PIEMONTE x CURIOSI. Torino, quando via Cernaia cambiò nome per evitare volgarità

Nelle città è facile vedere qualche strada cambiare nome, ma il motivo che spinse Torino a cambiare nome in via Cernaia è alquanto insolito

 

Torino, quando via Cernaia cambiò nome per evitare volgarità

A Torino e in molte città è comune vedere qualche strada cambiare nome, per innumerevoli motivi. Ad esempio, nel capoluogo piemontese quello che ad oggi chiamiamo corso Francia nel 1939 era conosciuta come corso Gabriele D’Annunzio fino al 1945. Ad ogni modo, c’è una particolare via di Torino che dovette cambiare nome per un motivo alquanto bizzarro: stiamo parlando di via Cernaia.

Strada storica della città, è lunga circa 950 metri e collega via Pietro Micca alla piazza XVIII Dicembre. Il suo nome è una dedica alla famosa battaglia della Cernaia del 1855 che, nel corso della Guerra di Crimea, portò alla vittoria il Regno di Sardegna contro l’esercito russo, a dispetto dei numeri. L’intenzione di attribuire questo nome ad una via di Torino fu riportata già nei trattati del Congresso di Parigi nel 1856.

Questione di assonanze e doppi sensi

Perché tanto scalpore per il nome di una via? Semplice: in realtà la strada doveva chiamarsi con il nome russo, ovvero Čërnaja, ma sembrava impronunciabile, così si provò a francesizzarlo in Tchernaïa. Nel pronunciare il nome della via, si tendeva a dire la parola “ciornaia”, troppo simile al dialettale ciornia. Questo termine in piemontese ha due significati: “sorda” o “sciocca” oppure… l’organo riproduttivo femminile. Per questo, dopo pochissimo tempo, decisero di italianizzare la località rinominando la strada con l’attuale via Cernaia.

 

Marco Sergio Melano