Al Foro Boario di Nizza Monferrato Giovanni Succi racconta il Dante che non t’aspetti

 “L’ARTE DEL SELFIE NEL MEDIOEVO” spettacolo di teatro-canzone centrato sulle Rime Petrose di Dante

Il frontman dei Bachi da Pietra presenta le Rime Petrose di Dante in un racconto intenso e a tratti spiazzante tra immagine e immaginazione. Giovanni Succi musicista rock, performer e autore, vi porta alla scoperta di Dante con “L’arte del selfie nel medioevo” e musica in acustica. “Per questo nome dello spettacolo – racconta – cercavo un’immagine forte per affrontare in modo leggero un tema e una proposta quasi improbabile sulla carta: Dante e le Rime Petrose”. Cosa c’è di più improbabile di un rocker che racconta tutto quello che di Dante credevi di sapere e te lo rende vivo. Quest’anno Dante Alighieri è stato raccontato in molteplici forme, poiché ricorre il 700° anniversario dalla sua scomparsa. Succi, ci parlerà del Sommo Poeta in un modo nuovo, rendendo la sua opera “contemporanea”.  Le Rime Petrose musicate ed estratte dal suo spettacolo,  dove un Dante alle prese con l’amore sensuale e carnale, come forse non lo ha mai presentato nessuno, immerso nella vita reale del suo tempo. ”Nell’anno delle commemorazioni della morte, il mio personale impegno – spiega l’artista -resta umilmente quello di restituire un Dante vivo. Essendo egli nato e vissuto come chiunque altro al mondo, non ha sfornato la Commedia per miracolo, da un giorno all’altro: ha fatto un percorso, in tempi talmente ostili e diversi che occorre una guida per immaginarli. Le Rime Petrose ci aiutano in questo viaggio nel tempo e rappresentano un passaggio fondamentale del percorso dantesco: la fase sperimentale”. Un racconto a braccio, di sola voce e chitarra acustica, dove si alternano  storie e canzoni del suo repertorio. Il racconto si focalizza sulle Rime Petrose,  in cui Dante si fa un selfie preso male: è solo, in balia di un clima ostile, assediato dall’amore ossessivo per una donna di nome Petra, che non è Beatrice, infatti non salva, anzi, lo condanna al supplizio. “Un selfie al volo, con un amico carissimo. Lui ha più di 700 anni portati alla grande, un certo Durante degli Alighieri, nic-name Dante, un tizio fiorentino che spacca assai da moltissimi anni.” Così l’artista introduce il suo spettacolo, che porterà in scena sabato 18 settembre alle 21 al Foro Boario a Nizza  in cui  dipana le “Rime Petrose” di Dante, intervallate alle sue ballate acustiche.  “Avevo quest’idea assurda di portare in giro le “Rime Petrose” di Dante, una sua opera pressoché sconosciuta, ma molto interessante, assolutamente sperimentale: un Dante che non si è mai visto. Quindi mi faceva piacere presentarlo, dove tra le “Rime” inserivo canzoni del repertorio dei Bachi da Pietra.  E’ stato incredibile anche il riscontro avuto: sulla carta sembrava un’idea improponibile e invece centinaia di persone, ogni sera d’estate a temperature incredibili, sono rimaste inchiodate a sentire questo racconto. Qui Dante si aggira in una Toscana ghiacciata, in preda a quest’amore per Donna Petra che in realtà è una ragazzina e che Dante chiama Donna perché il termine Donna viene da Domina, colei che domina, quindi è lei che domina lui.  Una donna con il cuore di pietra”. Lo spettacolo sarà ad ingresso gratuito, ma sarà necessaria la prenotazione chiamando il numero 0141/720500 e il possesso di green pass.

Alessandra Gallo