Autosvezzamento
Il bambino non ha bisogno di seguire un’alimentazione particolare per passare dal latte ai cibi solidi: si avvicinerà da solo e progressivamente a quello che mangiano i genitori
Si dimentica che un bambino di 6-7 mesi ha ormai un apparato digerente sufficientemente maturo per poter digerire i normali alimenti preparati in casa, così come si faceva una volta, ovviamente tenuto conto dell’assenza dei denti.
Le più importanti organizzazioni sanitarie ci suggeriscono i sei mesi di vita come limite minimo da superare prima di iniziare lo svezzamento. Ebbene, da quel momento in poi, al primo segnale di interesse da parte del bambino nei confronti del pasto dei grandi, gli si offrirà un piccolo assaggio di ciò che si sta mangiando, e così per tutte le portate. Si smetterà quando il bambino non farà più richieste. Lo stesso si farà ai successivi pasti, senza alcuna necessità di affidarsi a tabelle, schemi e orari preimpostati.
Le poppate intanto continueranno con la cadenza abituale, ma inevitabilmente quelle vicino al pranzo e alla cena diventeranno sempre meno consistenti fino a scomparire. In questo modo, insensibilmente e ognuno con un proprio ritmo.
Sette semplici regole per l’autosvezzamento
- Tenere sempre il bambino a tavola con i genitori, non appena è in grado di stare seduto con un minimo appoggio sul seggiolone o in braccio
- alimentare con solo latte fino al compimento dei sei mesi, come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
- aspettare le richieste di cibo del bambino, di solito attraverso il tentativo di raggiungerlo con le mani o uno sguardo sostenuto ed eccitato
- soddisfare qualsiasi sua richiesta, sempre e ovunque, purché si tratti di cibo idoneo a giudizio dei genitori
- interrompere gli assaggi se il bambino smette di chiederli, o se il pasto della famiglia è finito
- non cambiare ritmi e durata dei pasti dei genitori: il bambino deve, necessariamente, e lo farà senza alcuno sforzo, prendere il loro ritmo
- l’allattamento materno deve proseguire a richiesta fin quando la mamma e il bambino saranno, entrambi, d’accordo a continuarlo.