Montaldo Scarampi: sono tornati i lupi che hanno sbranato due caprette

 L’ultimo “attenti al lupo!” in paese è del gennaio scorso, quando due esemplari si sono presentati alla rotonda della Valtiglione. Era una coppia di lupi veri, e a riprova che il lupo é tornato da queste parti e che nel rapporto con l’uomo é senza dubbio lui ad avere i maggiori motivi di apprensione é stato la notte scorsa. E’ successo la notte della scorsa domenica quando sono state attaccate e sbranate due caprette e la macabra scoperta è venuta fuori il giorno dopo, con la luce del sole.  Non si tratta di una casa isolata nei boschi, ma di una delle tante case che si trovano sulle prime colline montaldesi, fuori dal paese ad appena a meno di un Km.  Via Sant’Antonio è a poco di due chilometri dalla Via Valtiglione, che è la linea ideale di demarcazione tra collina e pianura.Con il ritrovamento delle due capre sbranate dai lupi, il nuovo caso della presenza del «grande predatore» è una certezza. I lupi, infatti, si sono spinti anche vicino agli insediamenti urbani, dai boschi e dalle colline. Nella notte scorsa a subire l’attacco è stata la fattoria con sede a Montaldo, nella borgata di Sant’Antonio quando al mattino, il custode si è accorto della macabra scoperta dei resti delle caprette che allevava nel prato vicino a casa e ha trovato solo più le due carcasse e ora è sotto shock perché l’amarezza è tanta e oltre all’aspetto affettivo, vi è il fatto che tenevano pulita tutta la zona recintata. Un cane non mangia due capre in una notte, qui si tratta di un lupo, se non di una coppia. Ora nessuno dorme più tranquillo. Sono almeno tre i casi recenti, avvenuti già nei Comuni limitrofi. E anche se nessuno ha il coraggio di dirlo ad alta voce, il principale indiziato è proprio il lupo. Uno o due esemplari, non certo un branco, quasi sicuramente nel mucchio dei 151 esemplari stimati dal censimento in Piemonte. I lupi inoltre stanno prendendo troppa ‘confidenza’ e come si vede in questo caso, non temono di avvicinarsi troppo alle case.   Si dovrebbe cominciare ad affrontare il problema seriamente, senza catastrofismi e senza pregiudizi sul controllo della popolazione del lupo e trovare un punto di equilibrio. Risalgono solo a pochi mesi fa degli avvistamenti di lupi a Montaldo e adesso che si sia trattato di un attacco del lupo non ci sono dubbi.La presenza del lupo in paese, era stata già segnalata a gennaio da un altro allevatore. Anche in quell’occasione erano due, gli esemplari che avevano preso di mira il gregge e ora sono tornati in collina, nella frazione di poche anime, dove le due capre che pascolano nel prato di una casa per tenere pulito il giardino, sono state trovate senza vita. È la prima volta che succede, anche per questo l’episodio ha destato maggior clamore.E proprio questo è l’aspetto che alimenta la paura: i lupi sono arrivati vicino alle case, hanno scavalcato la recinzione che proteggeva le capre, due capre morte è stato il bilancio dell’attacco predatorio ai danni delle bestie, in una struttura a pochi metri dalle case. Il principale indiziato quale autore dell’attacco è il lupo: le modalità con cui sono state aggredite le capre, coincidono al modus operandi classico della specie. Questi fatti assumono connotati di pericolosità gravissima per l’incolumità di animali radunati come di consueto nel recinto adiacente alla casa, che ha visto come tragico epilogo l’uccisione di due capre, e lo shock dell’asinella che le è andata meglio ed è riuscita a scappare.  Il nostro territorio non può ospitare questa specie; non è assolutamente compatibile. Serve una legge speciale che consenta a personale qualificato di procedere senza aspettare che succedano altri fatti ancora più gravi per correre poi a rimedi estremi; si stanno avvicinando sempre di più alle nostre abitazioni e, pertanto, forte vuole essere il nostro appello alle istituzioni, affinché procedano con determinazione a instaurare, quanto prima, normative per consentire interventi in breve tempo.

Alessandra Gallo