Chieri: UN RAFFINATO CONCERTO DI MUSICA ANTICA

Ieri, domenica,   al pomeriggio  nell’ambito della mostra “La religiosità popolare nel Chierese”, la chiesa di San Filippo ha ospitato un concerto che si è rivelato un autentico piccolo gioiello. Progetto culturale curato dalla Compagnia della Chiocciola intitolato “Archi in musica” dell’Associazione “Musica Insieme” in collaborazione con il Conservatorio Verdi di Torino, classe di musica da camera per strumenti antichi (docente Andrea Marchiol). L’ Associazione “Musica Insieme”, nata a Grugliasco nel 1992, è formata da docenti con esperienza pluridecennale e si articola in numerose realtà. Il sofisticato concerto, è stato apprezzato da un pubblico plaudente che è riuscito a strappare un bis.

Un concerto che ha spaziato nel periodo 1624-1732 con lavori di Monteverdi, Merula, Corbetta, Frescobaldi, A. Scarlatti, B .Marcello e Rameau che hanno consentito all’ascoltatore di apprezzare alcuni aspetti della cosiddetta “musica antica”, spaziando dal canto che esalta l’amore all’attenta e raffinata drammaturgia della  musica strumentale, dall’uso degli abbellimenti contrappuntistici, dai virtuosismi vocali espressi dagli strumenti, dai movimenti accordali e passi in stile imitativo per concludere con una concezione cameristica del concerto.

Il concerto è stato un esempio di “esecuzione storicamente informata o consapevole” che richiede un lungo e fatico lavoro sulle fonti di archivio. Approccio che i ragazzi di “Music Insieme” hanno reso assai bene sotto l’autorevole guida didattica del M.° Marchiol. Ecco i loro nomi: Claudia Rossi, Adriano Zamboni (clavicembalo), Massimiliano Denta (controtenore, lirone, conetto), Angelo Lombardi (viola da gamba), Alessandro Schierro (violoncello), Maria Laura Vetere (violino), Lorenzo Chion (chitarra barocca). Essi hanno ottenuto limpide e trasparenti sonorità nel loro scorrevole andamento ,per altro  aiutati dalla favorevole acustica di San Filippo, sede che andrebbe usata di più per eventi concertistici. Un pomeriggio musicale davvero piacevole dove varietà e vitalità hanno dominato sovrane senza cadere nelle maglie pericolose della monotonia sempre in agguato sul terreno della musica antica.

Edoardo Ferrati