PIEMONTE ARTE: A CHIERI IL QUADRATO2, ALESSANDRIA E IL MONCALVO RESTAURATO, CAMBIANO MOSTRA DI GIACOMO SAMPIERI, MAURIZIO SICCHIERO A CARRU’, FONDAZIONE AMENDOLA, ROBERTO DEMARCHI…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 

CHIERI. ARTE TRA I LIBRI. “IlQuadrato.2”, la mostra degli incisori chieresi

Il secondo appuntamento della rassegna “Arte tra i Libri”, a cura di PIEMONTE ARTE e Libreria Mondadori Centro Storico, è dedicato all’incisione. Dal 5 dicembre all’11 gennaio “Ombre di Luce”, mostra calcografica a cura della Associazione incisori chieresi “IlQuadrato.2”. L’associazione nasce nel 2014 per dare continuità a due realtà artistiche nate a Chieri: nel 1983 “Il Laboratorio” di incisione. Creato da Gianni Demo, e nel 1984 l’apertura della Galleria “Il Quadrato”. Lo scopo del laboratorio era quello di insegnare la tecnica del disegno e dell’acquaforte e far conoscere l’arte incisoria, mentre la galleria, fino al 2013, anno in cui cessa l’attività espositiva, ha contribuito attraverso innumerevoli esposizioni a presentare artisti importanti: Nino Aimone, Francesco Casorati, Mauro Chessa, Gianfranco Ferroni, Giacomo Soffiantino, solo per citarne alcuni…

Con la scomparsa di Gianni Demo, l’attività di insegnamento è proseguita grazie ad alcuni suoi allievi e continua attualmente nei locali di Vicolo dei Macelli, nel centro storico di Chieri.

Nel 2014 Anna Rosso, titolare della ex Galleria Il Quadrato e gli incisori legati al Laboratorio di Gianni Demo hanno deciso di fondare l’associazione “Il Quadrato.2” per non disperdere quanto era stato fatto in precedenza dal laboratorio e dalla galleria e per continuare a diffondere l’attività incisoria.

OMBRE di LUCE

Mostra calcografica a cura dell’Associazione Incisori Chieresi ILQUADRATO2

Dal 5 dicembre al 12 gennaio alla Libreria Mondadori Centro Storico

Orari espositivi: 9,30-19,30 tutti i giorni, festivi compresi

PER VISITARE LA MOSTRA ONLINE:

https://www.100torri.it/?page_id=394821

 

ALESSANDRIA. PRESENTAZIONE DI UN CAPOLAVORO DEL MONCALVO APPENA RESTAURATO

CAMBIANO. “OPERE SCELTE”, MOSTRA DI GIACOMO SAMPIERI

La stagione 2025 della rassegna “La lunga stagione dell’Arte cambianese” prosegue con la mostra dell’artista GIacomo Sampieri.

La mostra “Opere scelte” si inaugurerà il 13 dicembre alle ore 15,30 presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica cambianese in via  L. Lagrange. 1

La mostra sarà visitabile in orari di apertura della Biblioteca fino al 10 gennaio 2026.

CARRU’. IL CHIERESE SICCHIERO CON “SPERANZA DI PACE” A  PRESEPE D’AUTORE 2025

 

SPERANZE E FERMENTI. ARTE A TORINO DOPO IL 1945

La Fondazione Giorgio Amendola di Torino presenta, dall’11 dicembre 2025 al 14 febbraio 2026, la mostra “Speranze e fermenti. Arte a Torino dopo il 1945”, a cura di Luca Motto. L’esposizione, realizzata in collaborazione con il Comune di Torre Pellice, sarà successivamente ospitata presso la Civica Galleria d’Arte Contemporanea Filippo Scroppo dal 28 febbraio al 18 aprile 2026.

Proseguendo lungo il proprio percorso di ricerca e valorizzazione dell’arte piemontese del Novecento, la Fondazione dedica l’appuntamento espositivo alla stagione della ricostruzione culturale torinese tra il 1945 e il 1955, periodo cruciale per la rinascita artistica del Paese dopo la guerra. La mostra si sofferma sul decennio che precede l’affermarsi dell’Informale, restituendo la complessità e la vitalità di un ambiente animato da affermati maestri e giovani talenti.

Il percorso espositivo si articola in sezioni dedicate ai principali protagonisti di quegli anni: da Felice Casorati e il suo gruppo (Daphne Maugham, Nella Marchesini, Lalla Romano) ai pittori dei “Sei di Torino”, tra cui Carlo Levi, Nicola Galante, Enrico Paulucci e Francesco Menzio. Accanto a loro, figure centrali come Piero Martina e il geniale Luigi Spazzapan.

Un’ampia sezione è riservata all’astrattismo torinese, rappresentato da Filippo Scroppo, Adriano Parisot, Albino Galvano, Carol Rama, Paola Levi Montalcini, Annibale Biglione, Piero Rambaudi, Mario Davico e Gino Gorza. Non mancano le sculture di Sandro Cherchi, Umberto Mastroianni, Franco Garelli, Giuseppe Tarantino, a testimonianza del rinnovato fermento plastico del periodo.

La mostra si chiude con una panoramica sulla nuova generazione di artisti che, nei primi anni Cinquanta, avviò una stagione di sperimentazione destinata a segnare il futuro dell’arte italiana: Francesco Casorati, Nino Aimone, Francesco Tabusso, Giacomo Soffiantino, Sergio Saroni, Piero Ruggeri, Antonio Carena, Mario Merz, Romano Campagnoli, Mauro Chessa

L’esposizione sarà accompagnata dal volume Speranze e fermenti. Arte e critica d’arte a Torino (1945–1955), a cura di Luca Motto ed edito da Il Rinnovamento, che raccoglie un ampio corpus di testi di critica apparsi su quotidiani e riviste dell’epoca (l’Unità, La Stampa, Il Popolo Nuovo e Gazzetta del Popolo) firmati da autori come Albino Galvano, Filippo Scroppo, Lalla Romano, Lionello Venturi e Italo Cremona.

Fondazione Giorgio Amendola ETS – Via Tollegno 52, Torino11 dicembre 2025 – 14 febbraio 2026 Lun–Ven 9.30–12.30 / 15.30–19.00 | Sab 9.30–12.30 Info: 011 2482970 – www.fondazioneamendola.it

Civica Galleria d’Arte Contemporanea Filippo Scroppo – Via R. D’Azeglio 10, Torre Pellice (TO) 28 febbraio – 18 aprile 2026 

 

La Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea chiude il 2025 con Sentimi, mostra personale di Luigi Stoisa.

Inaugurazione: martedì 2 dicembre, Milano – Via Monte di Pietà 1A

La Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea conclude il proprio calendarioespositivo 2025 con Sentimi, una mostra personale dedicata all’artista torinese LuigiStoisa, che inaugurerà martedì 2 dicembre negli spazi della sede milanese di Via Monte di Pietà 1A.Artista attivo dalla metà degli anni Ottanta, Stoisa ha costruito una poeticainteramente fondata sulla trasformazione della materia e sulla sua capacità dimodificarsi nel tempo, assumendo nuove forme, superfici e significati. Il catrame,materiale vivo, instabile e in continua metamorfosi, è da sempre il nucleo della suaricerca e rappresenta il simbolo più evidente della sua indagine artistica.La mostra riunisce una selezione di opere storiche realizzate con il catrame agli esordidel suo percorso: dipinti dalle superfici vibranti, attraversati da titoli evocativi eintensamente poetici, che permettono una rilettura delle origini della sua ricercaattraverso lavori caratterizzati da una forte componente materica.Il cuore del percorso espositivo è dedicato ai lavori in catrame della fine degli anniOttanta, tra cui opere emblematiche come Ti sento lontana e Ti amavo tanto. In questilavori la materia si fa linguaggio emotivo: il catrame non è solo sostanza, ma presenza,un corpo che respira e reagisce, generando – nel confronto con olio e carboncino –equilibri instabili e intensamente drammatici. Le forme, ridotte spesso all’essenziale,sono attraversate da minimi inserti di colore che interrompono il dominio del nero,introducendo una tensione narrativa che racconta la relazione tra due amantiattraverso la sola forza della materia

CIBARSI. PENSIERI VISIVI TRA CIBO, ARTE, SOCIALITA’ E SOSTENIBILITA’

Nell’affascinante spazio della Cripta di San Michele Arcangelo, in Piazza Cavour 12, gli studenti e le studentesse delle scuole associate a CREOArs Captiva danno avvio a un consistente progetto triennale, sostenutoda Regione Piemonte e Fondazione CRT, impegnando la propriacreatività nella ricerca di idee e soluzioni riferite alle varie problematicitàlegate al cibo.Le indagini svolte e le proposte presentate in questa prima fase dai giovani creativi (auspicabili futuri architetti, designer, fotografi, artistivisuali… ) pongono attenzione a problemi di notevole rilevanza sociale e,su tutti, allo spreco alimentare nel contesto drammaticamente attuale dipovertà crescente.Sulla scorta di osservazioni fatte in classe e nell’incontro successivo con esperti di settore, i giovani progettisti formulano ipotesi finalizzate al miglioramento del benessere alimentare collettivo nelle realtà urbane.Da giovani attenti, esplorano i molteplici aspetti della relazione col cibo:dal rapporto sensoriale personale al piacere della condivisione, dalla riscoperta della tradizione all’incontro con le diversità culturali.Da adolescenti in crescita, consci che l’esercizio di comprensione della realtà sociale non può prescindere dall’osservazione preliminare sui comportamenti individuali, sanno mettersi in gioco anche con il racconto visivo – talvolta tragico, talvolta ironico e divertito – delle personali difficoltà a gestire responsabilmente i problemi della propria alimentazione.All’interno della parola Cibarsi, che dà nome al progetto, è contenuto il termine ars, a sottolineare il rapporto tra cibo e arte e l’approccio progettuale fantasioso e creativo suggerito per lo svolgimento deltema. La mostra presentata nella Cripta dà conto della ricchezza e dellavarietà dei materiali raccolti.I visitatori troveranno alle pareti, nei raccoglitori posti sui tavoli e neimonitor in sala, una molteplicità di bozzetti e proposte espresse allostato iniziale con freschezza e originalità, in un confronto positivo tranuove leve della creatività.Le migliori idee saranno oggetto di ulteriore approfondimento, erealizzate a breve per essere esposte nella prossima edizione di Cibarsi2026, nella quale gli autori potranno esprimersi in versioni concrete edefinite, com’è consuetudine nella tradizione di Ars Captiva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ROBERTO DEMARCHI. LA  SACRALITA’ DEGLI ELEMENTI

 

 

MIIT. MOSTRA COLLETTIVA “UNA STANZA TUTTA PER ME” CON UN OMAGGIO A GIANNI SESIA DELLA MERLA

Ancora un’occasione per ospitare negli spazi del Museo MIIT diretto da Guido Folco un gruppo di pittrici e pittori che ancora una volta aderiscono, non soltanto per amicizia, ma con

convinzione alle iniziative proposte, che provano il piacere di sottoporre allo sguardo e al giudizio di quanti interverranno alcune loro opere, più e meno recenti, riproposte o concepite in prossimità dell’appuntamento, che continuano a mettersi in gioco e a cercare il confronto, ognuno, con i colleghi, con gli amici, con quanti possono aver già incrociato in precedenti mostre. È anche un piacere per chi con loro ha scelto le opere da esporre e si è posto alla guida del gruppo constatare una sincera partecipazione, per una nuova “sperimentazione” – ci siamo insieme inventati delle piccole personali, che maggiormente dessero l’idea, più di quel che possa esaudire una collettiva più o meno affollata, del loro lavoro, delle scelte e dei percorsi pittoricamente eseguiti, delle tecniche sempre perseguite o accavallate tra esse: e di questo io li ringrazio.

“Una stanza tutta per me”, senza dovere a tutti i costi scomodare Virginia Woolf, mostra sin dal titolo gli intenti: ovvero il desiderio di racchiudere in un unico spazio, nella galleria bifronte di Folco, ogni singola/singolo artista, dove trovi tranquillità e completezza l’attenzione rivolta a ogni espositore. Mentre la mente sia disposta, in un tempo e in un luogo circoscritti, a considerare quanto di bello si vuole esprimere. Andreina Bertolini, Fabio Cappelli, Romilda Cuniberto – che è anche scultrice -, Lidia Delloste, Franco Goia, Marina Monzeglio, Anna Maria Palumbo, Angela Panero, Luciana Pistone, Margherita Vaschetti hanno il piacere di accogliervi; al termine del percorso, con l’aiuto delle figlie Rossana e Barbara, ho voluto rendere un omaggio, a più di due anni dalla scomparsa, a quel grande artista, e amico, che è stato Gianni Sesia della Merla, di respiro anche internazionale, al tocco magico che usciva dalla sua tavolozza e velocemente, con un’invidiabile maestria, si posava sulle sue tele, alla fantasia che metteva in ogni sua opera, a quel tanto di realtà e di fiabesco che vi introduceva, ai paesaggi e alle ambientazioni, alla natura e ai vasti mercati orientaleggianti scoperti durante i viaggi, ma anche ai consigli, alle intuizioni, alle nostre chiacchierate pomeridiane, lui seduto sul divano di casa e io lì ad ascoltare il racconto di mondi che ancora adesso mi porto dentro.

Elio Rabbione

 

Il presepe di Anna Rosa Nicola all’Abbazia di Vezzolano

Torna all’Abbazia di Vezzolano la magia del presepe artistico di Anna Rosa Nicola, l’atteso appuntamento che trasforma la Foresteria del complesso canonicale in un mondo incantato. Uno straordinario microcosmo di 40 mq con oltre 450 personaggi, alti dai 15 ai 30 cm, tutti diversi tra loro, che animano un paese fatto di scene del presepe tradizionale accanto a più di 100 botteghe artigiane. L’esposizione sarà visitabile, sempre con ingresso gratuito, da domenica 7 dicembre a domenica 1° febbraio. Lunedì 8 dicembre dalle ore 15.00 prenderà il via l’inaugurazione, aperta a tutte le persone che vorranno partecipare.