Montaldo Scarampi, celebrata la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate

Dal momento che il 4 novembre cadeva di giovedì, molti Comuni hanno scelto di spostare le celebrazioni nel fine settimana per favorire una più ampia partecipazione. Anche quest’anno il Comune di Montaldo Scarampi ha celebrato, domenica mattina, la festa del 4 novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Presenti, con il sindaco Francesco Manassero, il vice sindaco Stefano Marchetti,  il Maresciallo dei carabinieri Ferdinando Gatti, i rappresentanti dei Carabinieri in Congedo e tanti cittadini. Una cerimonia molto partecipata, che ha visto la presenza non solo delle autorità civili e militari, ma anche delle associazioni localiIl Sindaco nel suo discorso ha ricordato il valore della Festa e a come questa sia la festa  dell’ orgoglio di una nazione che non si è mai rassegnata e, per onorare il sacrificio di quanti hanno sacrificato la loro vita durante la Grande Guerra, non va dimenticato quanto accaduto. Oggi più che mai il 4 novembre è una data che deve farci riflettere, la prima guerra mondiale – ha continuato -eve essere un monito per le generazioni future e, soprattutto, per i giovani che non devono dimenticare quante vittime sono state sacrificate per la patria e la libertà. Ha ricordato che quest’anno il 4 novembre coincide con il centenario della traslazione del Milite Ignoto all’ Altare della Patria.  il parroco Don Ivano ha ricordato che  quel soldato senza nome è divenuto un simbolo per il nostro Paese, simbolo del sacrificio e del valore dei combattenti della prima guerra mondiale e insieme a lui si è reso un doveroso omaggio a tutti i Caduti per l’esempio luminoso che continuano a tramandarci. Montaldo ha sempre dimostrato il suo attaccamento a queste ricorrenze e il primo cittadino ci ha ricordato che la giornata commemorativa del IV novembre è un’occasione per tornare a fare memoria della nostra storia e rinnovare l’importanza di conoscere ciò che è accaduto in passato. Questo per trarne i dovuti insegnamenti per il futuro, a partire dal rispetto per i sacrifici dei nostri nonni che hanno dato la vita per la patria, per permetterci oggi di essere un paese libero. Una giornata che deve restare nella memoria, soprattutto delle giovani generazioni, per ricordare i tanti giovani che hanno saputo onorare la divisa e fatto grande le nostre Forze Armate. La cerimonia si è conclusa con i canti dalla toccante voce della soprano, accompagnata dal suono dell’organo a canne suonato dal maestro di musica. Dopo la celebrazione della funzione religiosa nella Chiesa della S.sma Annunziata, dove il parroco don ivano ha benedetto la corona d’alloro, il corteo come da tradizione si è diretto al Monumento per l’omaggio ai Caduti della Prima Grande Guerra dove è stata deposta una corona d’alloro, portata da due rappresentanti dei Carabinieri in congedo, ai piedi del monumento ai caduti di tutte le guerre con un momento di raccoglimento. Quest’anno le manifestazioni per il 4 Novembre si sono svolte sottotono, a causa del Coronavirus, ma la pandemia in atto non ha impedito di rivolgere sempre un pensiero e, soprattutto, un rinnovato riconoscimento, a quanti hanno sacrificato la loro vita per la libertà.    Nel pieno rispetto delle linee guida per il contenimento del contagio da Covid 19, la mattinata è stata caratterizzata da una sobria cerimonia di alzabandiera, tenutasi alla sola presenza delle autorità militari e civili.    Per l’occasione è stata letta la preghiera del Combattente reduce, che in questa giornata di celebrazione ha richiamato ai valori fondanti l’Unità nazionale e sottolineato come l’agire degli uomini e donne della Difesa sono animati, oggi come allora, da spirito di sacrificio e impegno a favore del Paese.

                                                                      Alessandra Gallo