia per superare questo ostacolo.  “Ho scritto a tutti, in Comune e alla Regione, sollevando il problema. Ho partecipato ad incontri e assemblee della Consulta delle Disabilità a Chieri, ma con risultati zero. Da ultimo, ha smosso le acque una interpellanza del consigliere regionale Silvio Magliano all’assessore ai trasporti Gabusi. “Le carrozze dei convogli di tipologia “Pop” e “Rock” – scrive tra l’altro Magliano all’assessore – sono dotate di sponde ribassate, elemento che dovrebbe garantirne la piena e completa accessibilità: risultano tuttavia non compatibili con le banchine di diverse stazioni, rendendo dunque e comunque necessario l’impiego di sollevatori; molte stazioni in Piemonte potrebbero essere immediatamente rese accessibili alle persone con disabilità motoria semplicemente introducendo apposite pedane.” RFI, dopo tante sollecitazioni, finalmente sembra volersi occupare del problema ed è avvenuto in settimana un sopralluogo dei tecnici. “Ora vedremo se succederà qualcosa…”, conclude Luciana Rinaudo.

Intanto, la risposta dell’assessore Gabusi a Magliano apre nuovi scenari, anche se dai tempi ancora incerti. L’assessore comunica che RFI ha previsto gli interventi necessari ad eliminare il problema alla stazione di Chieri “entro il 2026”. “Ho già scritto una PEC a RFI – conclude Magliano – chiedendo di essere più precisi e, possibilmente, anticipare i tempi.”