Chieri. Sacco, è polemica sui cani

“NIENTE RILEVAZIONI DEL DNA PER L’ABBANDONO DI DEIEZIONI CANINE E NEPPURE UN’AREA CANI A SAN SILVESTRO, LA MAGGIORANZA NON FA PIU’ NIENTE.”

 

(immagine di repertorio)

“Nel corso dell’ultimo consiglio comunale avevo presentato due documenti inerenti al rapporto tra l’uomo e il cane. La prima era un’interrogazione in merito all’eventualità di adottare, come Carmagnola e Orbassano, l’analisi del dna nel contrasto al fenomeno dell’abbandono delle deiezioni canine negli spazi pubblici. Sono stupita, onestamente, della risposta piuttosto vaga fornitami dall’Assessore Massimo Ceppi che “dice di non essere del tutto convinto dell’utilità del test” adducendo vaghe e per niente approfondite motivazioni. Poi mi riferisce che il Comune ha elevato nell’ultimo triennio sei sanzioni nei confronti di proprietari dei cani. Sei in tre anni, il che avvalora la mia tesi che il solo controllo da parte di agenti, purtroppo, non è efficace. Scopro che, guarda a caso, come riferisce l’Assessore Biagio Carillo, ci sarà una convenzione con le guardie ecologiche in risposta, a questo punto direi, al problema che ho sollevato. Ribadisco, nessuno ce l’ha con i cani, e neppure con i cittadini, ma tutti, anche i conduttori dei cani, devono imparare il rispetto delle regole e del decoro pubblico. Purtroppo, in questi casi, l’unico deterrente è l’efficacia della sanzione. Sei sanzioni in tre anni non mi sembra siano un messaggio di efficacia. La sensazione, infine, è che oramai certe risposte come quella di Carillo abbiano più l’effetto di promesse elettorali che di vera attività amministrativa necessaria a risolvere i problemi reali della città. Per quanto riguarda l’area di sgambamento cani al parco San Silvestro ho presentato una mozione per spingere l’Amministrazione ad agire per realizzarla. Visti gli esigui costi e la tempistica relativamente ridotta per farla, mi sarei aspettata almeno un’approvazione. Mi sono sentito dire dal consigliere Claudio Martano che loro sono d’accordo a fare le aree cani, ma non questa. Perché? Perché mancano quattro mesi alle elezioni, non c’è più tempo. Sono allibita. Praticamente non faranno più niente in questi mesi che mancano alle elezioni. Infine, mi è stato detto che l’area è stata data ad un gestore che potrebbe non volere l’area cani, ma la proprietà di chi è? Almeno il Comune potrebbe proporre il progetto? Poi, Martano, al culmine dell’assurdo mi tira in ballo il piano regolatore. Davvero serve una variazione urbanistica per fare un’area cani? Ma stiamo scherzando? Ma di cosa parla Martano? L’area cani è semplicemente un’area recintata e con una fontanella e qualche arredo urbano, non è mica un edificio, una fabbrica o un capannone che ci vuole il piano regolatore?! E, infine, il capolavoro: “sarà compito della prossima amministrazione occuparsene”, parole di Martano. Che dire, loro hanno già finito. A questo punto ai chieresi non resta che affidarsi al futuro, sperando vivamente in un cambiamento di rotta.” Lo scrive in una nota  RACHELE SACCO – Consigliere Comunale Progetto per Chieri – Salviamo l’Ospedale Insieme