PIEMONTE ARTE: COLOMBOTTO ROSSO, DE-COLL, CARMAGNOLA, INGENITO, BOTTO, MORANDO, ROLLE, BALME…

Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo

 PINEROLO. ENRICO COLOMBOTTO ROSSO. IL GENIO VISIONARIO

Pinacoteca Civica di Palazzo Vittone • Pinerolo (Torino) – 29 maggio 2022 – 8 gennaio 2023

La Pinacoteca Civica di Palazzo Vittone a Pinerolo (Torino) ospiterà dal 29 maggio 2022 all’8 gennaio 2023 la mostra Enrico Colombotto Rosso. Il Genio Visionario, promossa dal Comune di Pinerolo con il patrocinio della Regione Piemonte e organizzata da Munus Arts & Culture con la preziosa partecipazione della Fondazione Enrico Colombotto Rosso e con la collaborazione del Museo Nazionale del Cinema di Torino. La mostra, che rappresenta la più importante retrospettiva di sempre mai dedicata ad Enrico Colombotto Rosso, è curata da Lorenzo Soave e Daniela Dello Iacovo. Enrico Colombotto Rosso è considerato uno dei maggiori protagonisti dell’arte del Novecento, che incarna l’idea dell’artista poliedrico: fu poeta e scrittore, scenografo e costumista, fotografo e illustratore, nonché pittore. La sua arte, espressionista nella forma, ma simbolista nei contenuti, muove dall’idea dell’uomo teso tra l’incerto e il nulla, in cui figure spettrali, esseri mostruosi e creature deformi non sono che traslazioni visive e visionarie di quel malessere esistenziale dell’individuo e della società in cui è inserito. Enrico Colombotto Rosso dà voce a quell’Io profondo pieno d’angoscia e turbamento presente in ciascun essere umano. Da autodidatta a protagonista dell’ambiente culturale piemontese, fu componente del gruppo torinese Surfanta (Surrealismo e fantasia), proprietario della Galleria “Galatea”, ma anche frequentatore degli ambienti culturali ed artistici europei e statunitensi, intessendo amicizie con grandi nomi dell’arte e della cultura internazionale. La mostra intende raccontare, attraverso oltre 150 opere, le innumerevoli sfumature della sua arte onirica, misteriosa, enigmatica, attraverso una narrazione di carattere cronologico che ripercorrerà tutte le tappe del suo percorso artistico, consentendo di immergersi nel mondo immaginativo di Enrico Colombotto Rosso, ma anche indagando le vicende e i protagonisti che hanno partecipato alla sua vita professionale e privata, per carpire l’essenza dell’artista, quell’Io più profondo che sottende alla sua particolarissima modalità espressiva. Dagli oli alle chine, dalle tempere ai capricci, dalle locandine per il teatro sino agli assemblaggi: l’intera produzione dell’artista sarà presente in mostra attraverso le opere più significative, in una ricognizione del genio e del talento di un grande protagonista della storia dell’arte contemporanea.

IL COLLEGAMENTO CON LA MOSTRA DEDICATA A DARIO ARGENTO AL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA

La mostra Enrico Colombotto Rosso. Il Genio Visionario sarà collegata all’esposizione dedicata a Dario Argento al Museo Nazionale del Cinema a Torino (Dario Argento. The Exhibit), in programma dal 6 aprile 2022 al 16 gennaio 2023. Arte e Cinema sono due delle sette arti unite da un fil rouge, un filo (profondo) rosso, che tra l’artista Enrico Colombotto Rosso e il regista Dario Argento si rivela legame d’intenti, tematiche e modalità espressive sempre tese verso quell’attrattiva ricerca di scrutare il mondo sotteso all’inconscio, all’inquietudine profonda propria dell’essere umano novecentesco. Accomunati dall’interesse per il macabro come aspetto pienamente umano, giungono ad una collaborazione artistica nel capolavoro del Maestro del cinema horror Profondo Rosso. La collaborazione tra i Musei Civici di Pinerolo e il Museo Nazionale del Cinema si traduce in una serie di iniziative, tra cui un ciclo di conferenze sul rapporto tra arte e cinema, la possibilità per il pubblico di visitare le due mostre con una tariffa scontata, un programma di attività didattiche congiunte e un evento speciale: Il Fantasma della Villa, la prima Escape Room in un museo italiano in cui l’intera struttura (Villa Prever a Pinerolo, dove ha sede il Museo Civico di Scienze Naturali “Mario Strani”) diventa un grande spazio ludico, e che è stata progettata con un riferimento diretto alla “villa del bambino urlante” presente nel film Profondo Rosso di Dario Argento.

Enrico Colombotto Rosso. Il Genio Visionario

Sede:   Pinacoteca Civica di Palazzo Vittone- Piazza Vittorio Veneto – Pinerolo (Torino)

29 maggio 2022 – 8 gennaio 2023. Orari: sabato e domenica dalle 15 alle 20. Ingresso: Intero € 10,00

Ridotto (€ 7.50) per chi esibisce il biglietto di ingresso della mostra DARIO ARGENTO. The Exhibit organizzata al Museo Nazionale del Cinema di Torino dal 6 aprile 2022 al 16 gennaio 2023 (e viceversa ingresso ridotto al Museo Nazionale del Cinema di Torino + DARIO ARGENTO. The Exhibit presentando il biglietto di ingresso della mostra Enrico Colombotto Rosso. Il Genio Visionario

Sconto di € 5,00 per i possessori di MUPI Card (che consente l’ingresso illimitato per 365 giorni a tutti i Musei Civici di Pinerolo)

Curatori della mostra:          Lorenzo Soave e Daniela Dello Iacovo

 

 

 DE-COLL: A TORINO MOSTRA “PEOPLE”

CARMAGNOLA. DENOMINATORE COMUNE. TRE PITTORI E UN FOTOGRAFO

Palazzo Lomellini, Carmagnola (Torino), 27 maggio – 3 luglio 2022

Inaugurazione: venerdì 27 maggio 2022 ore 18:00

La stagione espositiva di Palazzo Lomellini riprende, nel 2022, grazie alla rinnovata collaborazione con il prof. Riccardo Cordero, artista di fama internazionale ed esperto di arte contemporanea, ideatore del progetto Denominatore Comune. La mostra, curata da Armando Audoli, propone un confronto fra tre pittori: Nino Aimone, Piero Ruggeri, Maria Rosa Benso ed il fotografo Giorgio Stella; quattro artisti nettamente contraddistinti per scelte tematiche e stilistiche, tuttavia legati da un filo che lo stesso curatore ha definito «un carattere segnico fatto di esibizione e sottrazione». L’arte, quindi, come espressione di caratteristiche individuali che, oltre a distinguere, possono riunire più persone sotto uno stesso punto di vista. La capacità di superare le divisioni, a favore di un ritrovato sentimento di appartenenza ad un unico genere umano, è forse una delle necessità che maggiormente ravvisiamo in questo nostro periodo storico, cosi pesantemente condizionato dalle vicende geopolitiche. L’idea di un progetto artistico volto a sottolineare l’esistenza di un “denominatore comune”, si basa sulla convinzione che nell’arte e nella cultura in genere sia custodita la possibilità di creare una dimensione collettiva, nella quale far coesistere positivamente una moltitudine di elementi diversi. La mostra Denominatore Comune è quindi uno spazio di riflessione e sollievo, che l’Assessorato alla Cultura e la Pro Loco di Carmagnola hanno voluto realizzare, per condividerlo con tutti i visitatori che si augurano vorranno intervenire numerosi.

 

INGENITO E “TORINO VERTICALE”

Al Salone del Libro, presentazione del libro di Emilio Ingenito “Torino Verticale”, edizioni Daniela Piazza Editore, con il fotografo e autore Emilio Ingenito, il giornalista Orlando Perera e il critico d’arte Angelo Mistrangelo

 

 

 

CUNEO. FONDAZIONE PEANO. MACCHINE DEL TEMPO. OPERE ANNI ’80. MOSTRA PERSONALE DI CESARE BOTTO

a cura di Enrico Perotto. Inaugurazione: sabato 28 maggio, ore 17.30. Fondazione Peano Corso Francia 47, Cuneo

Dal 28 maggio al 26 giugno 2022 – dal giovedì alla domenica, ore 16-19

La stagione espositiva di Fondazione Peano continua con la mostra personale di Cesare Botto, a cura di Enrico Perotto, che inaugura sabato 28 maggio alle ore 17.30 presso gli spazi espositivi di Corso Francia 47 a Cuneo. Si tratta della seconda personale che la Fondazione dedica all’artista cuneese a quasi quindici anni dalla precedente “Il rosso e il nero” del 2007. La mostra, “Macchine del Tempo – anni ‘80”, è incentrata su un particolare periodo della produzione artistica, gli anni ottanta appunto, caratterizzato da una omogeneità di indirizzo della ricerca dell’autore, pur nella varietà della rappresentazione. Questa mostra segue due precedenti esposizioni di Cesare Botto, realizzate nel 2011 e 2019, intitolate anch’esse Macchine del Tempo e dedicate rispettivamente alle realizzazioni pittoriche degli anni Sessanta e a quella degli anni Settanta. Per il terzo capitolo della trilogia, l’artista e il curatore hanno selezionato una rassegna significativa di opere dipinte a olio e ad acrilico su tela, oltre che a tempera, a pastelli e acquerelli su carta, realizzate da Botto negli anni Ottanta del secolo scorso. Si tratta di opere astratte, i cui segmenti lineari scorrono nervosamente al disopra degli spazi bianchi dei supporti o si fondono con gli sprazzi trasparenti e armonizzati dei macchiati, che in questa fase ricorrono maggiormente, attraendo lo sguardo del fruitore grazie alla forza espressiva delle cromie, scelte in base alle loro gradazioni più variegate e coinvolgenti. Opere, in cui prevalgono gli accostamenti contrappuntistici dei toni primari e secondari più vivaci e si avverte una predilezione per l’estensione della gamma coloristica intermedia tra il chiaro e lo scuro, la luce e il buio, il giorno e la notte. Visitando la mostra il pubblico avrà la possibilità di ammirare opere caratterizzate dalla gestualità tipica dell’action painting e apprezzarne la vivacità, la freschezza creativa e l’attuale godibilità delle stesse. Cesare Botto inizia a dipingere negli anni ‘50 come autodidatta, traendo ispirazione dagli artisti storici, come Filia ed Ego Bianchi. Dopo uno stimolante periodo di studio dal 1958 al 1964, sente l’urgenza di orientare la sua ricerca verso la pittura informale, abbandonando progressivamente la figurazione. Liberato dai retaggi del passato, affida la comunicazione del suo lavoro mediante una gestualità che esprime tutta la sua carica espressiva. Elabora cromie intarsiate, facendo ricorso al colore-segno-simbolo, ed emblemi allusivi in rapporto all’ambiente, alla materia, alla luce, entro spazi che accolgono e distribuiscono silenzi e dinamiche oltre i ritmi di un tempo non definibile. Nel 1959 vince il 1° premio “Augustus Minerva” e nel 1960 tiene la sua prima personale nella sua città e da allora non si è più fermato, organizzando mostre personali e collettive in Italia e all’estero, seguito da numerose firme della critica. Lontano da un atteggiamento ripetitivo e conformista, si dedica anche alla scultura, alla ceramica, alla grafica ottenendo numerosi pubblici riconoscimenti. La mostra, accompagnata da catalogo con lettura critica di Enrico Perotto e testi introduttivi di Ezio Ingaramo e Lucio Maria Morra, sarà visitabile dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 19, fino al 26 giugno, ad ingresso libero e gratuito.

 

I TESORI DELL’ACCADEMIA ALBERTINA.

Visite guidate tematiche dedicate alla mostra

“DISEGNARE LA CITTÀ. L’Accademia Albertina e Torino tra Eclettismo e Liberty”

Gli Archivi della Biblioteca dell’Accademia Albertina si apriranno solo per voi, per approfondire la mostra “Disegnare la città” e le figure dei Grandi Artisti che tra Otto e Novecento frequentarono le nostre aule, cambiando per sempre il volto della nostra città ed imponendo il loro stile con grande capacità d’innovazione. Scopriremo quella Torino “disegnata” dai celebri maestri della nostra Accademia, come Giulio Casanova, virtuoso interprete dell’Arte Nuova e protagonista indiscusso della mostra. Ogni mese un nuovo racconto, per portarvi sulle “Vie del Tempo”! Il mese di Maggio sarà dedicato alla Donna nell’Arte e ai Grandi Maestri dell’Albertina.

LE DONNE NELL’ARTE in ACCADEMIA ALBERTINA. DALLA CLEMENTINA ALL’ALCIATI,

DALLE “VENERI DI CARTA” ALLE GIBSON GIRLS

Sabato 28 MAGGIO ore 11.00

Un percorso tra le Sale dell’Accademia Albertina alla scoperta di alcune straordinarie Donne Artiste ed affascinanti Muse Ispiratrici, per ascoltare il suono della poesia, il sapore dell’arte, il profumo della storia, raccontata da chi l’arte la faceva o la ispirava nelle aule della nostra Scuola. Scopriremo le antiche origini della Reale Accademia, fondata da una donna ed oggi presieduta da una donna, e che già dal Settecento accolse valenti pittrici. Ma la figura della donna verrà affrontata anche come Musa Ispiratrice dell’arte di tutti i tempi! Un viaggio nella Storia per conoscere personaggi celebri come La Clementina, Evangelina Alciati e Giacomo Grosso o poco noti come Orsola Maddalena Caccia, Carla Ruffinelli e Giulio Casanova, grande protagonista della mostra “Disegnare la Città” e della Torino Liberty. Un’esperienza immersiva tra documenti e libri antichi, disegni, incisioni, opere grafiche e pittoriche a volte inediti, accompagnati dalla nostra Bibliotecaria e dal gruppo storico “Le vie del tempo”, per rivivere il fascino infinito dell’Arte e della Storia.

Costo visita guidata: 7 euro p.p.  Biglietto d’ingresso: INTERO 7 euro, RIDOTTO 5 euro, GRATUITO con l’Abbonamento Musei

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

 

LETTI DI NOTTE 2022: DAL 7 ALL’11 GIUGNO IL FESTIVAL LETTERARIO DI CARMAGNOLA NEL PARCO DI CASCINA VIGNA

Da martedì 7 a sabato 11 giugno 2022, nella cornice del parco di Cascina Vigna di via San Francesco di Sales 188, torna a Carmagnola (Torino) il Festival letterario “Letti di Notte”, organizzato dal Gruppo di Lettura Carmagnola e dal Comune di Carmagnola nell’ambito delle iniziative per il Mese della Cultura. La manifestazione -alla sua ottava edizione consecutiva- ha il patrocinio di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino e del Centro per il Libro e la Lettura – Città che Legge; è organizzata in collaborazione con la biblioteca civica “Rayneri Berti” di Carmagnola, Essenza Danza, il progetto NormalMente, il Circolo fotografico “La Fonte”, Radio Vida Network e Buendia Books. La formula del Festival è quella ormai collaudata negli anni, che ha fatto spesso registrare incredibili “sold out”: scrittori e giornalisti ospiti presenteranno le loro opere e dialogheranno sul palco di Cascina Vigna, rispondendo alle domande del pubblico e rendendosi disponibili per il firma-copie dei loro libri. Tutte le serate hanno inizio alle ore 21, a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili (non è prevista la prenotazione).

Questi gli ospiti dell’edizione 2022:

    martedì 7 giugno: Piero Chiambretti, intervistato da Alessandra Comazzi

    mercoledì 8 giugno: Alessandro Fullin, intervistato da Antonio Pizzo

    giovedì 9 giugno: Antonio Caprarica, intervistato da Barbara Ronchi della Rocca

    venerdì 10 giugno: Beppe Severgnini

    sabato 11 giugno: Enrica Bonaccorti

Ogni sera si esibiscono anche gli artisti di Essenza Danza: per loro, la coreografa Elena Piazza ha pensato momenti di ballo ispirati ai vari libri e agli scrittori presenti sul palco. Coinvolti anche i ragazzi “speciali” del progetto NormalMente: ognuno dà il proprio contributo, a seconda delle capacità e inclinazioni personali, occupandosi ad esempio dell’accoglienza del pubblico e delle domande agli ospiti. Le fotografie ufficiali sono realizzate dal Circolo “La Fonte”. «Anche quest’anno siamo riusciti ad avere sul nostro palco personaggi di fama nazionale che, con la loro indiscussa bravura, sapranno intrattenere e incuriosire il pubblico, sia chi è già appassionato di lettura sia i lettori occasionali -dichiara Maurizio Liberti, direttore artistico della manifestazione- Letti di Notte, oltre a voler avvicinare chi scrive a chi legge, mira anche a creare contaminazioni tra la Letteratura e le altre Arti, ponendosi come un momento di approfondimento culturale, di socialità e di svago, in un’atmosfera vivace di reciproco scambio». Legati al Festival 2022 vi sono quindi alcuni eventi collaterali. Dal concorso vetrine, che vede coinvolte decine di esercizi commerciali cittadini con allestimenti a tema libro/letteratura, alla premiazione (in programma la sera di mercoledì 8) degli studenti finalisti del concorso letterario “Adesso scrivo io”, realizzato in collaborazione con la biblioteca civica e l’Istituto scolastico superiore Baldessano-Roccati. L’iniziativa, nata in seno alla Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, ha visto la partecipazione di ben 85 ragazzi e ragazze dei vari indirizzi di studio: prendendo ispirazione dagli “Aneddoti infantili” di Elsa Morante, si sono cimentati nella scrittura di un elaborato sula loro fanciullezza. I venti racconti finalisti sono stati pubblicati in un libro edito dalla casa editrice torinese Buendia Books, che sarà presentato nell’occasione. Il manifesto originale del Festival è stato invece disegnato dall’illustratore Nicolò Canova, artista di fama internazionale che lavorato, tra gli altri, per Disney, Sephora, Lancome e Huawei.

Per ulteriori informazioni sull’evento e per contatti, visitare la pagina Facebook ufficiale “Letti di Notte Carmagnola”, scrivere all’indirizzo email gdlcarmagnola@gmail.com oppure chiamare il numero 392-5938504.

 

CHERASCO. PIETRO MORANDO. “DAL SEGNO AL RACCONTO”

Dal 28 maggio 2022 al 18 settembre 2022

Palazzo Salmatoris – Cherasco

Dal 28 maggio al 18 settembre le sale di Palazzo Salmatoris, a Cherasco (CN), ospiteranno “DAL SEGNO AL RACCONTO”, retrospettiva sul pittore alessandrino PIETRO MORANDO, a cura di Rino Tacchella e Cinzia Tesio, con la direzione di Riccardo Gattolin. Il progetto della rassegna è nato lo scorso anno, in occasione del 40° anniversario della scomparsa di Morando; rimandato a causa della pandemia, finalmente arriva nel Secentesco palazzo delle mostre di Cherasco con un nutrito numero di quadri e un vivace percorso artistico da ammirare. Si potranno apprezzare circa novanta opere, le quali narrano tutti i momenti del variegato itinerario pittorico dell’artista. Un viaggio che parte dagli anni della sua formazione per concludersi nel dopoguerra, quando Morando individua una sigla espressiva personale e riconoscibile. La rassegna avrà come punto di partenza gli esordi divisionisti, sulla scia dei maestri Morbelli e Pelizza, anch’essi alessandrini, a cui lo legavano l’interesse per gli umili e i diseredati. Dopo alcuni disegni futuristi realizzati nel periodo in cui era ospite di Morbelli a Milano, si proseguirà con le drammatiche immagini dei disegni ispirati alla Prima Guerra Mondiale, alla quale ha partecipato come volontario nel corpo degli “Arditi”. Seguiranno le opere del primo dopoguerra, quando Morando aderì al clima del “ritorno all’ordine” entrando in dialettica con le opere di Felice Casorati e dell’amico Carrà, che resterà un suo costante punto di riferimento, e con le sculture di Arturo Martini, massimi protagonisti di quella stagione. Influenzato dal “primitivismo neogiottesco” di Carrà, nella seconda metà degli anni ’20 elaborerà la famosa figura del Viandante. Sarà documentata anche la fase del “primitivismo agreste”, fortemente radicata nella sua terra d’origine, con le famiglie contadine ritratte nella quiete idilliaca delle pause dal lavoro e i mercati monferrini del bestiame, o con i possenti contadini al lavoro, dipinti con toni di accorata partecipazione. Infine saranno esposti numerosi esempi della sua pittura del secondo dopoguerra, realizzati dopo la virata espressionistica e cubista che lo ha portato a deformare e a ingigantire le forme squadrate e spigolose come fossero intagliate nel legno. Periodo in cui, insieme alla riproposta di temi già trattati in precedenza, l’artista ha realizzato alcune opere significative dedicate ai luoghi più emblematici della natia Alessandria: alle sue piazze, alle sue strade e ai suoi palazzi, prive di presenze umane e immerse in un’immobile e silenziosa atmosfera metafisica. La rassegna sarà accompagnata da un catalogo, a cura di Rino Tacchella e Cinzia Tesio, corredato da un saggio critico che ripercorrerà tutta la carriera di Morando, e da una ricca sequenza di immagini delle opere esposte.

Sale dello storico Palazzo Salmatoris di Cherasco – Via Vittorio Emanuele, 31 – 12062 Cherasco (CN). Dal 28 maggio 2022 al 18 settembre 2022

ORARI: Mercoledì, giovedì e venerdì: 15.00 – 19.00. Sabato e domenica: 9.30 – 12.30 / 15.00 – 19.00

CATALOGO IN MOSTRA  – INGRESSO LIBERO

 

LA TORINESE LUISELLA ROLLE IN MOSTRA A VENEZIA

Si inaugura mercoledì  2 giugno  2022 alle ore 18  la grande rassegna artistica EMOTIONS in occasione della 59° Esposizione Internazionale  d’ Arte della Biennale di Venezia 2022 a Santa Croce 1979 A , Campo San Stae.  La mostra dal 2 al  30 giugno, con orari di apertura: da martedì a domenica,  dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.  Artisti in mostra  Luisella Rolle  e Guglielmo  Meltzeid . Lo spazio Priuli Bon  intende essere un punto di riferimento per la promozione e la diffusione dell’Arte Contemporanea sia di artisti italiani che di artisti stranieri. L’ originalità di questa mostra sta nell’essere una “personale” a due voci. Due artisti la cui diversa espressività è coniugata da un delicato ed intenso mondo interiore. Luisella Rolle e Guglielmo Meltzeit trasmettono emozioni, istanti che rimangono come segni del presente e che parlano all’osservatore come sussurri di tenui ritratti e paesaggi urbani, apologie dell’umano sentire che ognuno interpreta in dote della propria cultura e della interiore bellezza. Luisella Rolle, artista torinese che con le sue opere esplora vie sperimentali attraverso l’utilizzo eclettico dei materiali quali la pittura, il mosaico, i metalli e la fibra, che impiega in modo mirato e sapiente nelle sue narrazioni poetiche e contemporanee. L’artista è profondamente ricettiva nei confronti della società e delle novità artistiche, il suo operato è ricco di esperienze didattiche, proficue collaborazioni e la sua poetica segue un’evolversi di stile che fa sempre riferimento all’approccio antropologico.  È uno sguardo” intimo” quello che accompagna le tele esposte in questa mostra, uno sguardo che abbraccia luoghi, spazi urbani, ma anche momenti di vita: un incontro, un abbraccio, una tenera carezza. “Visioni” quindi, di spazi sia esteriori che introspettivi, perché tutto ciò che vediamo e viviamo, è filtrato attraverso il “profondo” che è in noi.

 

M.A.O.: SPIRITI, DEMONI E SOPRANNATURALE NELLA CULTURA GIAPPONESE

Ciclo di conferenze promosse dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino

dal 27 maggio al 28 giugno

Si apre il 27 maggio al MAO Museo d’Arte Orientale il ciclo di conferenze complementari e di approfondimento all’attività didattica del corso di letteratura giapponese per gli studenti e le studentesse del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, ma aperte anche alla cittadinanza, dedicate ai temi del soprannaturale, del fantastico e ai kaidan (le storie di fantasmi), che hanno particolare rilevanza nel contesto della letteratura premoderna. Gli ospiti delle conferenze sono studiosi di nipponistica che si occupano di diverse discipline (letteratura, cultura, diritto), ricercatrici e ricercatori riconosciuti nel panorama nazionale e internazionale. Scopo di questo ciclo di incontri è innanzitutto quello di integrare e conseguentemente accrescere le conoscenze che gli studenti acquisiscono durante il modulo di letteratura giapponese del corso di Lingua e letteratura giapponese (seconda annualità). Allo stesso tempo, tramite l’allargamento di questi incontri anche a persone esterne all’università, contribuisce a presentare alla cittadinanza le attività didattiche della sezione di Asia, Africa e Mediterraneo del Dipartimento di Studi Umanistici. Il ciclo di conferenze è organizzato grazie al contributo del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino.

Gli appuntamenti

27 maggio 2022 ore 15-17

Fantasmi di guerrieri dalla Storia degli Heike al teatro nō. Roberta Strippoli (Università degli studi di Napoli L’Orientale)

Inizialmente composta e recitata da cantastorie girovaghi, la Storia degli Heike narra, in modo romanticizzato, i momenti principali della guerra tra due clan militari, terminata nel 1185. Nel conflitto persero la vita numerosi guerrieri, soprattutto dalla parte del clan sconfitto, gli Heike. Ispirato da quest’opera, il teatro nō (14mo secolo) mette in scena i fantasmi di alcuni guerrieri morti in battaglia, dando a questi guerrieri la possibilità di raccontare un’ultima volta le loro vicende e placare i loro spiriti vendicativi.

 3 giugno 2022 ore 15-17

Storie di un tempo che fu: le creature soprannaturali del Giappone antico

Diego Cucinelli (Università di Firenze)

Insediati nel crocevia tra mito, spiritualità e arte, gli yōkai – ossia i mostri del folklore giapponese – costituiscono un mondo dalle innumerevoli risorse e sfaccettature per il ricercatore o per chi, più semplicemente, ne venga rapito dal fascino e dalla malia. Nel corso dell’intervento verrà trattata tale materia prendendo spunto dalle fiabe e da alcune opere letterarie e pittoriche realizzate in Giappone nei periodi Nara (710-794) e Heian (794-1185).

10 giugno 2022 ore 15-17

Cortigiane fantastiche e dove trovarle: gelosia e possessione spiritica nella letteratura giapponese del Settecento

Cristian Pallone (Università di Bergamo)

Nella letteratura urbana dedicata a storie di amore mercenario della Edo del Settecento, si è sviluppato un filone interamente dedicato a storie di fantasmi e apparizioni inspiegabili, in parte per rendere conto di eventi prodigiosi e rumors che circolavano nei quartieri del piacere, in parte per rinfrescare, con qualche brivido di paura, le lunghe serate estive. Il talk analizzerà, nel contesto della cultura urbana di Edo, alcuni tra i più notevoli esempi letterari di inserto di elementi fantastici all’interno di trame sentimentali o licenziose.

28 giugno 2022 ore 15-17

Diritto e giustizia nell’immaginario giapponese: le storie di fantasmi

Giorgio Fabio Colombo (Università di Nagoya, Giappone)

Il periodo Edo (1603-1868) è considerato da molti come la “Epoca d’oro” delle storie di fantasmi (kaidan) in Giappone. Se da un lato lo scopo principale di queste storie era senza dubbio quello di intrattenere il pubblico, dall’altro svolgevano anche altre funzioni sociali, tra le quali c’era quella di monito verso i detentori del potere. Una tematica ricorrente presente nelle trame era quella di un personaggio debole (una moglie tradita, un servitore maltrattato, un contadino affamato) che perde la vita a causa della crudeltà del proprio superiore. Incapace di ricevere giustizia durante la propria vita il protagonista torna dall’aldilà per perseguitare il proprio oppressore. Il presente intervento tratterà del rapporto tra diritto e giustizia in Giappone attraverso le storie di fantasmi.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

 

 

VENERDÌ 27 MAGGIO A CARMAGNOLA  LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA ANTEPRIMA MOVIE TELLERS

20 serate in tutto il Piemonte fino al 22 giugno

Fino al 22 giugno la rassegna Anteprima MOVIE TELLERS presenta 20 serate di cinema con 4 documentari e 19 cortometraggi – frutto della recente produzione regionale – e ospiti in sala come i registi Erik Bernasconi, Daniele Gaglianone, Paola Piacenza e Alberto Puliafito; il produttore Fulvio Nebbia e i giornalisti Enzo Armando, Andrea Coccia, Silvano Esposito, Paola Molino e Domenico Quirico. Il tour toccherà 17 diverse città del Piemonte – diffuse su tutte le province – tra cui CARMAGNOLA che venerdì 27 maggio al Cinema Elios (piazza Verdi, 4) alle ore 20.30 ospiterà la proiezione di IL FRONTE INTERNO. UN VIAGGIO IN ITALIA CON DOMENICO QUIRICO di Paola Piacenza. In apertura i corti “Piemonte Factory” GREEN TAG di Leonardo Signoretti girato in Val di Susa e ESTATE IN CITTÀ di Lorenzo Radin e Samuele Zucchet girato nel quartiere Vallette di Torino. La rassegna, oltre a “scaldare i motori” in vista del ritorno di MOVIE TELLERS in autunno, vuole promuovere i film il cui percorso di realizzazione e diffusione è stato limitato dalla pandemia e i progetti nati negli ultimi due anni proprio a sostegno del settore cinematografico penalizzato dalle misure anti Covid. In programma 4 documentari: Moka Noir. A Omegna non si beve più caffè di Erik Bernasconi; Il fronte interno. Un viaggio in Italia con Domenico Quirico di Paola Piacenza; Il tempo rimasto di Daniele Gaglianone; Slow News di Alberto Puliafito e, ogni sera in apertura, un cortometraggio proveniente dai progetti Piemonte Factory – Film Lab Contest e Ciak! Piemonte che Spettacolo, nati entrambi nel 2021 e accomunati dai forti legami con il territorio regionale e dalla volontà di sostenere i talenti della cinematografia.

 

ALBA. L’OMBRA DI JOAN CROUS

inaugurazione della mostra: Venerdì 27 maggio 2022 alle ore 18 presso la Chiesa di San Giuseppe in via Vernazza 6 – Alba

Una collaborazione tra grandArte e Circonomia. La mostra sarà visitabile dal 27 maggio al 26 giugno dal lunedì al venerdì 14.30-17.30  – sabato e domenica 10-13 e 14.30-18.30. Nona mostra della rassegna provinciale grandArte 2022 – HELP humanity, ecology, liberty, politics  organizzata in collaborazione con il Centro Culturale San Giuseppe e Circonomia, Festival internazionale dell’economia circolare e della transizione ecologica

Ombra è una parola dalle tante sfaccettature di significato: poca luminosità, oscurità, contorno indistinto ma anche simulacro del corpo. «Ombra è curiosità, apertura, immaginazione… è presenza sospesa. Ma ombra è anche paura, mancanza, ignoto e, soprattutto, è un pronostico». È dalla riflessione sul concetto di ombra, dunque, e sul suo portato simbolico che è nata l’opera L’ombra di Joan Crous, un’installazione di grande formato realizzata in frammenti di vetro e terra. È l’ombra del Guernica di Pablo Picasso, una scelta che deriva proprio dalla volontà di riprenderne il suo messaggio ancora vivo a distanza di anni; «perché Guernica è una vera icona, un paesaggio che non tramonta – sono le parole dello stesso artista catalano –. Guernica che evoca e fa riemergere il simbolo di ciò che rappresenta». L’ombra, un’opera simbolo del recupero e della memoria sotto diversi punti di vista, sia quello simbolico e del messaggio trasmesso, sia quello dei materiali. “Ho lavorato a questo progetto per oltre tre anni, – dice Joan Crous – un progetto che ho voluto e deciso io, sebbene sia solito lavorare molto anche per le fondazioni o i musei. È composta da quasi due tonnellate di vetro, per un’opera di sette metri di lunghezza e quasi quattro di altezza. L’ispirazione è arrivata proprio da quanto successo in Spagna con il bombardamento di Guernica: il dipinto di Pablo Picasso, ora, è molto più di un’opera, è un simbolo. Ed è a quest’ultimo che mi sono ispirato, trattandolo con il massimo rispetto, a partire dalle grandi dimensioni. Non una briciola di vetro ho comprato per la sua realizzazione, perché è tutto vetro riciclato, che ho per così dire incontrato”. Di origine catalana ma a Bologna dagli anni dell’università, Crous si è nel tempo specializzato nella lavorazione del vetro frequentando diverse realtà internazionali del settore e approfondendo diverse tecniche di restauro e di conservazione. In questo percorso, una tappa fondamentale è stata la messa a punto, nel 1994, di una tecnica di lavorazione del vetro del tutto personale, capace di sposarsi con il concetto di “fragilità dell’operare umano e di fugacità del tempo”. Ma, oltre che artista, Crous è anche co-fondatore della cooperativa sociale Eta Beta di Bologna e gestore di un angolo di città come quello di Spazio Battirame. Inaugurata a metà maggio, con la sua prima mostra a Bologna accompagnata dalle note della musica di Pino Jodice, L’ombra viaggerà per le istituzioni e i musei di Spagna, Francia e Italia per tutto il corso del 2022. Ora è ad Alba, in occasione dell’evento dedicato all’economia circolare Circonomia e alla sua rassegna GrandArte per affrontare la sfida del cambiamento climatico attraverso la lente dell’arte. Poi si spostarsi poi alla Biennale di Venezia a Casa Goldoni. Poi andrà a Barcellona nel Museo di Archeologia e, ancora, in Francia al Museo del Vetro di Sars Poteries.

 

DR FAKE CABINET . EROTIKA 2

Fino al 25 giugno

Continua la ricerca di DR Fake Cabinet sul mondo dell’arte erotica e, come è ormai tradizione, arriva anche quest’anno la mostra erotiKa. In esposizione una serie di opere degli artisti e delle artiste che lavorano con la galleria, messe a confronto con alcuni lavori del passato, dagli anonimi del XIX e XX secolo a Bob Mizer con le sue fotografie di nudi maschili divenute iconiche. Anche in erotiKa 2, come avviene nelle nostre mostre collettive, le opere di artisti emergenti, mid carrer e consolidati, che impiegano mezzi espressivi diversi, dalla fotografia al disegno, dalla pittura alla scultura, vengono messe a fianco di opere realizzate in un tempo più lontano, creando un dialogo di raffronti, assonanze e dissonanze.

Carola Allemandi

Anonimo del XIX secolo

Anonimo del XX secolo

David Bowes

Sarah Bowyer

Alcide Davide Campestrini

Chutian Feng

Octavio Floreal

Giuseppe Gallace

Titti Garelli

Lady Tarin

Giuseppe Riccardo Lanza

Luca Loreti

Plinio Martelli

Luca Matarazzo

Pablo Mesa Capella

Bob Mizer

Alessandra Pace

Alberto Parino

Marcel Swann

Davies Zambotti

 DR FAKE CABINET, Via San Francesco da Paola 12/D, Torino

Info: dr.fake.cabinet@gmail.com; +39 338 167 29 86 +39 320 824 00 04 Dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19.30

 

PREMIO INTERNAZIONALE CHERASCO STORIA

Augustine Sedgewick, Andrea Purgatori e Francesco Profumo sono i vincitori del Premio Internazionale Cherasco Storia 2022, il premio che esalta la storia come disciplina fondamentale di ogni convivenza civile. Augustine Sedgewick, docente presso la City University of New York, con il suo ultimo libro, Coffeeland. Storia di un impero che domina il mondo, è il vincitore del Premio Internazionale Cherasco Storia. Il caffè, entrato nella quotidianità di miliardi di persone con tanta spontaneità e naturalezza, è diventato un vero e proprio impero. Questo libro racconta il tracciato di due strade parallele: quella del caffè e quella del capitalismo, che, nascendo e crescendo insieme, a cavallo del ventesimo secolo, hanno contribuito a dividere il mondo tra una grande ricchezza e una dura povertà. Dagli altopiani di El Salvador alle tavole di tutte le famiglie, questa straordinaria storia apre una nuova prospettiva su come funziona il mondo globalizzato. Il programma del premio partirà il 26 maggio con un incontro nell’ambito della collaborazione con l’Unione Industriale della Provincia di Cuneo, dove gli imprenditori dialogheranno con gli studenti sulle tematiche della scuola, dell’innovazione, delle nuove professioni e del mondo del lavoro. Sabato 28 maggio alle 9,00 gli studenti e gli insegnanti incontreranno Augustine Sedgewick e alle 15,00 in Piazza degli Alpini a Cherasco si terrà la cerimonia di consegna del Premio Cherasco Storia edizione 2022. Oltre ad Augustine Sedgewick, verranno premiati Andrea Purgatori, per il Premio Internazionale Cherasco Storia Fondazione De Benedetti 1547 e Francesco Profumo per il Premio Internazionale Cherasco Storia alle fondazioni bancaria per il costante sostegno al Premio Cherasco Storia. Giornalista professionista, Andrea Purgatori ha realizzato inchieste e reportage su casi di terrorismo internazionale e italiano negli “anni di piombo” e sullo stragismo, ha raccontato numerosi delitti di mafia,, ha realizzato molti reportage sulla guerra in Libano, in Iraq e Iran, sulla Guerra del Golfo, sull’Intifada e le rivolte in Tunisia e Algeria. Autore e conduttore della trasmissione Atlantide su La7. Francesco Profumo, ingegnere, docente universitario e rettore del Politecnico di Torino dal 2005 al 2011. È stato presidente del Consiglio nazionale delle ricerche e ministro dell’Istruzione del governo Monti. Dal 2014 è Presidente della Fondazione Bruno Kessler e dal 2016 presiede la Compagnia di San Paolo. Nel 2021 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

IL PREMIO

La città di Cherasco è la sua storia. Lo dicono le antiche cronache e i manoscritti preziosi conservati nella sua biblioteca, lo dicono i suoi monumenti laici e religiosi, i nobili palazzi e le strade armoniose. Il Premio «Cherasco Storia», fondato nel 1997, considera e premia, a libera scelta di una selezionata e prestigiosa Giuria, opere di autori italiani e stranieri dell’ultimo biennio che trattino temi storici e mostrino due caratteristiche fondamentali: il rigore scientifico e la qualità della scrittura. Per gli autori stranieri sono prese in considerazione solo opere tradotte e pubblicate in Italia. Non si comunica l’amore per la storia se non la si racconta con un linguaggio limpido e accattivante, primo testimone di una ricerca seria e divulgata in modo persuasivo. Il Premio si propone di esaltare la storia come disciplina fondamentale di ogni convivenza civile e di favorire nei giovani la passione per la ricerca e l’indagine approfondita del passato.

LA GIURIA

La giuria del Premio quest’anno è presieduta dal Prof. Alberto Melloni e i membri sono: Sergio Barbero, Sven Beckert, Francesco Benigno, Silvia Calandrelli, Franco Cardini, Giovannella Cresci, Claudia De Benedetti, Donatella Di Cesare, Mariuccia Salvati, Giusto Traina, Massimo Vallerani.

 

BALME. UJA DI CIAMARELLA 1922, 100 ANNI

Sabato 28 maggio 2022,  a Balme, si terrà la manifestazione Uja di Ciamarella 1922, 100 anni. Dalla vittoria alla tragedia. Giornata in ricordo della prima ascensione della parete nord dell’Uja di Ciamarella e della tragedia di Don Perotti.

Il programma prevede:

Ore 11,00: ritrovo al Pian della Mussa,  presso la partenza del sentiero per il Rifugio Gastaldi (parcheggio al termine della S.P.1). Cerimonia di restituzione della targa originale commemorativa di Don Perotti, restaurata, da parte del Gruppo Alpini e del Comune di Cantoira. Seguirà pranzo presso il ristorante “Les Montagnards” (per prenotazioni: +39 347 36 34 082).  Ore 15,00: incontro pubblico presso la saletta del Rifugio Escursionistico “Les Montagnards” in frazione Cornetti di Balme, dal titolo: “Uja di Ciamarella, 1922: 100 anni. Dalla Vittoria alla tragedia”.  Interverranno: Gianni Castagneri (Sindaco di Balme, Accademico del Gism) , Marco Blatto (Groupe de Haute Montagne, Alpine Climbing Group UK), Lino Fornelli (storico dell’alpinismo delle Valli di Lanzo e Accademico del Gism, socio CAI Torino), Gianni Mortara (geologo, ricercatore CNR, Comitato Glaciologico Italiano), Eugenia Taberna (Geat, scrittrice), Umbro Tessiore (Vice delegato della Valli di Lanzo del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino).

La Società Storica patrocina l’iniziativa, che contribuisce a preservare la memoria storica delle Valli di Lanzo.