Pecetto T.se, restaurate e messe a disposizione dei cittadini tre antiche mappe del 1700

Da sinistra: Annalisa Falchera, Adriano Pizzo, Anna Coppola

Quando alcuni anni fa iniziarono i lavori di ristrutturazione degli uffici comunali, l’allora Sindaco Agostino Miranti con il suo vice, Adriano Pizzo, attuale Primo Cittadino di Pecetto Torinese, non si aspettavano di trovare dietro un armadio tre antiche mappe, in relativo buono stato di conservazione, rappresentanti i territori comunali come apparivano nel 1726. Subito compreso il valore storico del ritrovamento gli Amministratori si adoperarono per trovare i fondi necessari a restaurare le tre mappe rappresentanti rispettivamente il territorio di Pecetto, di Valle Sauglio e di quello che oggi è parte del comune di Trofarello: una porzione di territorio al confine con Cambiano che venne ceduta dal Comune di Pecetto nel 1943. All’inaugurazione del restauro, avvenuta lo scorso 5 ottobre presso la Sala del Consiglio, l’Assessore alla Cultura, nonché vice-sindaco di Pecetto, Annalisa Falchera, ha voluto sottolineare come la restaurazione di queste mappe sia ascrivibile “alla tenacia del Sindaco Pizzo, al suo desiderio di lasciare qualcosa al Comune prima della fine del suo mandato”.

Nell’iter di recupero di questi preziosi documenti, il Comune di Pecetto si è avvalso dell’aiuto di Vincenzo Tedesco, direttore responsabile dell’archivio storico di Chieri, che ha spiegato come le mappe catastali ritrovate siano geometricamente molto evolute, nonché insolitamente ricche di riferimenti indicati direttamente intorno alla parte grafica, elemento che ne accresce il valore storico.

Vincenzo Tedesco

“Ognuno degli ottomila comuni italiani dovrebbe impegnarsi in un restauro storico” sostiene Vincenzo Tedesco riguardo al lavoro eseguito, una riflessione e un augurio “trovare i soldi è difficile, ma non impossibile” come dimostrato dall’amministrazione pecettese.

Del lavoro tecnico di restauro è stato incaricato il team della restauratrice Anna Coppola, del Consorzio San Luca, presieduto da Michelangelo Varetto. Benché le mappe si presentassero ancora in condizioni discrete, nonostante i trecento anni di età, si è reso soprattutto necessario sostituire il supporto sul quale le tre carte erano incollate, un materiale isolante non idoneo alla loro preservazione, che è stato importante sostituire con un supporto maggiormente traspirante. “Se passeranno altri cento anni saremo felici del nostro operato” ha dichiarato la dottoressa Coppola. Anche la Sala del Consiglio è stata resa più adatta ad ospitare questi reperti storici con l’introduzione dell’illuminazione a led, in sostituzione delle vecchie lampadine. Adesso le tre grandi mappe catastali sono alloggiate sulle pareti e, su richiesta, sono a disposizione di chiunque desideri consultarle, come già avviene per tutto l’archivio storico.

 

Elena Braghin