Calosso, festival teatro Castelnuovo. Domenica 18 “Il segreto del Bosco Vecchio”

FESTIVAL TEATRALE BASTA CHE SIATE GIOVANI! – Teatro dal nord al sud dell’astigiano – VIII edizione

 Il segreto del Bosco Vecchio                                                                                                                             

DOMENICA 18 LUGLIO 2021, CALOSSO, POLISPORTIVA FRAZIONE PIANA DEL SALTO, ORE 19,00                                                                                                                                                  

 

Il Comune di Castelnuovo Don Bosco ripropone per il settimo anno, il festival teatrale BASTA CHE SIATE GIOVANI PERCHE’ IO VI AMI ASSAI, Teatro dal nord al sud dell’astigiano. La rassegna  teatrale è ispirata a San Giovanni Bosco e ha come elemento comune degli spettacoli dal vivo la gioia della rinascita. Dopo l’appuntamento a Moasca di SABATO 10 luglio, si prosegue fino al 5 settembre, dislocati nell’Astigiano in luoghi suggestivi come Cortazzone, ormai partner assai attivo del festival, già dallo scorso anno è diventata un vero e proprio appuntamento della provincia di Asti. Domenica 18 luglio a Calosso andrà in scena Il segreto del bosco vecchio nella  POLISPORTIVA FRAZIONE PIANA DEL SALTO, ORE 19,00     Produzione Associazione Teatro&Territorio, di e con Mario Nosengo, con Simona Scarrone al flauto                                                                                                                                                                                                                             Il segreto del Bosco Vecchio, pubblicato nel 1935, è il secondo romanzo scritto da Dino Buzzati. L’opera è vagamente allegorica e in forma di fiaba infantile.Il romanzo, piuttosto breve, al limite con il racconto, è scritto nel tipico stile lineare e diretto di Buzzati. I fatti, tanto realistici quanto fantastici, vengono raccontati in maniera giornalistica e senza le sbavature retoriche che ci si potrebbe aspettare da un’opera che si rifà alla tradizione delle fiabe. Due sono le tematiche principali del romanzo. La prima è il passaggio dall’infanzia alla giovinezza di Benvenuto, costretto a lasciarsi alle spalle il mondo fantastico, degli animali parlanti e degli spiriti del bosco, per calarsi nel mondo degli uomini. Il secondo tema è invece la caduta e la redenzione di Sebastiano che, divorato dal demone dell’avarizia, riscopre il contatto con la natura e l’altruismo fino al sacrificio. Indicativa in tal senso la narrazione della perdita dell’ombra di Sebastiano, che sembra alludere allo smarrimento dell’immagine di sé come causa di depressione, dalla quale l’uomo si risolleva (l’ombra ritorna) ritrovando l’affetto per il nipote. È inoltre presente una tematica di tipo ecologico con riflessioni sulla necessità della convivenza tra l’uomo e l’ambiente naturale per la sopravvivenza di entrambi. Romanzo che ben si adatta sia alla trasposizione cinematografica, noto il film diretto da Ermanno Olmi con Paolo Villaggio nella parte del colonnello, sia alla riduzione teatrale. Il segreto del Bosco Vecchio è un romanzo capace di trasportarci già dopo  poche righe in un luogo che sembra quasi di conoscere e in cui sembra di essere stati e forse, come raccontano i geni, prima di dimenticare, qualcuno di noi c’è stato davvero. Imperdibile per gli adulti, immancabile per i bambini. Uno spettacolo che ti rapisce sin dall’inizio, appassionante e magico al tempo stesso, grazie anche agli elementi inquietanti e misteriosi di cui è intriso lo stesso romanzo, com’è tipico anche di altre opere dell’autore Buzzati, quali Il deserto dei tartari o i racconti de La boutique del mistero. Sono coinvolti comuni che vanno dal nord al sud astigiano come San Marzano Oliveto, Calosso, Cortazzone e da quest’anno Moasca, che porta in dote il suo splendido paesaggio e il celebre castello, creando una vera e propria rete culturale per dare un richiamo al turismo e un’opportunità economica per il territorio. Il festival, realizzato con il Contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e della Fondazione CRT, è diventato nel tempo un appuntamento atteso per la popolazione dell’Alto astigiano e il pubblico che ogni anno interviene anche dalle altre province. Forme teatrali quali teatro di prosa e teatro musicale amate dal grande santo, comporranno come di consueto anche il festival di quest’anno. Si conferma, come nella passata edizione, che verranno attuate tutte le disposizioni governative atte a contrastare e contenere l’infezione da SARS Cov2 che saranno in vigore al momento dello svolgimento del festival.  I posti sono limitati. Per informazioni e prenotazioni: 320/0972091.L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito.