RISO SPAGNOLO VENDUTO COME ITALIANOI

Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli-Biella, con delega al settore risicolo, ha comunicato in questi giorni un fatto grave per l’agricoltura italiana e i suoi prodotti. Sono state ritirate alcune tonnellate di riso di una azienda di Pavia, destinate alla vendita, le cui confezioni descrivevano tale riso come coltivato in Italia, anche se in realtà era stato coltivato e lavorato in Spagna. E’ certamente una vicenda preoccupante che mostra come sia sempre più necessaria l’etichettatura d’origine obbligatoria. Tra l’altro ricordiamo come oltre un milione di persone abbia appena firmato la petizione proposta da Coldiretti per chiedere all’Europa che diventi obbligatoria sui prodotti l’indicazione dell’origine degli stessi. In Piemonte e in particolare nelle province di Vercelli e Novara la coltivazione del riso è di particolare rilievo; anche per questo la notizia non può lasciare indifferenti. I consumatori devono ricevere informazioni corrette e complete per poter scegliere in libertà, ad esempio in questo caso specifico, se privilegiare riso italiano e locale rispetto ad altri prodotti coltivati in altre parti d’Europa, a volte con regole diverse dalle nostre. Ad esempio in Spagna, nella coltivazione, sono autorizzati fitofarmaci per la risicoltura diversi rispetto all’Italia.

Si spera che ora la Commissione Europea prenda in serio esame la petizione e lo faccia presto anche perché ha dichiarato Dellarole: “Le norme europee che entreranno in vigore nel 2020 riguardo all’etichettatura potrebbero confondere nuovamente le idee ai consumatori.”

E.D.P.