Lutto nel mondo del vino: è mancato Lorenzo Corino, originario di Costigliole

Lorenzo Corino

Inventò un medoto di produzione vinicola che porta il suo nome

E’ scomparso la scorsa settimana a 74 anni il professor Lorenzo Corino: agronomo, ricercatore e autore di pubblicazioni tecnico-scientifiche. Nasce a Costigliole e il luogo dove ha abitato è una borgata che porta il nome di località Corini, a indicare le sei generazioni di vignaioli cui lui appartiene. “ Sono nato due mesi dopo la vendemmia del 1947, memorabile per l’eccellenza nei gusti della Barbera. Le decisioni fondamentali nel mio cammino sono state prese da ottimi suggeritori che ho saputo ascoltare ricevendone incalcolabile profitto. Ho conosciuto e vissuto il mondo della ricerca pubblica in agricoltura nazionale e all’estero, son felice di aver colto nel segno del mio connaturale. La riconoscenza verso i miei antenati ho cercato di esprimerla anche attraverso l’impegno nell’azienda di famiglia, un ristoro importantissimo e fonte di tante emozioni…”.  Si era laureato in Scienze agrarie e, da subito, aveva iniziato a lavorare nel mondo del vino. Prima ricercatore al CNR, poi direttore della sede di Asti dell’Istituto Sperimentale per l’Enologia, collaborava con numerose aziende in Piemonte e in Toscana e fu responsabile di numerosi progetti di ricerca e di progettazione vitivinicoli. Fu nominato responsabile tecnico scientifico del  progetto di sperimentazione da cui è nata, anni dopo, la denominazione Alta Langa. La sua è stata una delle figure di assoluto spicco del mondo del vino piemontese e italiano. È stato l’ideatore di “Barbera, il gusto del territorio”, l’annuale rassegna che Costigliole dedica al vino principe del territorio e scompare proprio nei giorni in cui si svolge la nuova  edizione, oggi denominata  “Rosso Barbera”.  Innamorato del suo lavoro, della scienza e della terra, guidando due aziende: quella  di famiglia, Casa Corini a Costigliole e la Fattoria La Maliosa in Toscana.                         Del resto Corino è stato un fiero sostenitore del vino naturale, elaborando un proprio metodo di vinificazione chiamato appunto “Metodo Corino”:  brevetto depositato e marchio registrato di Lorenzo Corino e Antonella Manuli, prevede la realizzazione di un insieme di processi agronomici innovativi per la produzione di uva da tavola e di vino. “Il metodo privilegia la vitalità dei suoli, la salubrità dell’ambiente, dei produttori e dei consumatori.  È un metodo rigoroso se applicato alla vite che viene sottoposto alla verifica scientifica. Riguarda innanzitutto la vita biologica dei suoli e quindi la capacità produttiva di un ambiente e lo studio dei suoi effetti sui luoghi”.

                                                        Alessandra Gallo