Chieri-Pino Torinese. L’acqua nella benzina. Dopo il danno la beffa. Per la società petrolifera l’erogazione  è solo ‘presunta’…

(immagine di repertorio)

La vicenda dell’acqua nella cisterna dopo lo scarico dell’autobotte, che ha mandato in tilt centinaia di automobilisti che avevano fatto rifornimento al distributore Q8 tra Pino Torinese e Chieri, entra in una seconda fase, Con il sapore della beffa per gli automobilisti danneggiati. In massa avevano compilato il modulo di reclamo fornito dal benzinaio (che nella vicenda, come detto, non ha alcuna responsabilità), dopo essere stati rassicurati che la copertura assicurativa dell’azienda petrolifera avrebbe risarcito il danno. Ma a distanza di qualche giorno, tutti coloro che avevano fatto ricorso hanno ricevuto dalla Q8 una lettera che sin dall’oggetto (“Presunta erogazione di carburante contaminato”) non promette nulla di buono. “Ci viene richiesta – dice uno degli automobilisti che dopo aver subito il danno ha sporto reclamo) – una documentazione pazzesca, addirittura impossibile e comunque pretestuosa, come la ‘ copia dettaglio interventi relativi all’ultimo tagliando effettuato prima dell’evento in questione”) che mi sembra lasci intendere che l’azienda petrolifera ci voglia prendere in giro”. Sempre più probabile una azione legale collettiva degli automobilisti danneggiati.