NOVARA: ALLOGGIO PER CLANDESTINI E PROSTITUTE, INDAGATO ANCHE DON ZENO

La cronaca torna a occuparsi di don Zeno Prevosti; negli anni scorsi il sindaco di Novara Alessandro Canelli aveva dichiarato in merito alle attività di ricezione dei migranti: “Don Zeno deve decidere se fare il sacerdote o l’imprenditore.” Ora si è avuta notizia che l’operazione antiprostituzione dello scorso mercoledì 2 ottobre, che si è concretata nel sequestro di 25 appartamenti in Via Ravenna a Novara (perquisito anche l’hotel “la Bussola”, nella foto), avrebbe tra gli indagati anche don Zeno Prevosti, sacerdote noto in città per le sue attività e per diversi incarichi avuti in passato dalla Diocesi. Si parla di nove indagati e quattro ordinanze di custodia cautelare, al termine di una indagine durata un anno.

Sembra che l’accusa sia di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (alloggiamento senza titolo di soggiorno) e tolleranza della prostituzione. Nei giorni scorsi inoltre è stato arrestato uno degli immigrati presenti nelle strutture sequestrate per violazione della normativa sull’immigrazione. Si tratta di una persona espulsa dall’Italia nel 2017 e quindi tornata clandestinamente. Ulteriori accertamenti hanno portato alla denuncia di altri tre immigrati per “inottemperanza all’ordine del Questore” e “soggiorno illegale nel territorio italiano.”

G.D.P.