Ex Gunetti, Ceppi precisa: “Si parla di commercio, ma il tema è urbanistico. E i danni sono una eventualità…”

 

L’assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici Massimo Ceppi

Massimo Ceppi, Assessore Lavori Pubblici, Servizi Cimiteriali, Urbanistica ed Edilizia Privata, precisa in una nota il senso delle dichiarazioni fatte a 100torri.it e riportate stamani. “Rispetto all’articolo inerente il permesso in deroga per l’ex Tessitura Gunetti  – scrive Ceppi – desidero chiarire meglio la mia posizione che non ritrovo pienamente nelle dichiarazioni attribuitemi. Nello specifico ritengo che il problema vada strutturato su tre livelli differenti. Il primo è urbanistico, la richiesta è relativa ad un cambio di destinazione d’uso da produttivo-industriale a commerciale; rispetto a questo la norma stabilisce che la nuova destinazione deve essere compatibile e complementare ovvero che l’uso proposto si inserisca nel mix funzionale presente o pianificato. Il secondo è relativo al riconoscimento dell’interesse pubblico. La norma stabilisce che il consiglio comunale è l’organo preposto a valutare i contenuti della proposta e stabilire se è di pubblico interesse. Pertanto i tempi per la valutazione devono essere congrui per le attività di analisi ma allo stesso tempo equilibrati rispetto alla necessità di risposte dei proponenti. Il terzo è di carattere interpretativo. Il commercio è infatti il tema principale di dibattito trattato dai giornali, ma di fatto, al di là di letture personali, la richiesta è urbanistica ed edilizia. I volumi proposti sono infatti commerciali ma la scelta di quali insediamenti (alimentari, abbigliamento, elettrodomestici, ecc.) non riguarda la richiesta in deroga. In questo senso ritengo che ciascuno, con le singole scelte, orienta gli insediamenti. I supermercati, piuttosto che i magazzini di abbigliamento o di calzature, aprono o chiudono a seconda di quante persone ci vanno a comprare. Pertanto la ricerca di interesse pubblico va effettuata sulla base di quali effetti produce un cambio d’uso da produttivo a commerciale indipendentemente da quale categoria merceologica verrà venduta all’interno dei volumi proposti, la destinazione d’uso permane infatti a prescindere dal successo o meno degli insediamenti commerciali. In ultimo il tema dei danni è un’eventualità da considerare nell’ambito di un’attività di analisi volta al riconoscimento dell’interesse pubblico, e l’accoglimento o meno di una richiesta è un atto di responsabilità amministrativa che l’organo preposto deve assumersi valutando la complessità della proposta.”