Passione Fumetti: The Cyan’s Anthem di Lucia Biagi. E tu, di che colore sei?

The Cyan's Anthem di Lucia Biagi
Un mondo dove il colore della pelle (e dei capelli), ereditario per nascita, determina la classe sociale, le usanze, la cultura e lo stile di vita dei suoi abitanti. Dove mescolarsi è osteggiato e, a seconda di dove nasci e del tuo aspetto, il tuo destino è stabilito. I colori sono il giallo, della ricca e agiata élite, il rosso (magenta) della borghesia cittadina e il blu (ciano) della classe povera, quella che vive nei palazzoni e nei quartieri delle zone periferiche. Sono questi colori così nitidi a far sì che The Cyan’s Anthem – l’ultimo poderoso romanzo a fumetti di Lucia Biagi per Eris Edizioni – si presenti apparentemente come un racconto di fantascienza. Si tratta invece di un’opera molto stratificata in cui una solida e avvincente trama, che si sviluppa attorno ad un tragico evento, si intreccia con la vita quotidiana dei sei protagonisti principali e delle problematiche sociali che caratterizzano questo mondo alternativo.

The Cyan’s Anthem

disegno di Lucia Biagi
Vent’anni fa un palazzo è bruciato, in quella che fu definita “la strage del mare” per la sua collocazione nella baia della città di Bourne. Nell’incendio morirono 24 persone a cause delle intossicazioni e delle ustioni riportate. Per la strage fu condannato all’ergastolo il blu Ed Touss, ma il recente ritrovamento di un garage con effetti personali e prove che lo qualificherebbero come la base degli attentatori, fa riaprire le indagini. Indagini che coinvolgono la vita dei sei protagonisti del romanzo: Yari, Becca, Roman, Liv, Emil e Mina.
Betta e Emil
Liv è gialla, Yari, Becca e Roman sono blu, Emil e Mina sono rossi. Quando si conoscono da adolescenti non ci danno importanza, lo sanno che ci sono delle differenze, però vanno oltre, dando vita ad una bella amicizia e anche a qualcosa di più. Poi il trauma. Il loro mondo che va in pezzi. Traiettorie di vita che si allontanano, contatti che si perdono.
Si ritrovano dopo vent’anni, a causa della notizia del ritrovamento del garage, il passato che volevano dimenticare è tornato a galla. Ora devono scoprire cosa successe davvero, riuscire a capire chi c’era dietro. Per farlo dovranno districarsi tra politici e affaristi, ma anche cercare tra i propri dolorosi ricordi.
Mina e Liv
The Cyan’s Anthem è un libro impegnativo, ma non quanto le sue quattrocento ottanta pagine farebbero supporre a prima vista. Innanzitutto perché è di una scorrevolezza sorprendente e piacevole, nella sequenzialità della narrazione (l’arte del fumetto), nell’immediatezza dei disegni, nei dialoghi realistici ma mai banali. Lucia Biagi si conferma maestra nel raccontare vicende umane con naturalezza e rara sensibilità. I suoi personaggi non sono eroi, ma persone comuni a cui ci si affeziona e alle cui vicende ci si appassiona. Ed è proprio dai protagonisti, dai rapporti che si instaurano tra di loro e da come questi si evolvono, nei vent’anni che passano da quando sono ragazzini a quando si ritrovano adulti, che Lucia è partita per raccontare la sua storia (dall’intervista di Eleonora Antonioni a Lucia, durante la presentazione al Circolo risorgimento di Torino il 25 novembre scorso).
i poliziotti
Un elemento fondamentale del racconto di The Cyan’s Anthem è la dinamica sociale che discende dai colori delle persone. Una pressione che si fa sentire partendo dall’alto, dalla posizione dominante dei gialli, forti del loro controllo economico, ma anche dai rossi, comodi nel loro benessere e nell’esercizio del potere politico. Una pressione che ne determina un’altra di senso opposto da parte dei blu che, partendo da condizioni disagiate e da stili di vita diversi, richiedono pari condizioni e opportunità, ma che a volte sfocia anche in reazioni di rivalsa.
Una dinamica questa che non riguarda il rapporto fra i giovani protagonisti della nostra storia, ma con cui dovranno comunque fare i conti, soprattutto nell’età adulta, dove la situazione generale è solo apparentemente migliorata.
la tregedia
E poi c’è la tragedia sottostante, drammatica ed enorme, che incombe sulla città e sui suoi abitanti. Un evento che sembrava lontano, ma che invece torna per costringere i cinque protagonisti superstiti a ripercorrere il proprio passato e i propri ricordi, che li porta a riunirsi per cercare la verità, indispensabile per riuscire finalmente a lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare a vivere davvero.

Lucia Biagi e i suoi libri

Eleonora Antonioni intervista Lucia Biagi

Eleonora Antonioni intervista Lucia Biagi al Circolo risorgimento di Torino – 25 novembre 2022

Lucia Biagi – in arte Whena – è nata a Pisa nel 1980. Attualmente vive a Torino, dove gestisce la fumetteria Belleville Comics insieme al suo compagno.
Nel 2007 vince il concorso “Otto Tavole per Mondo Naif” con la storia Mi fa fatica depilarmi e nel 2009 pubblica il suo primo graphic novel: Pets (Kappa Edizioni), in cui l’adolescenza viene vista da due criceti parlanti che si rapportano con gli animali con cui viene a contatto Alice, la giovane protagonista della storia.
Sabrina di Lucia Biagi
Oltre a collaborare con alcune fanzine – tra cui Amenità, di cui è ideatrice e animatrice – e con l’etichetta Self Comics, autoproduce piccoli albi illustrati e fumetti, di cui potete vedere alcuni esempi sul suo sito Whenaworld.
Nel 2014 pubblica Japanize Me, la guida a fumetti del Giappone (Zandegù), e Punto di fuga (Diabolo Edizioni).
Protagonista di Punto di fuga è Sabrina, una ventiseienne dal carattere forte che vive in una cittadina di provincia per cui non nasconde la propria insofferenza. Al malessere esistenziale di chi non si sente ancora pronto alla vita da adulto, si aggiunge una gravidanza imprevista, il punto di fuga che tra dubbi e ansie, spinge Sabrina a interrogarsi su sé stessa e a fare delle scelte. Una storia personale e intima che Lucia Biagi narra con grande intensità e realismo, mettendo in scena un personaggio che non ha paura di mostrare debolezze e contraddizioni, vivendo le proprie scelte a dispetto delle sollecitazioni di chi le sta intorno.
Federica di Lucia Biagi
Nel 2017 esce Misdirection (Eris Edizioni), la cui protagonista è un’adolescente di nome Federica, in vacanza in montagna con i nonni. La sua amica Noemi è più grande di lei, la porta in discoteca e le confida i suoi segreti, facendola sentire speciale. Ma un bel giorno Noemi sparisce, e a nessuno sembra importare nulla. Tranne a Federica, che fa di tutto per scoprire cosa sia successo, con l’aiuto di Giorgio, un ragazzino schivo che soffre di alopecia. Misdirection è la storia di un’indagine che si sviluppa attraverso frequenti flash back – evidenziati da un uso monocromatico del colore – in cui Lucia Biagi conferma la sua straordinaria capacità di dare vita a persone reali, soprattutto grazie al linguaggio e ai dialoghi. In Misdirection, Lucia assottiglia il suo personale tratto linea chiara, conferendogli maggiore espressività e rimanendo sempre estremamente leggibile, in un’insolita colorazione a toni di viola e verde.
Fai Rumore del Collettivo Moleste
Successivamente Lucia Biagi ha dedicato ben quattro anni alla realizzazione di The Cyan’s Anthem. In questo periodo ha realizzato anche una storia apparsa nel libro Fai rumore – nove storie per osare (Il Castoro, 2022) del Collettivo Moleste.
Lucia Biagi collabora come illustratrice con diversi editori come Feltrinelli Kids e Sinnos Edizioni e come fumettista con molte realtà indipendenti, tra cui la nuovissima La Revue Dessinée Italia, di cui ho parlato in un recente articolo.
The Cyan's Anthem di Lucia Biagi
The cyan’s anthem
Eris Edizioni
480 pagine a colori per € 38
Pets di Lucia Biagi
Pets
Kappa Edizioni
68 pagine in b/n per € 9
Punto di fuga di Lucia Biagi
Punto di fuga
Diabolo Edizioni
160 pagine in blu/giallo per € 15,95
Misdirection di Lucia Biagi
Misdirection
Eris Edizioni
208 pagine in viola/verde per € 17

Immagini @Eris Edizioni/Diabolo/Kappa Edizioni/Lucia Biagi