Santena. I carabinieri col progetto “Cultura e legalità”
Presente il generale Di Stasio con 50 allievi della scuola media Falcone

L’intervento del Maggiore Bertè

Il Generale Di Stasio
Il progetto “Cultura della legalità” dell’Arma dei carabinieri ha fatto tappa con un incontro alla scuola media Falcone di Santena davanti a 50 allievi delle classi terze. Tra i relatori il maggiore Vincenzo Bertè, comandante della Compagnia carabinieri di Chieri, che ha parlato del fenomeno mafioso in Sicilia e della sua “esportazione” in Piemonte, dell’importanza della denuncia come dovere civile, sin dalla giovane età, ricollegandosi al fenomeno del bullismo come manifestazione di prepotenza da isolare e contrastare. Intervenuta anche Francesca Bommarito, sorella dell’appuntato dei carabinieri Giuseppe Bommarito, ucciso a Monreale il 23 giugno 1983 nel corso dell’agguato mafioso e che costò la vita al capitano D’aleo. Presidente della Fondazione “Giuseppe Bommarito”, ha presentato il suo libro “Albicocche e sangue”, che parla proprio degli avvenimenti relativi all’agguato contro il capitano D’aleo e di quello avvenuto tre anni prima contro il capitano Basile, sempre a Monreale.
Il generale di brigata Antonio Di Stasio, comandante della legione Piemonte e Valle d’Aosta, ha ricordato i tempi in cui è stato comandante provinciale di Palermo, dove ha conosciuto Bommarito. Ha sollecitato quindi la platea di giovani a perseguire un progetto di vita puntando sulla necessità di fare le cose con intelligenza e buoni sentimenti e soprattutto ponendosi degli obiettivi da perseguire.
Il sindaco di Santena Roberto Ghio si è rivolto ai giovani, invitandoli a fare scelte consapevoli e a cercare il sostegno degli adulti e delle istituzioni. (ANSA).