IL COSTIGLIOLE CALCIO: STORIA DI UNA SQUADRA E DI UN PAESE

Una storia gloriosa, scritta da personaggi leggendari con 40 anni di emozioni. Il Costigliole Calcio è l’orgoglio di tutto un paese e non solo, una delle squadre più amate del territorio. La vittoria anni fa come campioni regionali italiani amatori FIGC  ne ha rappresentato l’apice, ma le vicende della squadra sono da leggere come il romanzo di una vita, raccontato da Teo Baccelliere, vecchia gloria del Costigliole negli anni 80/90 e attualmente vicepresidente e direttore sportivo. Si è sempre occupato di sport, in quanto negli anni 2009- 2019 è stato assessore allo sport e turismo del comune costigliolese. Il bene e il male, la gioia e il dolore: esaltanti vittorie, gol indimenticabili, parentesi memorabili, ma anche amare sconfitte e cadute rovinose, dalle quali però il Costigliole ha sempre saputo risollevarsi. Una società di unione per un’intera comunità che da quattro decenni orgogliosamente si riconosce nella propria squadra di calcio. Il nucleo originale di quello che sarebbe poi divenuto l’ASD Costigliole FC vede la luce   tradizionalmente negli anni ’70 nel periodo in cui nascono molti dei più importanti club calcistici nazionali e fondato dal dottor Ferro, Gozzellino Medardo, Giuliano Filippino e da Guido Corte. L’iniziativa è di un gruppo di giovani costigliolesi che vogliono avere la squadra di calcio del paese. Giocava in terza categoria, poi man mano è salito fino a conquistare la prima categoria  e rilevando tre anni fa il Castelnuovo Belbo, avvicendandosi parecchi Mister. Resta nel cuore dei costigliolesi Enrico Pasquali e già nell’86 allenava l’attuale Mister Bruno Rota, che dopo 35 anni è tornato ad allenare il Costigliole. Nei decenni che seguono la nascita del Costigliole si impone sulla scena sportiva, non solo nel territorio, diventando via via un elemento di identità di Costigliole e dei costigliolesi, ma anche di un molto più vasto bacino dell’entroterra che gravita sul capoluogo. Vi sono fasi della vita del club molto importanti, nelle quali la squadra e la società si mettono in mostra nel calcio professionistico con storie di amore e di orgoglio, di fatica e di sacrificio. La squadra  raggiunse  una finale di campionato negli anni ’80  con ottimi piazzamenti, oltre alle vittorie in prima e seconda categoria, conta nel suo palmares una Coppa Italia ed è  fucina di grandi campioni e di importanti vittorie.  Costigliole è stato un punto di passaggio per tantissimi giocatori della provincia di Asti e tra i più celebri  che hanno indossato la maglia del sodalizio piemontese sono da ricordare Giorgio Scola, Gigi Corda, Enrico Trinchero, che sono le vecchie glorie della squadra costigliolese. Che è  stata degnamente rappresentata da una pattuglia di giovani che, facendo leva sulle loro doti tecniche, agonistiche e morali, sono riusciti ad imporsi all’attenzione di tutta la provincia. Sono una grande famiglia, dove sono circa 12 dirigenti con la stessa grande passione per il calcio e tutte le volte che si vince è tradizione ogni martedi sera riunirsi per mangiare pane e salame e bere il vino di Costigliole. Una volta ogni tre anni il vice presidente ed ex calciatore biancoazzurro di metà anni ’80, è l’Ideatore di una rimpatriata di vecchie glorie che  hanno militato nel Costigliole, portando la squadra fino alla prima categoria ed è un piacere farli incontrare con una cena prima di Natale. Tra loro figurano:  Gozzellino, Baldi  Chies, Marinielli, Visca, Corda, Bertoldi.. Una festa dello sport, della squadra, del paese. Ma è a partire dagli ultimi anni, con la Presidenza di Roberto Gozzellino, che si ha l’effettivo rilancio e la straordinaria cavalcata che ci porta ai giorni nostri. Da imprenditore di rango quale è, intuisce subito le potenzialità del marchio e rilancia il Costigliole alla grande. Lo fa con un approccio e un’energia “aziendali”: attenzione estrema alla qualità degli uomini che lavorano con lui, organizzazione efficiente e affiatata, grandi investimenti sulle strutture sportive e sul settore giovanile, comprendente 5 squadre (giovanissimi, esordienti, pulcini, primi calci e piccoli amici ) con 80 bambini e responsabile tecnico il nuovo allenatore Stefano Beccaris. Una società calcistica che vuole arrivare molto in alto e imporsi all’attenzione nazionale anche e soprattutto con la crescita del vivaio e di giovani di talento che da tutta la  provincia hanno l’ambizione e l’orgoglio di vestire i colori biancocelesti e che si vanta di coinvolgere centinaia di atleti e le loro famiglie.

Alessandra Gallo