PIEMONTE ARTE: POMPEI, DE-COLL, GRIBAUDO, GAUDENZIO FERRARI, CHIAPPARA, DARIO ARGENTO, PREVERINO, HAHN, STOISA…

coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

PALAZZO MADAMA. INVITO A POMPEI

Sala del Senato – piazza Castello – Torino   8 aprile –  29 agosto 2022

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino, dall’8 aprile al 29 agosto 2022, presenta la mostra Invito a Pompei, curata dal Parco Archeologico di Pompei e da Palazzo Madama. Un “invito” a entrare nelle case di Pompei, a scoprire quali erano le atmosfere, come erano arredate, quali oggetti erano usati quotidianamente dai suoi abitanti, come erano decorate e abbellite, attraverso un viaggio nel mondo pompeiano. Il percorso espositivo, nella maestosa Sala del Senato, dove si è fatta l’Italia, si snoda attraverso gli ambienti maggiormente rappresentativi delle case più lussuose della Pompei del I secolo d.C. La domus romana, per la prima volta a Torino, spalanca le sue porte ai visitatori, accogliendoli nell’intimità domestica e mostrando loro la normalità della vita quotidiana alle pendici del Vesuvio. Un tuffo nel passato, che offre l’occasione di aggirarsi in quegli ambienti in cui l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. spense d’un colpo la vita dei suoi abitanti. La Pompei di oggi non è che lo scheletro della città antica, prosciugata di ogni forma di vita dalla calamità naturale e svuotata di quegli oggetti che consentirebbero di immaginarla così com’era. Apre la mostra il bel plastico di fine Ottocento della Casa del Poeta Tragico, una di quelle che più hanno stimolato l’immaginario di viaggiatori e artisti del Grand Tour, tanto da essere l’ambientazione di molte scene del romanzo Gli ultimi giorni di Pompei di Edward Bulwer-Lytton, a cui si ispira l’opera di Federico Maldarelli Ione e Nidia della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, che chiude il percorso. Una ricca selezione di oltre 120 opere, tra arredi, statue, gioielli, bronzi, vetri e apparati decorativi, è presentata al visitatore in un itinerario tra gli spazi domestici (l’atrio, il triclinio, il peristilio con il giardino, le stanze da letto), che termina con i drammatici calchi di alcune vittime.  La mostra, con il Patrocinio del Ministero della cultura, è dunque un invito a una visita immersiva a 360 gradi negli ultimi giorni di vita di Pompei. “Ogni casa racconta la storia personale e intima di una famiglia, dei suoi abitanti, ma è anche microcosmo di una società e di un’epoca, con le loro abitudini espresse attraverso gli oggetti, gli arredi e le architetture – dichiara Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei – La domus romana, in particolare, aggiunge al racconto la straordinarietà e la bellezza di pitture e mosaici da ammirare. E le mostre ci consentono di raggiungere pubblici lontani e permettere, non solo a coloro che vengono in visita a Pompei, di fruirne. Quando trovano una cornice di prestigio come Palazzo Madama di Torino, l’esperienza di conoscenza e piacere è completa.” “Quasi due millenni or sono giungeva ad Augusta Taurinorum la notizia dell’eruzione del Vesuvio. E delle lettere di Plinio il Giovane a Tacito si discusse forse nella Porta Decumana di un Palazzo Madama, che tanta memoria conserva della formidabile stagione artistica riscoperta in epoca illuminista con gli scavi di Pompei. Siamo profondamente grati – afferma Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama –  al Parco Archeologico e al Ministero della Cultura per averci ora consentito di presentare opere di raro significato e importanza in un contesto tanto evocativo. Ogni visitatore, uscendo dalla mostra, ripercorrerà quella torre romana ove gli avvenimenti di Pompei echeggiarono nei primi secoli della nostra storia”. La mostra, organizzata con la Glocal Project Consulting, si inserisce nel solco delle grandi iniziative espositive promosse dalla Fondazione Torino Musei. Il catalogo è edito da Silvana Editoriale.

SEDE ESPOSITIVA E DATE       Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, piazza Castello, Torino. Dall’8 aprile al 29 agosto 2022

ORARI          Lunedì e da mercoledì a domenica: 10.00 – 18.00. Martedì chiuso Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura

BIGLIETTI  Intero € 12,00 | Ridotto € 10,00. Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card. Mostra + museo:  Intero € 16 | Ridotto € 14

 

LE “EVANESCENZE CROMATICHE” DEL CHIERESE DE-COLL A MONZA

L’artista chierese Pier Tancredi De-Coll in una mostra in Lombardia:  “EVANESCENZE CROMATICHE”, opening giovedì 14 aprile, a Monza, presso i prestigiosi spazi della MFCAREFACTORY. La mostra è curata da Vittorio Raschetti e Felice Terrabuio.  Event Manager: Maria Libera Amato & Luigi Mazzardo.

 

 

 

 

 

 

 

MONCALIERI. DINOSAURO, INAUGURATA LA SCULTURA DI EZIO GRIBAUDO

Si è inaugurata lunedì 11 aprile a Moncalieri la silhouette in pietra del Dinosauro, opera che Ezio Gribaudo ha realizzato per il giardino della biblioteca civica Arduino (via Cavour 31). La scultura è stata collocata nell’esatto posto già occupato dal primo dinosauro realizzato come scultura polimaterica da Gribaudo per la biblioteca e che dopo alcuni anni di esposizione alle intemperie si era reso necessario rimuovere. Era il 1993 quando il tema dei dinosauri varcava per la prima volta i cancelli della Arduino, andando ad arricchire la Collezione di Arte Contemporanea Permanente della Città di Moncalieri. Un tema peraltro frequentato da Gribaudo più volte nell’ambito del suo percorso artistico, nel quale i dinosauri diventano icone misteriose, elevate a simbolo di una storia trasformata in archetipo. All’evento di lunedì sono intervenuti il Sindaco Paolo Montagna, l’assessore alla Cultura Laura Pompeo, il Maestro Ezio Gribaudo, il presidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia.

 

 

ACCADEMIA ALBERTINA: DAL DISEGNO AL DIPINTO: UN TRITTICO GAUDENZIANO RISCOPERTO

 

A CHIERI LA MOSTRA FOTOGRAFICA ‘IN BIANCO E NERO: SGUARDI SUL SET’

Fino a sabato 14 maggio 2022 presso Fine-Art Images Gallery, Via San Giorgio 2

Immagini della fotografa Monica Chiappara  dal martedì al sabato dalle ore 15:30  alle ore  19:00

IN BIANCO E NERO: sguardi sul set è il titolo della mostra che raccoglie più di 50 scatti realizzati sui set cinematografici seguiti da Monica Chiappara come fotografa di scena. Privo di grafismo ma carico di sfumature, il bianco e nero degli scatti presentati è la scelta stilistica e visiva del suo personale approccio fotografico al set. La ricerca dello scatto oltre la scena girata, oltre il ciak catturato dalla cinepresa. Nel gioco delle parti, del set cinematografico, la fotografa assume in qualche occasione il ruolo registico di chi, grazie ad uno strumento di acquisizione delle immagini, non rimane passivo davanti al divenire della messa in scena dell’opera filmica. Il punto di osservazione come fotografa di scena, per Monica Chiappara, è sempre stato motivo di curiosità visiva, l’opportunità di cogliere con la macchina fotografica quell’attimo, che è uno sguardo o un gesto sospeso, l’istante che precede o segue l’azione filmica, che è ancora “realtà del reale” prima che diventi “realtà del racconto”. L’illusione che diventa sogno. La magia del cinema e della fotografia che ne è la luce. Monica Chiappara è una fotografa e artista multidisciplinare. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Torino, alla fine degli anni novanta e per quasi un decennio, ha svolto la professione di scenografa, costumista e artista multimediale per il teatro di ricerca, curando per alcuni spettacoli anche la direzione artistica. Tra le collaborazioni continuative di questo periodo ‘Il Gruppo della Rocca’ e la ‘Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino’. Nel corso degli anni duemila ha anche svolto l’attività di art director, fotografa e video maker con un proprio studio creativo realizzando su commissione progetti per importanti clienti istituzionali e commerciali. La passione per la fotografia, nata dagli studi accademici e associata all’interesse per il cinema, è diventata nel corso degli anni l’alleata ideale per sviluppare un personale percorso visivo. L’incontro tra la fotografia come mezzo espressivo e lo sguardo rivolto all’osservazione del vero restituiscono il tempo del racconto fuori dalla messa in scena del film. Un dialogo tra documentazione e creatività visiva che racchiude un’idea di fotografia per il cinema vicina alla formazione accademica di Monica Chiappara. Dal 2009 si è specializzata nella fotografia di cinema. Ha vinto per due anni consecutivi il concorso nazionale per fotografi di scena CliCiak ed ha partecipato a diverse mostre collettive organizzate dal Centro Cinema della Città di Cesena.

 

PRECETTORIA DI SANT’ANTONIO DI RANVERSO. LA PASSIONE SECONDO JAQUERIO

Domenica 17 e lunedì 18 aprile, ore 15.30 Visita guidata agli affreschi del più grande esponente torinese del gotico internazionale

 La Salita di Cristo al Calvario è il capolavoro del pittore torinese Giacomo Jaquerio, maggior esponente del gotico internazionale, realizzata nella cappella adibita a sacrestia della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso nel primo quarto del XV secolo. Ciò che contraddistingue questa raffigurazione rispetto agli altri affreschi della cappella è la resa dei personaggi che appare più realistica all’interno di una scena drammatica. Per accrescere nei devoti la meditazione e la partecipazione alla sofferenza della Passione di Cristo, Jaquerio ha infatti accentuato i caratteri patetici e drammatici della scena. Lo spazio non è reso con una visione prospettica corretta, ma il senso di profondità è ottenuto disponendo i personaggi ad arco e collocando il volto dei soggetti più arretrati in una posizione più elevata rispetto a quella dei personaggi che sono in primo piano. Nella folla è evidente la contrapposizione tra il Bene il Male nella scelta di colori e in un certo tipo di gestualità. I personaggi che trattengono la croce o quello che tira Gesù con una corda presentano lineamenti talmente alterati e deformati che sembra abbiano quasi connotazioni non umane. Tra la folla, si riconoscono il fabbro, a cui i giudei si rivolgono per fabbricare i chiodi della croce di Cristo, nell’uomo che tiene in mano tre chiodi e un martello (la sua partecipazione agli eventi della Passione si trova in alcune rappresentazione teatrali popolari diffuse in Francia e Inghilterra) e Giuda con la barba e i capelli rossi (colore che richiama la violenza e le fiamme dell’inferno) e il vestito giallo per evocare il tradimento.

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso – Località Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera Alta (TO)

Domenica 17 e lunedì 18 aprile, ore 15.30. L’attività costa 5 euro + il costo del biglietto di ingresso (intero: 5 euro, ridotto: 4 euro). Hanno diritto alla riduzione: minori di 18 anni, over 65, gruppi min. 15 persone  Fino a 6 anni e possessori di Abbonamento Musei: biglietto ingresso gratuito

Info e prenotazioni: 011 9367450 ranverso@ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

 

MOSTRA DI CORRADO BONOMI ALLA MEB DI BORGOMANERO

Sabato scorso 9 aprile ’22 la Galleria MEB Arte Studio di Borgomanero (Via San Giovanni 26) ha inaugurato la mostra personale di Corrado Bonomi, curata da Marco Emilio Bertona, con un testo di Fabrizio Parachini. La rassegna, che continuerà fino al prossimo 21 maggio, presenta la caratteristica produzione dell’artista, che trova il suo punto di forza nella rappresentazione di scene reali o immaginarie, con una creatività tra il ludico e l’ironico e l’utilizzo di materiali o oggetti di uso comune, fino a creare singolari sculture-installazioni che stimolano interesse, sorpresa e divertimento in chi le osserva. La sapiente tecnica artistica è sempre infatti accompagnata dalla volontà di dare nuova vita a materiali della vita quotidiana e dalla capacità di narrare un fatto o una favola, giocando su similarità e doppi sensi che determinano soddisfazione e muovono al sorriso. I lavori di Bonomi sono letti dalla critica in continuità con il ready-made, caratterizzandosi con una forte componente semiotica, ossia il gioco tra significante, significato e interpretante, con una componente citazionista, nonché con l’ironia concettuale che prende vita dall’unione delle due. Si parla poi di uso del ragionamento abduttivo nell’arte figurativa, dell’identificazione dell’artista con il “bricoleur” di Levy Strauss e di un onirismo fanciullesco che sempre trapela dalle pitture, sculture, installazioni, e performance Bonomiane.  Si tratta quindi di un artista poliedrico e in continua sperimentazione che richiama il movimento Pop, il Concettualismo e il Kitsch. Il comune denominatore dell’opera di Bonomi è la volontà e la sua meravigliosa maestria di raccontare storie nuove, mescolando suggestioni e narrazioni che fanno parte dell’immaginario collettivo. Bonomi incarna, attraverso l’arte figurativa, novelle, miti, leggende, articoli di cronaca, romanzi, teorie scientifiche, fiabe, film, fumetti ecc. non in modo didascalico, ma facendo vivere e dialogare tra loro generi e contenuti diversi, mescolando il reale con l’immaginato.

Corrado Bonomi è nato a Novara il 20 marzo 1956, dove si è formato e dove mantiene abitazione e studio-laboratorio. E’ del 1995 la sua partecipazione al gruppo Concettualismo Ironico Italiano. Dal 1997 collabora attivamente con il Museo A come Ambiente di Torino con il quale pubblica un manuale catalogo “Animali e Fiori nascono da…” un percorso didattico creativo per il riutilizzo alternativo dei materiali di scarto, nonché con il Dipartimento Educazione del Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli. Nel 2012 Gillo Dorfles sceglie alcuni dei lavori di Bonomi per la mostra “Oggi il kitsch” alla Triennale di Milano. Nel 2020 è coinvolto nella grande mostra collettiva “La Rivoluzione siamo Noi – Collezionismo Italiano Contemporaneo”, con oltre 150 opere di artisti italiani e internazionali, con artisti del calibro di Piero Manzoni, Maurizio Cattelan, Marina Abramovic, Tomàs Saraceno, Andy Warhol, Bill Viola, Dan Flavin, William Kentridge, Burri, Pascali, Melotti e molti altri.

Enzo De Paoli

  

DARIO ARGENTO IN MOSTRA ALLA MOLE

La Mole Antonelliana di Torino, sede del Museo Nazionale del Cinema, ospiterà dal 6 aprile 2022 al 16 gennaio 2023 la prima grande mostra dedicata a un maestro del cinema: il regista, sceneggiatore e produttore Dario Argento (Roma, 1940). DARIO ARGENTO – THE EXHIBIT è un percorso cronologico attraverso tutta la sua produzione, dagli esordi de L’uccello dalle piume di cristallo (1970) al suo ultimo lavoro Occhiali neri (2022). Martedì scorso 5 aprile, Dario Argento è intervenuto al Cinema Massimo di Torino per illustrare i particolari della realizzazione di uno dei suoi film di successo, Suspiria del 1977, accolto dai calorosi applausi dagli spettatori presenti in sala. Come noto, il tema cardinale di Suspiria è la stregoneria. La protagonista Susy Benner (interpretata da Jessica Harper) è una studentessa americana che si trasferisce in Germania per frequentare una prestigiosa accademia di danza. Tuttavia si trova a far fronte a una realtà occulta, cruenta e dominata da streghe. “Questo film l’ho molto amato – ha detto Argento –  Gran parte delle attrici sono donne e dal mio punto di vista è stato apprezzato a livello mondiale proprio per questo motivo”. Prima dell’inizio della proiezione il regista ha aggiunto: “Adoro Torino, città in cui ho girato molti film e dove mi piacerebbe vivere”.

Dario Argento – The Exhibit è aperta al pubblico dal 6 Aprile 2022 – 16 Gennaio 2023 ore 09:00 – 19:00 (chiusa il martedì)

 Luigi Marsero

 

COLLEGNO. FRANCESCO PREVERINO. “SEGNALI E PERCORSI DELLA CULTURA VISIVA”

Dalla profondità di una natura rivisitata alle impronte dei percorsi della cultura visiva, dall’incisività penetrante del segno all’energia del colore si delinea e si conferma l’intensità, talora drammatica, del linguaggio di Francesco Preverino che assume una particolare e straordinaria forza espressiva attraverso un appuntamento espositivo che caratterizza il suo itinerario pittorico, e non solo, e la dimensioni di un’esperienza intensa e intensamente vissuta. Lo studio come luogo delle intuizioni e delle soluzioni tecnico-espressive, le riflessioni accompagnate dai testi poetici, la progettazione sapientemente elaborata e definita nello spazio della memoria esprimono il clima di una visione che si stempera in un ambiente e in una visione d’insieme che gli appartiene indissolubilmente. Accanto agli anni d’insegnamento nelle accademie italiane, il suo discorso si misura con una ricerca condotta con un’estrema attenzione al valore dell’immagine evocata, alla vibrante e meditatata resa del soggetto che travalica la realtà contingente per trasmettere il senso di un’intera e interiorizzata esisistenza. E sono paesaggi, imponenti e simbolici alberi e il reiterarsi delle onde sulla spiaggia, che mettono in evidenza stati d’animo, angosce, sofferte giornate che si alternano a un sentimento di sottesa gioia, che stabiliscono gli elementi essenziali di un dipingere dalla resa spaziale con installazioni, realizzazioni plastiche e un’ampia documentazione “in campo disegnativo-pittorico-plastico-ceramico”, che concorre a creare un percorso mai statico in funzione di una totale dinamicità. Nulla è lasciato al caso, ma ogni gesto, ogni tocco di un coinvolgente cromatismo, ogni singolare interpretazione della natura o di una montagna potentamente vera, ogni anfratto o dirupo o roccia, diventano il documento di un paesaggio legato all’uomo e all’artista, ai notturni silenzi e solitari itinerari di un racconto scandito da spazi, luoghi, suggestioni di incontri, grandissime tele, monotipi, tecniche miste, in una sorta  di continuo e inesausto rapporto tra le varie componenti di una creatività che fa parte – suggerisce Preverino – “del mio essere artista”. Preverino affida, perciò, a queste pagine la sua storia, che è anche quella dell’arte contemporanea, del fascino indiscusso dei giovani e dei loro sogni, della capacità di legare cultura e pratica, magia di un’intuizione e visionarietà, rappresentazione mai romantica o semplicemente narrativa a un dettato che raggiunge i vertici di una scrittura sempre e comunque segnale, indice, dizione strettamente connessa al tempo di un’arte mai sconfitta da una scontata quotidianità. Vi è, quindi, nell’opera di Preverino la concezione di un’arte purissima, di una ben precisa connotazione del ruolo dell’artista nella società d’oggi tra sperimentazione, analisi e nuovo alfabeto. La sorprendente grafia del messaggio accompagna la successione delle tavole, che emergono come un antico reperto, una storia composta di frammenti culturali, di emozioni che fanno parte dei percorsi di un Novecento che unisce la tensione informale ai grumi materici, la lirica disposizione della raffigurazione al dialogo che intercorre fra l’autore e i materiali innovativi come nella sorprendente serie delle sculture o delle ceramiche che “occupano” La Sala delle Arti. Perché l’opera di Preverino nasce da una farm contemporanea, da una “bottega” in cui colori, pennelli, carboncini, fogli di carta spolvero, diventano la cifra di un universo di emozioni che contraddistingue questo nuovo Millennio quanto mai complesso. Si avverte, in ogni passaggio o citazione, la poetica e dirompente definizione dell’immagine, la capacità di ritrovare, di volta in volta, l’assoluta suggestione di un viaggio attraverso al segno che, direi, è la cifra indiscussa e determinante di un linguaggio che ora si svela pienamente mediante una composizione corale sviluppata senza ripensamenti e indecisioni. Natura e ambiente, luci e materiali, contribuiscono a fissare l’indagine di Preverino che è storia, incontro, dialogo tra arte e l’assoluta profondità dei neri, che sono un momento irripetibile e significante del suo appassionato cammino verso la verità.

Angelo Mistrangelo

 

Francesco Preverino – Il leggero rumore della natura. A cura di Angelo Mistrangelo. Data di inaugurazione: 20 maggio 2022  ore 18.00. Durata: 20 maggio –  12 giugno 2022. Sala delle Arti –  Certosa Reale – Collegno. Orari di visita: da mercoledì a domenica dalle 15 alle 19. martedì chiuso

 

MONCALIERI. MOSTRA FOTOGRAFICA DI MONTALDO CULTURA “ASPETTANDO IL 25 APRILE. UN VIAGGIO DENTRO”

Il carcere Le Nuove di Torino: luoghi e storie per non dimenticare

8 settembre 1943-25 aprile 1945 – Inaugurazione della mostra fotografica. Foyer delle Fonderie Teatrali Limone, via Pastrengo 88

Si inaugura martedì 19 aprile 2022 a Moncalieri Un viaggio dentro, un racconto per immagini dell’umanità di chi ha sacrificato se stesso per gli altri negli anni bui dell’Italia occupata dai nazisti (1943-1945). L’appuntamento è alle ore 18 al Foyer delle Fonderie Teatrali Limone (via Pastrengo 88), dove la mostra resterà visitabile fino al 20 giugno durante gli spettacoli di cartellone del Teatro Stabile Torino e in occasione degli eventi patrocinati dall’Assessorato alla Cultura. Il progetto è promosso da due associazioni di volontariato Montaldo Cultura, operante in attività di promozione culturale e sociale, e Nessun Uomo è un’isola, che da oltre vent’anni gestisce il Museo del carcere Le Nuove a Torino ed opera in attività di conservazione del patrimonio museale e di integrazione e formazione sociale. L’area dell’ex penitenziario che fa da drammatico sfondo a Un viaggio dentro (che è anche un progetto editoriale tradottosi in un catalogo delle Edizioni Gaidano&Matta) è il Primo Braccio, il “famigerato primo braccio tedesco”. Si tratta della sezione in cui le SS naziste imprigionavano e torturavano i partigiani ed ebrei catturati. La mostra propone in 25 scatti stampati su carta ai sali d’argento un viaggio nei luoghi in cui sono stati detenuti, dall’8 settembre del 1943 alla Liberazione, uomini e donne di diversa cultura, estrazione sociale, identità politica, fede religiosa, credenti e non, accomunati dalla stessa ansia di libertà, amore per la vita e rispetto per la dignità dell’uomo. Un viaggio dentro è infine sempre visitabile gratuitamente ogni venerdì alle 17 come allestimento permanente al Museo del Carcere Le Nuove di Torino (via Paolo Borsellino 3) , previa prenotazione via mail infoprenotazioni@museolenuove.it

 

I CUORI DI NAZARENO BIONDO PER DOMUS LASCARIS

Nella casa contemporanea del Gruppo Building arrivano le opere dello scultore del marmo

 Alla galleria d’arte indoor di Domus Lascaris, palazzo razionalista trasformato in casa di pregio, il Gruppo Building prosegue il ciclo di arte pubblica contemporanea esponendo un corpus di opere di Nazareno Biondo.  L’installazione si articola in due opere, Killer Cupido e Salamandrida, due sculture che, come da regola nella produzione dell’artista, sono il risultato della lavorazione del marmo: il primo cuore è in marmo bianco di Carrara, trafitto da una freccia in acciaio, il secondo cuore è in marmo nero di Portoro e oro zecchino. Le opere di Nazareno Biondo, secondo episodio d’arte nella galleria della hall della casa contemporanea del centro di Torino, sono nate nel laboratorio specializzato nella lavorazione del marmo di Nazareno Biondo. In queste opere come nella sua produzione, le capacità tecniche dell’artista gli permettono di giungere ad un gelido iperrealismo con il quale Nazareno Biondo riproduce nei dettagli rifiuti e carcasse della società contemporanea. Il marmo, lavorato e rifinito rigorosamente a mano, racchiude in sé le forme che si rivelano all’artista attraverso uno sguardo ironico ma allo stesso tempo drammatico che lui ha sul mondo. Nella galleria d’arte indoor della casa, all’opera di Nazareno Biondo seguirà a luglio l’esposizione di Peter Ott©. Come a The Number 6, Lagrange12, Quadrato, i palazzi recuperati e trasformati nel cuore di Torino, il Gruppo Building e la famiglia Boffa sono i committenti e gli ispiratori di un’azione creativa che mette in relazione gli artisti della contemporaneità con lo spazio urbano e quel luogo di transizione tra pubblico e privato, la hall espositiva della galleria d’arte indoor di Domus Lascaris.

 

SUITE POUR L’INVISIBLE. PERSONALE DI EDOARDO HAHN

Fondazione Cesare Pavese, Santo Stefano Belbo (CN)

dal 15/04 al 15/05 inaugurazione venerdì 15 aprile 2022 ore 17,30

Fino al 15 Maggio la Fondazione Cesare Pavese di Santo Stefano Belbo (Cn) ospita “Suite pour l’invisible”, esposizione fotografica costruita appositamente per gli spazi della chiesa oggi sconsacrata dedicata ai Santi Cristoforo e Giacomo risalente alla fine del XIII secolo dove lo scrittore Pavese ricevette il battesimo. La personale allestita da Edoardo Hahn, fotografo Torinese classe 1962, con all’attivo un lungo percorso fatto di mostre e pubblicazioni di libri d’artista, è un viaggio nell’inesplorato della realtà visibile. Le sue foto, realizzate quasi esclusivamente in bianco e nero e con maestria tecnica, costruiscono un’unione poetica tra artifici umani e natura, un equilibrio imperfetto che richiama ad un rispetto necessario per ogni forma. Hahn tiene a ricordarci che le immagini sono finzioni che giocano nel terreno incerto tra immaginazione e memoria. Infatti sostiene che “Suite pour l’invisibile è un luogo diviso in sequenze temporali, impressioni, sensazioni ed esplosioni di calore ottico, come potremmo immaginare in zone dove il pericolo rimane invisibile e tuttavia è presente”. L’invisibile che si cela nelle immagini richiama una possibile incomprensione. Un possibile parallelo con la difficoltà di lettura ed elaborazione consapevole degli eventi, di ciò che vi è intorno, che poi genera paradossi, goffaggine, solitudine. Una prosa dell’impotenza, seppur attenuata, addolcita dal restituire luoghi, frammenti di paesaggio nella loro essenziale verità. In mostra saranno presenti una trentina di opere di diverso formato, eseguite negli ultimi anni e per lo più inedite. Costruiscono un mosaico di immagini che si inseguono, si chiamano, fanno da eco le une alle altre. Una Suite pensata più gli occhi che per l’orecchio, dove il gioco è l’invito a percepirne il ritmo.

http://www.edoardohahn.com

 

START / STORIA E ARTE SALUZZO DAL 22 APRILE AL 12 GIUGNO 

START / SToria e ARTe Saluzzo festeggia dal 22 aprile al 12 giugno  la sua sesta edizione. La manifestazione, unica nel suo genere, lega con un filo di senso e condivisione Antiquariato, Artigianato e Arte Contemporanea e caratterizza la primavera di Saluzzo, uno dei borghi più belli d’Italia, con uno straordinario susseguirsi di proposte, esperienze e iniziative capaci di valorizzare tutte le anime di un territorio vivace che si propone con una nuova identità. La 45° Mostra Nazionele dell’Antiquariato, l’84° Mostra Nazionale dell’Artigianato, la 27° Mostra di Arte Contemporanea – Saluzzo Arte by PARATISSIMA e la 44° edizione del Premio Matteo Olivero per l’Arte Contemporanea sono le diverse anime culturali di Saluzzo e, legate da un unico tema, diventano occasioni straordinarie per scoprire eccellenze del passato e del presente, così come per lanciare uno sguardo verso il futuro.  RI-ABITARE è il tema della sesta edizione di START / SToria e ARTe Saluzzo: negli ultimi due anni, più che negli ultimi venti, tutti ci siamo trovati a fare e disfare le nostre case e le nostre vite, a costruire per poi ricostruire. Con la fine della pandemia sembra che sia ora di rendere tutto circolare, di fermare il tempo. Soprattutto, di imparare a riutilizzare l’immateriale che ci circonda. L’Arte, l’Artigianato, l’Antiquariato saranno per oltre un mese chiavi di lettura, momenti di approfondimento, di incontro, saranno occasioni di bellezza da vivere. Il contemporaneo e l’antico che si mescolano, al fine di portare nuovi pubblici a incontrarsi e di offrire luoghi di cultura alle persone che vorranno visitare Saluzzo.  Cuore vivo di START è l’84° edizione della Mostra Nazionale dell’Artigianato dal 22 aprile all’8 maggio. Rifacendosi a una tradizione tanto radicata da poter essere definita strutturale per l’intero territorio, dal centro di Saluzzo alle terre e valli del Monviso, la manifestazione è in continuo mutamento, così come nuovo è l’artigianato contemporaneo, capace di scoprire spazi e adattarsi ai tempi. Così saranno oltre quaranta gli artigiani e le ditte che hanno deciso di raccontarsi a Start 2022 popolando con le loro migliori creazioni gli spazi aulici di Casa Cavassa (la “Casa dell’Artigianato”), il Porticato dell’Antico Palazzo Comunale e l’ex Convento delle Orsoline in un continuo scambio fra meraviglia, esperienza e possibilità di acquisto per adulti, ragazzi e bambini. La loro storia, le loro esperienze e i loro manufatti saranno nel sito di START, uno spazio dedicato on line che mette in primo piano il loro lavoro e offre la possibilità di entrare in contatto con buyer di settore, anche grazie al racconto degli studenti del corso di Tecnico Video della Scuola Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo. START darà corpo anche ad una serie di interessanti momenti di confronto e presentazione intorno al mondo dell’artigianato: dalle tecniche di costruzione di muretti a secco al confronto fra operatori della produzione di lana ovina e pastori del territorio, per immaginare insieme un percorso che porti alla valorizzazione di questo materiale, alimentando una filiera locale e circolare. Tantissimi i laboratori creativi per adulti e bambini, in particolar modo quelli sul feltro e per la valorizzazione dell’arte del filare a mano con il sostegno a donne e famiglie immigrate. START è anche l’occasione per dare visibilità alla formazione professionale svolta all’interno dell’istituto penitenziario “Rodolfo Morandi” di Saluzzo con uno spazio dedicato.  Infine, ritorna l’opera “partecipata”, una sorpresa ideata da Casa di Carità tutta da scoprire. Importante novità per la sesta edizione di START / SToria e ARTe Saluzzo è la curatela di Paratissima per la 27° edizione della Mostra di Arte Contemporanea – Saluzzo Arte, dal 30 aprile al 22 maggio negli spazi restaurati, ri-abitati e restituiti alla collettività, de IL QUARTIERE – Ex Caserma Musso di Saluzzo. Antiche scuderie e cortili nati per ospitare soldati, grazie all’Amministrazione cittadina, dopo oltre 15 anni di lavori si presentano come polo socioculturale e casa di partecipazione. La grande mostra collettiva sarà l’occasione, come nel DNA della manifestazione nata a Torino nel 2005, per conoscere il lavoro di una trentina di giovani emergenti, ma anche di incontrare artisti più noti tra cui Domenico Borrelli, Carlo Doria, Enrico Iuliano e Walter Visentin che per l’occasione ri-abiteranno gli spazi del Quartiere con grandi sculture e installazioni di dimensione ambientale. Tra gli artisti più noti sarà presente anche Davide Dileo, più noto come Boosta e storico fondatore della band dei Subsonica, che esporrà un’installazione sonora appositamente realizzata per Start.  Nel mese di maggio a Saluzzo la Mostra dedicata al pittore Nino Parola. Dal 7 al 15 maggio a Villa Belvedere una retrospettiva del pittore saluzzese a 100 anni dalla nascita. Anche la 44° edizione del Premio Matteo Olivero porta a Saluzzo grande arte contemporanea: promosso dalla Fondazione Amleto Bertoni, dal Comune di Saluzzo e organizzato da The Blank il premio seleziona il migliore fra i progetti presentati da una selezione di artisti per la realizzazione di un’installazione che troverà collocazione in uno spazio della Città di Saluzzo. La vincitrice dell’edizione 2022 del Premio è Marinella Senatore che il 25 maggio presenterà la sua opera Dance First, Think Later che andrà a rendere unico il foyer del Cinema Teatro Magda Olivero. L’arte di Marinella Senatore gioca ammiccando con le sue luci colorate e il fascino della festa di piazza a un’estetica accattivante, ma in realtà sotto i colori i messaggi sono potenti e politici, prese di posizione artistiche con una forte connotazione sociale che si inseriscono perfettamente nel tema del ri-abitare  proposto da START 2022.

 

STUDI PIEMONTESI CON SAGGI, RITRATTI E NOTIZIE STORICHE

Ricca di notizie e saggi storici, la rivista “Studi Piemontesi” del mese di dicembre 2021, diretta da Rosanna Roccia, con responsabile Albina Malerba, presenta come di consueto un ampio panorama di studi che mettono in evidenza le ricerche e le esperienze intorno alla cultura e la civiltà subalpina. Stampata dall’Artistica di Savigliano, in una veste decisamente raffinata, la rassegna del Centro Studi Piemontesi si apre con il saggio di Pierangelo Gentile su “Cinquant’anni di Risorgimento nelle pagine di “Studi Piemontesi”” e propone, pagina dopo pagina, l’intervento letterario di Giovanni Tesio che parla de “Lo sguardo diverso: tre romanzi di tre scrittrici “piemontesi” (Lalla Romano, Natalia Ginzburg, Marina Jarre) tra infanzia e invenzione” e il testo di Arabella Cifani e Franco Monetti, che delinea la vicenda umana e artistica di Giovanni Antonio Maria Panealbo “pittore in ritratti” (Torino, 26 dicembre 1742- 3 febbraio 1815). Attraverso oltre 720 pagine, si sviluppa un itinerario culturale di indubbio interesse che unisce l”Immensa, misteriosa, leggera, fantastica, degna del Dio vivente”: Luigi Cibrario e la rinascita risorgimentale dell’architettura medievale” di Tommaso Zerbi all’”Arte e archeologia in un dipinto di Andrea Gastaldi” descritta da Giancarlo Melano, “Una aggiunta a Tanzio da Varallo” di Edoardo Villata alla riflessione di Giuseppe Goria “In memoria di Censin Pich” (Vincenzo Pich). Quest’ultimo, nato a Torino il 9 novembre 1930, dove è scomparso il 4 settembre 2021, scrittore, poeta e docente, si era Laureato in Economia e Commercio all’Università di Torino. Funzionario SIP, amico di Gustavo Buratti, aveva tra i punti di riferimento Pinin Pacòt, Camillo Brero e Alfredo Nicola (Alfredino), che dal 1959 era l’editore del trimestrale “Musicalbrandé”. Collaboratore agli “Armanach, curati da Brero, Pich promosse al Santuario di Graglia la I° edizione delle “Feste del Piemont”, mentre negli anni ‘70 fu tra i docenti e curatori a Mondovì dei corsi dedicati alle maestre. Insieme a Camillo Brero, Renzo Gandolfo, Amedeo e Gianrenzo P. Clivio e pochi altri diede vita al Centro Studi Piemontesi. Con Dario Pasero propose la rivista “La Slòina” e nel 2002 uscì una sua raccolta poetica, corredata dai disegni del fratello Mario, pittore e presidente del Piemonte Artistico e Culturale. E le preziose testimonianze del fascicolo stabiliscono un puntuale percorso legato a libri, scrittori, cataloghi d’arte, mostre, riviste, società, autori contemporanei tra pittura e scultura.

(www.studipiemontesi.it).

Angelo Mistrangelo

 

ASTI. “OBLO’ PRESENTA”

Venerdì 8 e sabato 9 aprile è tornata alla Casa del Popolo la rassegna “Oblò Presenta” con il suo primo appuntamento post-pandemico, previsto in preparazione al vero e proprio Festival di arti visive Oblò, in programma probabilmente per l’autunno del 2022. Le cantine storiche Rabèl sono state la cornice della festa e hanno ospitato per due giorni una ricca mostra d’arte: hanno esposto le proprie opere diversi artisti locali tra cui Matteo Michele Bisaccia, Gregorio Furnari, Max Biolcati e MorArt. Gli artisti hanno portato i visitatori in un viaggio tra l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso della Divina Commedia, interpretando secondo le proprie sensibilità e tecniche artistiche. Le mostre sono state inoltre accompagnate per tutta la durata della rassegna dalle proiezioni di alcune letture di canti della Commedia, interpretate da Vittorio Gassman.

 

 

 

SALUZZO. I MUSEI A PASQUA

Finalmente tutti i Musei civici di Saluzzo hanno riaperto per la bella stagione, e ogni settimana vengono proposti eventi o laboratori per far vivere in maniera originale le bellezze della città. Il fine settimana di Pasqua poi, offre la possibilità di scoprire le bellezze della città in modo del tutto inedito.

SABATO 16 APRILE “Caccia alle uova d’artista”

In occasione della Pasqua la Castiglia si trasforma nella location perfetta per una fantasmagorica caccia alle uova. Tra alte torri, antichi muri, giardini nascosti e suggestivi anfratti, i partecipanti si sfideranno in gare di velocità e astuzia per accaparrarsi più uova possibili. Al termine verrà proposta una passeggiata culturale tra le opere d’arte ospitate nello Spazio del Contemporaneo dell’IGAV che saranno lo spunto per decorare le uova raccolte e dare spazio alla propria fantasia.

Prenotazione obbligatoria rivolgendosi a musakids@itur.it

Orario e Ritrovo: ore 15.30 presso la biglietteria della Castiglia, in Piazza castello 1

A chi è rivolto? Ai bambini dai 5 ai 12 anni

Costo: 5€ a partecipante

DOMENICA 17 E LUNEDÌ 18 APRILE  Pasqua e Pasquetta con Mu.Sa

Nelle festività di Pasqua e Pasquetta tutti i musei civici di Saluzzo saranno aperti dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 (Casa Pellico sarà aperta soltanto nel pomeriggio).

In Castiglia e a Casa Cavassa sarà possibile usufruire delle visite guidate in partenza alle 11, alle 15.30, alle 16.30 e alle 17.30. A Casa Pellico l’ingresso prevede sempre l’accompagnamento di una guida.

Lunedì 18 aprile inoltre, si propone una visita guidata dal titolo

“In tour tra i musei – Pinacoteca Matteo Olivero e Torre Civica”

Cinque date per scoprire il sistema museale della Città di Saluzzo. Primo appuntamento lunedì 18 aprile alle ore 15,30 presso l’Antico Palazzo Comunale con visita all’interno della Pinacoteca dedicata a Matteo Olivero, il pittore di Acceglio che dal 1905 al 1930 aveva allestito lo studio proprio in Salita al Castello, e salita sulla Torre Civica, segno della comunità cittadina e simbolo di forza indipendente dal potere marchionale e dall’influenza religiosa.

Iniziativa promossa da Mu.Sa. – Musei Saluzzo per permettere a turisti ma anche a residenti, di ogni età, di conoscere in maniera più approfondita le peculiarità dei musei civici, scovando contenuti e curiosità meno noti.

Ai visitatori è data l’opportunità di acquistare prima della partenza della visita un lunch box con prodotti eno-gastronomici delle Terre del Monviso preparato dal Tastè Bistrot e consumato in totale tranquillità presso il porticato dell’Antico Palazzo Comunale, in giro per le vie del centro storico o presso i giardini della città.

Costo visita guidata + Lunch Box: 16,50€

Costo solo visita guidata: 8€, under 10 gratuito

Orario e Ritrovo: 15.30 presso la biglietteria della Castiglia in piazza Castello 1

La prenotazione alle visite guidate è obbligatoria rivolgendosi a:

musa@itur.it / Tel. 800 942241

 

CAMERA PER LA REGGIA DI VENARIA CON LA MOSTRA FOTO IN GIOCO!

Ha aperto al pubblico sabato 9 aprile 2022, alla Reggia di Venaria nella Sala delle Arti, la mostra “Foto in gioco! Un racconto di 18 fotografi italiani”, ideata e coordinata da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia e a cura di Giangavino Pazzola che per CAMERA segue attività curatoriali e progetti di ricerca.  Nell’anno in cui la Reggia di Venaria dedica il proprio palinsesto al tema del gioco – in particolare nelle medesime settimane è aperta la mostra “Dalle piazze alle corti. Giochi e spettacoli in Piemonte tra Sette e Ottocento”, a cura di Silvia Ghisotti e Andrea Merlotti – CAMERA è stato individuato quale miglior partner di progetto per portare negli splendidi spazi barocchi della Reggia un significativo valore aggiunto in termini di ricerca e narrazione grazie alla fotografia del Novecento e contemporanea. Una collaborazione – commenta il direttore di CAMERA, Walter Guadagnini – che conferma il ruolo di CAMERA quale realtà di riferimento per la ricerca in fotografia, un posizionamento che ci siamo conquistati in questi anni di studio, proposte innovative e importanti mostre come quella attualmente esposta nelle nostre sale, dedicata ai capolavori della fotografia contemporanea di inizio Novecento e organizzata con il MoMA di New York. Una collaborazione, inoltre, che sottolinea l’intenzione di proseguire nel costante dialogo con le realtà cittadine per proporre attività e progetti in un’ottica fruttuosa per tutti, come già fatto con il Circolo dei Lettori, a febbraio, per la mostra dedicata a Carlo Levi.  La mostra “Foto in gioco!” presenta il mondo dei giochi di piazza e dello spettacolo all’aperto visto attraverso l’obiettivo di 18 celebri fotografi italiani che documentano la trasformazione delle tante modalità di giocare e divertirsi dal secondo dopoguerra fino alla nascita della moderna industria dell’intrattenimento. La mostra include 120 fotografie a colori e in bianco e nero che hanno come soggetto persone di tutte le età intente a praticare diverse attività ludiche, oltre ad abitudini, professioni e luoghi che hanno delineano una nuova relazione delle persone con il concetto di tempo libero.  In mostra autori del secondo Novecento italiano quali Mario Giacomelli, Nino Migliori e Ferdinando Scianna; alcune figure femminili di straordinaria capacità interpretativa come Letizia Battaglia, Lori Sammartino e Marisa Rastellini; protagonisti della fotografia e dell’arte a livello internazionale come Paola Agosti, Olivo Barbieri, Mario Cresci, Paola Di Bello, Luigi Ghirri, Grazia Toderi e Massimiliano Vitali. A completare il percorso, un focus sul circo con fotografie di Giovanni Gastel, Roselena Ramistella e Paolo Ventura insieme ad alcuni video di Fabio Mauri e Walter Niedermayr.

 I possessori del biglietto della mostra “Foto in gioco!”, dietro presentazione del titolo, entrano a CAMERA con la riduzione a 8 Euro (anziché 12). I possessori del biglietto della mostra di CAMERA “Capolavori della fotografia moderna 1900-1940”, dietro presentazione del titolo, entrano alla mostra “Foto in gioco!” con la riduzione a 6 Euro (anziché 10).

 

“A PASQUETTA PRENDI LA NAVETTA!” PER VISITARE IN MANIERA SOSTENIBILE LA MOSTRA SUL RINASCIMENTO AL CASTELLO DI VINOVO

Parte da Vinovo una prima sperimentazione della Città Metropolitana di Torino ispirata all’attuazione dei princìpi previsti dal PUMS, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, per contribuire a contenere l’utilizzo delle automobili private durante i giorni festivi e poter comunque consentire a molte persone di partecipare ad importanti eventi culturali fuori Torino. Per tre giornate festive ad aprile, maggio e giugno la Città Metropolitana di Torino mette a disposizione un servizio gratuito di navetta per quanti, partendo da Torino, scelgono di andare alla scoperta del maniero alle porte del capoluogo e visitare la mostra “Il Rinascimento in Piemonte. Tesori d’arte al Castello di Vinovo”. La mostra è curata dallo storico Ilario Manfredini ed è ispirata alla figura del cardinale Domenico Della Rovere, esponente di spicco di una potente famiglia aristocratica il cui maniero vinovese è una delle più importanti testimonianze della stagione post medioevale, in cui l’Italia guidò il rifiorire dell’arte, della letteratura, della scienza e della filosofia. Il servizio di bus navetta istituito in via sperimentale dalla Città Metropolitana di Torino è organizzato con la partenza da piazza Bengasi, al capolinea della linea 1 della metropolitana, raggiungibile comodamente sia con l’auto privata che con i mezzi pubblici. I bus navetta si fermano in piazza Rey a Vinovo, davanti al Castello. La prima data utile per utilizzare il servizio sarà il lunedì di Pasquetta, 18 aprile, tradizionalmente dedicato alle gite fuori porta, con partenza alle 14 da piazza Bengasi e ritorno da Vinovo alle 17.

Le date successive sono:

– domenica 15 maggio, con partenza da piazza Bengasi alle 9,30 e ritorno da Vinovo alle 12

– domenica 5 giugno, con partenza da piazza Bengasi alle 14 e ritorno da Vinovo alle 17.

Per usufruire del servizio gratuito si può prenotare telefonicamente chiamando l’associazione Amici del Castello di Vinovo al numero telefonico 338-2313951, oppure il Comune di Vinovo al numero 011-9620413. Si può anche prenotare inviando un’e-mail all’indirizzo cultura@comune.vinovo.to.it

INFORMAZIONI PRATICHE SULLA MOSTRA

L’esposizione è visitabile tutti i sabati e le domeniche dalle 10 alle 19. Il biglietto d’ingresso costa 10 euro, ridotti a 6 per i possessori della tessera Torino Musei o di biglietti d’ingresso alle mostre allestite alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, per gli over 70 e gli under 18. L’ingresso è gratuito per i bambini al di sotto dei 6 anni e per le persone diversamente abili. Sono previste aperture straordinarie lunedì 18 e lunedì 25 aprile, in occasione della Pasquetta e della Festa della Liberazione. La mostra non sarà visitabile per l’intero giorno nella domenica di Pasqua del 17 aprile, nel pomeriggio di sabato 23 aprile e nella mattinata di domenica 24, nella mattinata di domenica 22 maggio, nelle mattinate di sabato 4, domenica 5 e domenica 12 giugno. Sono possibili visite guidate la domenica alle 15 e alle 17, su prenotazione ai numeri telefonici 011-9620413 e 338-2313951 o all’indirizzo e-mail cultura@comune.vinovo.to.it. È anche possibile prenotare visite riservate a gruppi e scolaresche, dal martedì al venerdì ad ingresso ridotto.

 

VIA CRUCIS DI LUIGI STOISA ALLA CHIESA DEL SANTO VOLTO

TORINO. BIBLIOTECA NAZIONALE E STORIA DEGLI ALPINI

Nel 150° anniversario degli Alpini e nel 70° di costituzione della Brigata alpina Taurinense, l’auditorium Vivaldi Ci aspetta tutti per una grande festa con la storia, i valori e le gesta degli Alpini più simbolici ed esemplari, protagonisti straordinari delle nostre montagne e dei più impegnativi eventi del nostro passato.

14 aprile alle ore 11.00

Green pass rafforzato e mascherina FFP2 richiesti.