1151: nasce l’abbazia di Casanova. Ecco com’era

Totalmente diversa da oggi: un quadrilatero fortificato

 

Casanova, il ‘crutùn’ oggi cappella invernale

La scorsa settimana ho effettuato una sintesi del significato della presenza nel territorio dell’ordine Cistercense. Da queste abbazie ebbero inizio gli insediamenti agricoli e artigianali che ritroviamo tali fino alla nascita del periodo industriale. La abbazia di Casanova, ubicata in posizione di confine deriva da una donazione da parte dei Marchesi di Saluzzo per delimitare il loro territorio al confine con i territori del Monferrato. L’atto costitutivo del 1151 segna l’inizio della attività in una abbazia totalmente diversa dagli attuali immobili. La regola cistercense prevedeva una rigida disposizione dei locali, il tutto era compreso in un quadrilatero fortificato con edifici in mattoni e facciate in paramano. Ad un lato del quadrilatero la chiesa, successivamente ristrutturata con elementi barocchi. Consente ancora di vedere la costruzione presente dai primi secoli. L’attuale abbazia, venne rifatta nella attuale configurazione intorno al 1750 con un edificio barocco. Nella metà del ‘500 l’abbazia venne completamente saccheggiata con distruzione di tutti i documenti antecedenti. Il complesso tra ‘600 e’700 iniziò a cambiare aspetto. Tra il 1680 e il 1710 venne rifatta la facciata della chiesa. In origine, applicando la rigida regola cistercense la abbazia comprendeva, all’interno del quadrilatero, edifici di 2 piani a destinazione specifica. Ad un lato la chiesa con accoglienza dei viandanti e ostello, su un altro lato una fattoria con stalle divise per pecore, capre, bovini, suini, equini e volatili, al centro del quadrilatero edifici con chiostro e giardino. In questi edifici erano ricavate stanze per i viandanti, stanze per i monaci, alloggi per gli agricoltori e i laici, oltre ai servizi . Su un lato erano cantine, dispense, cucine refettori e biblioteca. Sugli altri due lati il mulino, il forno, il granaio, la falegnameria, il fabbro, la scuola, la zona noviziato, il frutteto, l’orto e il cimitero.

In pratica un centro perfettamente urbanizzato. Poco distanti dalla abbazia, in genere ad un’ora di cammino vennero costruite le grange, cascinali a corte chiusa, primo insediamento per i futuri paesi attuali.

Luigi Pavia