Carmagnola ricorda le vittime di violenza e femminicidio

Ivana Gaveglio, sindaco di Carmagnola

 Il 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999 per sensibilizzare istituzioni e popolazione sul tragico problema della violenza di genere, che costituisce una violazione dei diritti umani.

Il tema promosso quest’anno dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite è “Orange the World: Fund, Respond, Prevent, Collect!” che vuole portare l’attenzione rispetto alla necessitĂ  di colmare le lacune di finanziamento, a livello globale, volte a garantire servizi essenziali per le sopravvissute alla violenza durante la crisi COVID-19 e a concentrarsi sulla prevenzione e sulla raccolta di dati che possano migliorare i servizi salvavita per donne e ragazze.

La crisi socio economia causata dalla pandemia ha infatti reso più difficili le condizioni di vita per molte donne così come la loro possibilità di raggiungere i servizi di supporto sanitari e psicologici per il superamento delle situazioni di violenza.

Il Comune di Carmagnola, come ogni anno, partecipa all’iniziativa ricordando tutte le vittime di violenza e di femminicidio, piaga che purtroppo colpisce anche la nostra città. Quest’anno non essendo possibile svolgere iniziative in presenza a causa della pandemia in corso, il Comune propone, la sera del 25 novembre, l’illuminazione di arancione della torre del castello, un gesto simbolico che vuole ricordare tutte le donne vittime di violenza.

Commenta il Sindaco, Ivana Gaveglio: “La violenza contro le donne è purtroppo una realtà ancora troppo diffusa anche nel nostro territorio. I fatti di cronaca di cui veniamo a conoscenza attraverso i media non sono che la punta di un iceberg che racconta la tragedia e il disagio in cui vivono molte donne. La pandemia di Covid ha purtroppo peggiorato le condizioni di molte famiglie e di molte donne, moltiplicando gli episodi di violenza. Dobbiamo perciò sempre tenere alta la guardia perché la violenza di genere è un male per tutta la società”.