NOVARA: I LETTORI DI “CURIOSITA’ NOVARESI” DI “100TORRI” ALLA CHIESA DI SAN MARCO
Lo scorso sabato 8 ottobre un gruppo di appassionati lettori degli articoli di “Curiosità novaresi” di “100TORRI” ha partecipato a un incontro presso la chiesa di San Marco di Novara, che era già stata oggetto di uno dei citati articoli. L’incontro aveva lo scopo di far conoscere meglio questo edificio religioso, importante testimonianza del Barocco nel capoluogo novarese, che risale all’epoca del vescovo novarese Carlo Bascapé, il più noto vescovo di Novara dopo San Gaudenzio. Fu proprio Bascapé a volere la costruzione di questa chiesa, edificata tra il 1607 e il 1613, e lì volle essere sepolto nella cappella dedicata a San Carlo Borromeo, di cui era stato a lungo segretario, cappella che fu tra l’altro finanziata dallo stesso Bascapé. Andrea Casagrande, incaricato della Diocesi alla gestione della chiesa, ha mostrato ai presenti le bellezze artistiche (dipinti ed arredi) che si trovano nella struttura (nella foto), illustrando contestualmente le stesse con i necessari rimandi storico-culturali, soffermandosi in particolare, nella citata cappella di San Carlo, sul grandioso dipinto del Moncalvo “La processione del Santo Chiodo” (nella foto). Nel dipinto Bascapé si è fatto ritrarre al seguito di San Carlo, mentre lo precede e guarda verso il basso, come ad indicare il luogo della propria sepoltura. Casagrande ha sottolineato, tra l’altro, che la chiesa
che si vede nello sfondo del dipinto è la basilica di santa Maria Maggiore di Milano, che sarà poi demolita alla fine del Seicento, procedendo il cantiere del Duomo, la cui facciata per due secoli ebbe il ruolo di facciata provvisoria dello stesso Duomo in costruzione.
Particolare attenzione è stata data anche alle due grandi tele del transetto: “Il martirio di San Marco” di Daniele Crespi e “Il martirio di san Paolo” di Francesco Carboni, quest’ultima, tra l’altro, in relazione al suo committente, è la dimostrazione di una “presenza” spagnola all’interno della chiesa, che è stata edificata proprio nell’epoca della dominazione spagnola a Novara.
Enzo De Paoli