“Io c’ero” si racconta  a Costigliole con cinque testimoni

Venerdì 12 novembre ci sarà la presentazione del libro “Io c’ero. Cinquantuno storie tra fascismo e liberazione” dove saranno ospiti le autrici Laura Nosenzo e Loredana Dova, realizzato dal  Comune di Costigliole, l’associazione Costigliole Cultura, Biblioteca Civica, Anpi-sezione locale A. Prunotto e Associazione Memoria Viva  al 75° anniversario della nascita della Repubblica. Le autrici astigiane dialogheranno con Filippo Romagnolo. Nell’incontro si approfondiranno, in particolare, le testimonianze di  entrambi i testimoni che saranno presenti all’incontro, così come Enrico Cavallero, Sindaco di Costigliole e Paolo Lanfranco, Presidente della Provincia di Asti, l’ente che ha coeditato “Io c’ero” con Araba Fenice per ricordare il 25° anniversario del conferimento all’Ente della Medaglia d’Oro al valor militare per i valori della Resistenza. Durante la serata non mancheranno riferimenti ad altri personaggi che hanno fatto la Resistenza nel Sud Astigiano.                    Le storie di “Io c’ero” rivivono nella Sala consiliare del Municipio di Costigliole  alle 18 con ingresso libero fino a esaurimento posti. “Io c’ero” raccoglie 51 storie sulla guerra e la Resistenza con i ricordi intimi, mai raccontati, di numerosi testimoni, tra cui dodici partigiani e staffette ancora viventi. Quattro episodi sono narrati da Alessandro Beccaris, Giovanni Borriero, Nena e Laura Pescarmona, Enza Prunotto, figli di partigiani costigliolesi. Ognuno di loro racconta il padre o la madre con un oggetto particolare legato alla Resistenza: una fotografia d’epoca, un paio di occhiali sequestrati a un aviatore tedesco, la medaglia commemorativa per la lotta in Jugoslavia, il certificato al patriota. E ascoltando tali storie, ci si dovrebbe rendere conto che  ha coinvolto la vita di una persona, fortunata abbastanza da poterla raccontare, pur nella sventura. La distanza cronologica fa sì che molti protagonisti di quelle storie non siano più tra noi. Ecco quindi subentrare la memoria dei figli, primi destinatari di quella epica. Sono racconti toccanti, commoventi e le autrici hanno voluto raccogliere soprattutto le emozioni di esistenze che si sono trovate di fronte alla necessità di prendere una decisione cruciale, per sopravvivere, ma anche per cercare di riprendersi una vita che era stata sottratta dal regime fascista e dalla guerra.                      Al termine verrà proiettato il filmato realizzato dal sindaco Cavallero su Luigi Ferro, deportato in Germania e cittadino onorario di Costigliole. Il video, girato nella casa del protagonista qualche mese prima della scomparsa, verrà proposto per la prima volta al pubblico e in sala sarà presente la figlia di Ferro, Antonella. Obbligatorio il Green Pass per accedere in sala, dove sarà possibile acquistare il libro.

                                                   Alessandra Gallo