ALLEGRO MOLTO a cura di EDOARDO FERRATI

Torino- FESTIVAL MITO. MUTANO LE ABITUDINI DI ASCOLTO-

Mi-To è un progetto delle città di Milano e Torino. Il titolo dell’edizione 2025 è “Rivoluzioni”: 67 gli appuntamenti fino al 18 settembre, 4 i percorsi tematici. Contributi del Ministero della Culturae per il capoluogo piemontese realizzazione della della Fondazione dela Cultura Torino, Fondazioni Intesa San Paolo e CRT, Iren. Immagine/manifesto della rassegna ispirata alla celebre tela del “Quarto Stato” di Pelizza da Volpedo. Il direttore artistico Giorgio Battistelli, stimato compositore, ha realizzato (tanto per restare in tema), una partitura in quattro movimenti (ossia i percorsi tematici a si allontana a cui se ne aggiunge un quinto lasciato alla curiosità e al  gusto degli spettatori. Forse i festival in Italia sono troppi, quasi tutti senza una visione: Mi-To non vuole accomodarsi al pensiero dominante ,preferendo  la ricerca di un cambiamento radicale anche nelle abitudini di ascolto. Spiccano due importanti scadenze: il cinquantenario della morte di Dimitri Sostakovic, figura che non seppe conformarsi al potere, scontrandosi con il partito comunista e il centenario della nascita di Luciano Berio. Verranno proposti del russo i quindici quartetti per archi e le Sinfonie nn. 5, 10 e 13), mentre del compositore ligure alcuni dei suoi lavori in dialogo con Bach, Cage, Eastman. Un’area tematica include la musica sacra con l’oratorio Juditha Triumphans di Vivaldi, il grande repertorio corale di Palestrina, la Mass for Peace che Karl Jenkins compose nel 1990 per le vittime della guerra del Kosovo .una Messa laica, trapuntata da citazioni del Corano, dalle scritture cristiane, dalle poesie di Kipling e Tennyson.  Da segnalare “The Book of Women” di Riccardo Nova in cui la cantante indiana Varijfahree Venugopal  sarà accompagnata da un ensemble di musica antica e un gruppo di musica di oggi. . Poi, “Nomodic” canto per la biodiversità di e con Telmo Piovani sul tema delle migrazioni umane e animali: “Houch  2 Musik fur Tanz” dove Rebecca Saunders integra coreutica e sue musiche con l’Ensemble Modern e la CocoonDanceCompany. Da non trascurare lo spettacolo del regista Paolo Cherstich dedicato a Julius Eastman, morto di stenti a 49 anni nel ’99, uno dei compositori più singolari, rivoluzionari e dimenticati dell’avanguardia minimalista americana . Eastman un performer, pianista e direttore d’orchestra che replicò a un’epoca, ancora prigioniera di moralismi e paure, in modo radicalmente violento. La sua riscoperta ne fa un simbolo di resistenza e di libertà creativa.   Un ricco carnet, “non da ascoltare ma da vedere con gli occhi” come afferma il M.° Battistelli Concerto inaugurale del Festival

Mercoledì 3 settembre, Auditorium Lingotto, ore 20.00 ORCHESTRA FILARMONICA DELLA SCALA diretta da MYUNG-WHN CHUNG solista MAO FUJITA (pianoforte Musiche di Sostakovic, Rachmaninov, Cajkovskij

biglietteria: Urban Lab via Palazzo di Città, 8/F tel.011-24777

smtickets@comunetorino.it

orari da martedì a venerdì ore 10.30-18.00 prezzi biglietti da euro 2 a euro 45