AL VIA I LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL MUSARMO DI MOMBERCELLI

Non tutti i musei hanno la fortuna di situarsi in locali talmente particolari da meritare una visita anche se sono vuoti! Così è per il Museo di Mombercelli, ubicato in un ex carcere, in cui sono state mantenute tutte le principali caratteristiche costruttive. L’edificio, nato come carcere mandamentale agli inizi del XX secolo,  con  due piani  e torretta di avvistamento centrale. Internamente gli spazi sono scanditi da inferriate che chiudono le celle, ora divenute locali espositivi. Esternamente si presenta intonacato al piano terra e in mattoni al primo piano, con due file di cornici che movimentano la facciata e con il portone d’ingresso sormontato da una cornice ad arco acuto. Al via i lavori di riqualificazione dell’edificio, sede  del MUSarMO, il museo civico d’arte moderna. I lavori riguardano un intervento  sugli intonaci e pavimentazione esterna  per  risolvere i delicati e spinosi problemi conservativi della sede. L’opera è resa possibile grazie ad un finanziamento di 80 mila euro,  rimborsato per l’80% attraverso il bando del Gal. Si  è appena conclusa l’apprezzata rassegna “Espressioni d’arte” dove hanno esposto gli artisti locali. Sabato 2 ottobre, alle 16,30, si inaugura “Regine di carta”, ideata dalle artiste Alessandra Mighetto e Nadia Presotto, recentemente scomparsa. Otto artiste presentano le opere realizzate con  la carta:  installazioni, sculture, incisioni, acquarello, tempera, collage e fotografia. Visite fino al 21 novembre la domenica dalle 15,30 alle 18 (per visite settimanali e fuori orario tel. 338/4246055). L’avventura del Museo Civico è iniziata nel 1972 per iniziativa di un gruppo di promotori, amanti dell’arte, che immaginava qualcosa di diverso per il proprio paese. Diversi artisti risposero all’appello donando una o piĂą operee così il Museo  divenne il fulcro culturale della piccola comunitĂ . Successivamente le opere passarono di proprietĂ  al Comune che si impegnò a conservarle e a promuoverne la conoscenza. Negli anni novanta  l’Amministrazione Comunale decise il trasferimento  delle opere nell’ex carcere mandamentale e affidò l’incarico di conservatore del Museo al giornalista Rai Gianmaria Lisa. Egli si  dedicò con grande entusiasmo, per oltre dieci anni, ad arricchire la storia del Museo.  Dal 2005, la curatrice è Anna Virando e  nell’intento di dare continuitĂ  e visibilitĂ  al Museo sul territorio, ha organizzato piĂą mostre ed ospitato incontri di musica e poesia. Dopo oltre quarant’anni dall’inaugurazione, quella che poteva sembrare una stranezza, è diventata una solida struttura culturale, un funzionale spazio espositivo in un contesto particolare, dove vengono allestite varie mostre d’arte moderna. Dislocate sui due piani della struttura si possono visionare le opere d’arte esposte. Essendo gestito da volontari, è aperto al pubblico nel fine settimana. Questo museo presenta ambienti che ne ricordano l’ origine. Su due piani vengono allestite mostre con il notevole patrimonio di cui è dotato cui si aggiungono personali, tematiche o riservate ad artisti locali.

Alessandra Gallo