Asti- Disabilità: progetti e ipotesi di lavoro presentati in Municipio

Il compito della società non è far sì che le persone disabili diventino”normali”. Il nostro compito è aiutarli a essere se stessi”.

Lo ha detto Sara, parlando della sua esperienza personale, giovedì 20 giugno all’incontro convocato in Municipio per presentare le principali linee di lavoro che l’insieme delle istituzioni locali stanno realizzando a favore della disabilità. Una serie di progettualità, alcune in corso altre in attivazione, con un’attenzione e un obiettivo comune: sensibilizzare al rispetto di chi è più fragile.

Aprendo i lavori, l’assessore Mariangela Cotto e il presidente della Fondazione Crat Mario Sacco a si sono detti d’accordo sul disegno di una vera e propria rete tra il pubblico e il privato sociale che permetta di creare le condizioni per sostenere l’area della non autosufficienza, della povertà, e della disabilità

In questo settore – ha detto Mario Sacco – pur limitando gli interventi,  la Fondazione credo abbia svolto un ruolo importante e dobbiamo sempre fare di più”.

Un messaggio rassicurante arriva dall’AslAT: il Commissario Giovanni Messori Joli  ha sottolineato come, nonostante la congiuntura economica  negativa, siano stai erogai fondi aggiuntivi rispetto agli anni precedenti, circa 150.000 euro, dedicati alla residenzialità e semi-residenzialità, con ricadute positive sul tessuto economico astigiano, privati ed  Enti   gestori.

Gianfranco Masoero, responsabile dei Servizi territoriali, ha illustrato dati e percentuali sulla quota di partecipazione sanitaria, con 156 presenze nei centri diurni e 202 nei servizi residenziali. Un lavoro,  svolto dai  professionisti dell’Unità multidisciplinare di valutazione delle disabilità (Umvd), importante e significativo che vede coinvolto personale di  Asl ed Enti gestori, ancora più rilevante per la frequente personalizzazione degli interventi.

L’Inps ha realizzato un programma a sostegno della non autosufficienza rivolto  ai dipendenti e ai pensionati pubblici e i loro familiari: Home care premium. Lucia Marsilio responsabile del servizio interprovinciale Credito Welfare, ha spiegato che si tratta di un contributo economico finalizzato al rimborso delle spese sostenute per l’assistenza domiciliare, regolata da contratto di lavoro domestico e prestazioni integrative di assistenza alle persone erogati dagli ambiti territoriali o da Enti convenzionati con l’Istituto previdenziale.

Il Servizio sociale e Istruzione sono i settori che vedono l’intervento del Comune nell’area disabilità. Il dirigente Roberto Romito ha partlato di un trend costante di spesa, circa 1 milione e 600 mila euro, con una crescita del ricorso all’affido di adulti, e dei servizi domiciliari, a cui si aggiunge l’assistenza scolastica erogata per 50 mila ore, 4 mila ore per assistenza fuori orario scolastico, e un significativo impiego di ore restanti durante i Centri estivi. Un’ulteriore voce di bilancio  importante è il trasporto a scuola e ai Centri diurni per un ammontare di circa 1 milione di euro.

Quando si parla di affido si pensa a minori, ma vale anche per gli adulti. E’ il caso di soggetti fragili e con disabilità che non possono essere adeguatamente assistiti in ambito famigliare o sono soli, ma il cui livello di autonomia permette permanenza a domicilio e la possibilità di intraprendere percorsi di vita indipendente. E’ quindi un progetto individualizzato di autonomia possibile che si costruisce all’interno di una relazione d’aiuto.

Parliamo di “Con-tatti generativi”, un percorso progettuale di sviluppo e potenziamento finanziato dalla Compagnia di San Paolo – ha spiegato Ornella Lovisolo, funzionaria dell’Assessorato Politiche Sociali – oltre 20 nuovi potenziali affidatari, 8 affidi attivati di cui 4 in collaborazione con il Cepim e il Centro Studi per i Diritti e la Vita indipendente dell’Universitò di Torino, una significativa collaborazione di presa in carico con AslAt. Ora guardiamo avanti con la formazione di nuovi affidatari, aiuto psicologico, mantenimento di 8 affidi diurni e attivazione di 2 affidi rivolti a ragazzi che hanno terminato il percorso scolastico, ricerca per migliorare ulteriormente il progetto”.

Tante progettualità quindi, per essere segno di civiltà e parità di  diritti – ha aggiunto, ringraziando tutti i presenti,  laAssessore all’Istruzione e le Politiche giovanili Elisa Pietragalla – voglio qui rilanciare l’esperienza di una recente partita inclusiva disputata tra studenti e quindi il valore dello sport”.

Senza però dimenticare – ha ricordato ancora Sara – che esistono ancora molti imbarazzi e occhiate di sospetto per chi ha una disabilità. Le leggi abbondano, ma nel concreto quotidiano l’accessibilità non è pienamente realizzata, è parziale”.

La nuova sfida è spostare l’attenzione dalla sfera della disabilità al tema dell’accessibilità, per un ambiente responsabilmente privo di barriere, architettoniche e culturali.

Non ci fanno onore le 814 infrazioni al divieto di sostare negli spazi riservati alle persone con disabilità – ha segnalato il sindaco Maurizio Rasero citando il report della Polizia municipale 31 gennaio2018-31 maggio 2019 – Il rispetto comincia dai piccoli gesti quotidiani”.