Chieri, Sacco: “L’Amministrazione? Aumenta le tasse e non sostiene attività e persone in difficoltà”

“Il popolo ha fame! Se non hanno più pane, che mangino delle brioche”: questa famosa risposta calzerebbe a pennello al sindaco di Chieri Sicchiero alla luce delle recenti e gravi decisioni prese da lui e dalla sua amministrazione. Parliamo di irragionevoli aumenti delle tasse nei confronti di attività e cittadini in un momento di palese crisi economica. Ci riferiamo agli aumenti della TARI, la tassa rifiuti, del 34% e della tassa di occupazione di suolo pubblico. L’aumento della tari ai commercianti e pubblici esercizi ha già sollevato le proteste di Roberto Pezzini, Presidente del Comitato Centro Storico dei commercianti. In consiglio ho chiesto di rivedere immediatamente le tariffe e intervenire con importanti riduzioni. Per la ex cosap ho chiesto di abbattere gli aumenti, Chieri ha una tariffa per l’occupazione di suolo pubblico di cantieri e ponteggi più alta di città di pregio come Venezia, Milano e più alta che a Torino. La maggioranza naturalmente si è rifiutata di tornare sui suoi passi. Non solo, nell’ultimo consiglio era in approvazione il bilancio di previsione, chiamato dup, ci saremmo aspettati una riduzione della pressione fiscale su imprese e cittadini già gravati dalla crisi economica e dalle difficoltà legate alle chiusure e alle norme del dpcm, ovviamente di tutto questo nessuna traccia anzi solo aumenti. Ci aspettavamo anche un bilancio all’insegna di azioni forti e concrete a sostegno della ripresa, aiuti economici di vario genere per le famiglie, per i chieresi, per l’economia della città, per tutte le criticità irrisolte ed emerse nell’ultimo anno di epidemia. Nulla di nulla. <Leggendo questo Dup (Documento Unico Programmatico,) in particolare nella parte dedicata ai progetti strategici  c’è subito una questione che balza palesemente agli occhi: l’enorme disparità tra le argomentazioni dedicate al tempo libero, cultura, spettacoli e quelli invece dedicati all’assistenza e alla cura delle persone fragili. Per il sociale, non quello inteso come vita sociale e aggregazione, ma quella parte di popolazione chierese che ha bisogno di essere aiutata a sopravvivere o, meglio, a vivere dignitosamente pochi progetti, tanti tavoli e consulte, tanto demandare al Consorzio dei servizi sociali, alle abitazioni sociali, ma ben poco per investire sulla tutela delle persone più fragili e deboli economicamente e zero per le imprese, le attività in sofferenza. Infine, nella parte dedicata al lavoro e all’imprese non c’è una sola traccia di sgravi fiscali, di agevolazioni. Bisogna mettere i progetti, le iniziative, le azioni per salvaguardare le imprese. Basta tavoli e consulte senza azioni. Ho votato contro ad un bilancio cieco ai bisogni dei cittadini e della città e continuerò, per quanto mi è possibile, a battermi e a trasmettere il grido di disperazione e le necessità dei chieresi al consiglio comunale e ad un’amministrazione che ancora una volta ha perso l’occasione di fare qualcosa di buono per la città” Così Rachele Sacco – Consigliera Comunale Progetto per Chieri, Salviamo l’Ospedale Insieme