Poirino. 68 ettari coltivati diventeranno un maxi impianto fotovoltaico. La Coldiretti: “Un attacco all’agricoltura”

La notizia che a Poirino, nei terreni del Pianalto vicino a Ternavasso e verso Pralormo, potrà sorgere un grande impianto fotovoltaico grande 68 ettari ha provocato una dura reazione da parte di Coldiretti. “E’ un vero e proprio attacco all’agricoltura – ha detto il presidente di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici – che comporterà danni gravissime a colture di eccellenza come gli asparagi e all’allevamento, penalizzato dalla perdita di produzione di cereali usati per mangimi. “ Coldiretti chiama in causa il comune di Porino, che in passato ha sempre espresso la volontà di salvaguardare l’agricoltura e l’agriturismo del suo territorio e che, secondo la stessa Coldiretti, “non ha preso posizione contro questo flagello”.

La replica è nelle parole di Angelita Mollo, sindaco di Poirino: “L’ufficio tecnico del Comune ha inviato i contributi ambientali il 24 marzo scorso, come da richiesta ufficiale direttamente alla Regione Piemonte-Settore Energia e al Ministero della Transizione Ecologica inerenti l’area di Ternavasso su cui è stato individuato il territorio per un nuovo impianto agri-voltaico. I contributi sono stati  elaborati andando ad esaminare le prescrizioni presenti nel Piano Paesaggistico Regionale, approvato nel 2017 dalla Regione Piemonte. L’area ha elementi caratterizzanti di rilevanza paesaggistica perché vicino al castello di Ternavasso, è un’area di interesse agronomico ed è all’interno di un sistema di testimonianze storiche del territorio rurale. Nelle

Angelita Mollo, sindaco di Poirino

immediate vicinanze anche al Sito d’importanza comunitaria “Peschiere e laghi di Pralormo” e prevede divieto di nuove edificazioni e costruzioni di infrastrutture in un intorno di 500 metri da stagni esistenti come descritto dal piano di gestione 2018 della Regione Piemonte Rete Natura 2000. Noi siamo stati informati, sicuramente come sempre le cose andranno viste, analizzate , studiate e  capite. L’autorizzazione o il diniego arriverà dal ministero, a cui chiunque può presentare osservazioni in merito”