PASSIONE FUMETTI: Manuele Fior, da Rosso Oltremare alle copertine di Mercurio Loi

disegno di Manuele Fior per la copertina di Linus di dicembre 2015

Manuele Fior è uno dei più importanti fumettisti e illustratori italiani degli ultimi 10 anni. Italiano, ma sarebbe più corretto dire internazionale, dato che, giovane architetto, ha iniziato l’attività di disegnatore nel 2001 a Berlino e ora vive a Parigi. Oltre ad aver lavorato come illustratore per riviste tedesche, in Italia ha collaborato con importanti editori come Repubblica, Feltrinelli, Einaudi, Il Sole 24 Ore, Il Manifesto, Fabbri e a riviste come Internazionale e Linus. A livello internazionale collabora a pubblicazioni come il New Yorker, Le Monde, Rolling Stone Magazine e Vanity Fair. In Italia tutti i suoi fumetti sono stati pubblicati dalla Coconino Press, mentre all’ultima Lucca Comics la nuova Oblomov Edizioni di Igort ha presentato un volume che raccoglie illustrazioni e disegni.

Le copertine di Mercurio Loi


Manuele Fior è il copertinista di Mercurio Loi – la nuova serie ideata dallo sceneggiatore Alessandro Bilotta per la Sergio Bonelli Editore – ora in edicola con il n. 8 “Il colore giallo”. Durante la presentazione di Mercurio Loi al Salone del Libro di Torino (di cui ho parlato nell’articolo del 27 gennaio 2017) Bilotta ha dichiarato che di non riuscire ad immaginare il progetto del personaggio senza le copertine di Manuele Fior: “il suo disegno è realistico, ma allo stesso tempo è favola. Reale e surreale che si fondono e incarnano in pieno lo spirito del personaggio”.

Niente di più vero. Mercurio Loi è un fumetto intelligente che attrae il lettore mescolando azione e intrighi con affascinanti giochi intellettuali che lo avvicinano più al fumetto d’autore che non al tradizionale fumetto d’avventura. Se pure, a mio parere, il personaggio prosegue idealmente la linea di personaggi come Napoleone e Jan Dix, le caratteristiche del protagonista, dei comprimari e le stesse avventure pubblicate ad oggi, evidenziano una meravigliosa e brillante originalità. Meravigliosa come le copertine di Manuele Fior.

Gli albi di Manuele Fior per Coconino Press


Per chi conosce Manuele Fior solo per le copertine di Mercurio Loi, potrebbe essere interessante scoprire anche i fumetti pubblicati dalla Coconino Press dal 2006 ad oggi:

Rosso oltremare


Pubblicato originariamente nel 2006 con il titolo Icarus in Germania e Svizzera, “Rosso oltremare” è un fumetto molto diverso da quelli che sono venuti dopo. Un’opera dal sapore sperimentale, realizzata solamente in nero e rosso, dove il rosso ha una sua piena autonomia, divenendo disegno più che colore. Il libro si svolge su più piani temporali, quello mitologico del labirinto del Minotauro e quello dei giorni nostri. Piani temporali che si mescolano, così come si mescolano realtà e immaginazione, sogno e ossessione. Nell’albo la storia di Dedalo e di suo figlio Icaro si fondono con quella dell’architetto Fausto, ossessionato dalla figura del labirinto e Silvia, alla disperata ricerca di una cura per la sua follia.

Manuele Fior, che pure ha dichiarato di considerare Rosso oltremare un’opera irrisolta, di cui oggi cambierebbe molte cose, dimostra una grande capacità evocativa e colpisce per il fascino dei suoi disegni, in cui si possono trovare suggestioni di autori come Mattotti e Mazzucchelli. Il libro da ampio spazio ad una poetica rappresentazione del rapporto padre e figlio – Dedalo e Icaro – e alla disperata ricerca di Silvia. La figura del giovane architetto Fausto in qualche modo si sovrappone a quella di Icaro, affascinato dal labirinto ma incapace di risolverne l’enigma: “quanto di noi è pensiero, ragione, intelletto…e quanto è delirio, allucinazione, follia…e quanto è mostro. Il fallimento di tutti i progetti. Il percorso senza via d’uscita.”

La signorina Else


La signorina Else è l’adattamento di una novella di Arthur Schnitzler pubblicata originariamente nel 1924. Else, figlia diciannovenne di una famiglia dell’alta borghesia austriaca, è una ragazza spigliata e ribelle. E’ in villeggiatura in Italia (San Martino di Castrozza), quando apprende da una lettera della madre che suo padre è minacciato d’arresto a causa di un’imminente bancarotta. La madre le chiede di sollecitare un ricco mercante d’arte, amico di famiglia, per avere in prestito la somma necessaria a scagionare il padre. Alla richiesta di Else, il mercante risponde con un ricatto: verserà il denaro a patto che Else si lasci contemplare nuda.

Manuele Fior rappresenta la novella e il monologo interiore di Else con uno stile caratterizzato da un tratto leggero e da spettacolari colori acquerello che richiamano i pittori del Secessionismo viennese del XIX secolo (Klimt, Schiele). L’effetto è emozionante, sia per la bellezza delle tavole, sia per l’intensità del racconto, che cattura e coinvolge tavola dopo tavola, vignetta dopo vignetta. In questo libro viene fuori l’arte di Manuele Fior che lo caratterizzerà anche nei suoi successivi lavori, la potenza di uno stile apparentemente lieve e delicato – di immediata lettura – in cui ogni dettaglio è significativo, ogni espressione è indicativa di un’emozione o di uno stato d’animo, ogni prospettiva dona pienezza ad un panorama o ad un ambiente.

Cinquemila chilometri al secondo


“Cinquemila chilometri al secondo” è il graphic novel piĂą conosciuto di Manuele Fior. Ha infatti vinto il Gran Guinigi come Autore unico a Lucca Comics nel 2010 e la Fauve d’or come miglior album al Festival internazionale di AngoulĂŞme nel 2011, i due premi piĂą importanti in Italia e Francia. Nelle sue 140 pagine ricche di colori, Cinquemila chilometri al secondo mette in scena alcuni momenti della vita di Piero e Lucia. Un affresco delicato dove protagonisti sono soprattutto i sentimenti e le aspirazioni delle ultime generazioni, tra desideri di fuga e nostalgia delle proprie radici.

In questo romanzo a fumetti Manuele Fior evolve il suo stile verso un utilizzo ancora più completo del colore, che diventa spesso disegno, sostituendosi al suo tratto già leggero ed elegante. Un libro che ha richiesto circa 3 anni e mezzo di lavoro, proprio per l’esigenza di utilizzare i colori in modo strutturale, sia in termini narrativi, sia per la ricerca dell’impatto emotivo voluto dall’autore. La storia non ha nulla di autobiografico, se pure Manuele Fior ha visitato la Norvegia e anche l’Egitto, dove ha accompagnato delle spedizioni archeologiche in veste di disegnatore.

L’intervista


L’intervista è un graphic novel di fantascienza, ambientato in Italia, in un prossimo futuro. Una fantascienza che non esplora le stelle, ma il delicato, fragile universo interiore delle relazioni, dei sentimenti e degli affetti di ciascuno di noi. Su uno sfondo stile “Incontri ravvicinati del terzo tipo” scorre un commovente racconto sul passare del tempo, sul confronto tra generazioni, sulla nostra società che sta cambiando. I protagonisti sono lo psicologo Raniero e la giovane Dora, personaggi che Manuele Fior caratterizza in modo straordinario con il suo inconfondibile tratto, questa volta adattato ad un bianco e nero dal sapore quasi argentino, e da raffinati toni di grigio.

Le variazioni d’Orsay


“Il museo d’Orsay, per me, è il museo più bello di Parigi”. Concordo con questa dichiarazione di Manuele Fior, così come ritengo che Le variazioni d’Orsay sia un libro bellissimo, entusiasmante nel modo in cui l’autore ha saputo raccontare e visualizzare opere e artisti. Protagonista è la stessa Gare, i suoi visitatori e le sue opere, che prendono vita e si raccontano insieme ai suoi autori, Rousseau, Degas, Ingres, Renoir. Una narrazione fluida in cui assistiamo anche alle polemiche suscitate dagli Impressionisti e dalle loro opere. Ne Le variazioni d’Orsay Manuele Fior arricchisce di nuove linee il tratto già utilizzato per La signorina Else e, senza perdere in delicatezza, conferisce maggiore pienezza e corposità ai colori.

I giorni della merla e L’ora de miraggi


“I giorni della merla” è una raccolta di 10 racconti a fumetti realizzati nel corso degli ultimi 10 anni. Racconti diversi, per stile e ambientazioni, storie di genitori e figli, coppie felici e non, artisti in crisi, soldati francesi della Prima guerra mondiale, immigrati nella Berlino e nella Parigi di oggi o ancora nell’Italia futura già rappresentata nel graphic novel L’intervista.

L’ora dei miraggi è un corposo artbook edito dalla Oblomov contenente illustrazioni e disegni dell’autore. Dal progetto di questo volume è nata anche l’ampia mostra personale dedicata a Manuele Fior a Genova. Inaugurata lo scorso 25 novembre, l’esposizione rimarrà aperta fino al 4 marzo 2018 presso il Museo Luzzati, negli spazi di Porta Siberia, nel Porto Antico della città. La mostra si presenta come un percorso cronologico fra le opere, scelte dallo stesso Fior, che hanno segnato le tappe fondamentali della sua ricerca visuale fra evoluzioni stilistiche e tecniche.

Manuele Fior è al lavoro sul prossimo graphic novel, “Celestia”, che riprenderà “L’Intervista”. Dora, la co-protagonista de L’intervista è anche il soggetto del manifesto che l’autore a realizzato per la seconda edizione del salone Be Comics! che si svolgerà a Padova dal 23 al 25 marzo 2018.