CRONACA – Guardia di Finanza di Torino, operazione zanne di elefante: sequestrati preziosi oggetti d’avorio

Sequestrati una ventina di manufatti ricavati dalle zanne d’elefante e dal corallo rosso destinati al mercato clandestino. La Guardia di Finanza di Torino denuncia una coppia di imprenditori. È quello che si sono trovati davanti i Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego Torino in occasione di una perquisizione di un appartamento di Corso Giulio Cesare, nel quartiere Barriera di Milano a Torino, nella disponibilità di due cittadini cinesi: in alcune teche sono stati rinvenuti gli oggetti di alto pregio, in avorio ed in corallo, appartenenti a specie protette ed in via di estinzione, tutti importati illecitamente sul territorio nazionale e destinati, presumibilmente, ad un mercato clandestino. Manufatti scolpiti e ricavati dalle zanne d’elefante (temine scientifico Loxodonta Elefante), la cui tutela è di dominio mondiale e del non meno pregiato corallo rosso sempre più a rischio d’estinzione, gli articoli sequestrati dai Baschi Verdi Torinesi. Ingente il valore della merce sequestrata stante il mercato clandestino al quale erano presumibilmente destinate; una parte degli stessi articoli, infatti, era corredata di apposito cartellino con il prezzo indicato.  La coppia, due trentenni di origine cinese, è stata denunciata alla procura della Repubblica del capoluogo piemontese. Il traffico illegale di avorio, cd. “oro bianco”, costituisce attualmente un “business” importante per i trafficanti che operano in stretta connessione con i bracconieri i quali, senza scrupoli, uccidono ogni anno un numero considerevole di elefanti, rinoceronti, ippopotami, etc, specie alla soglia del rischio estinzione. La normativa CITES, derivante dalla Convenzione di Washington, ha come principale obiettivo quello di contrastare il commercio illegale delle specie protette.