CHIERI. SORPRESE DI ARTE E DI STORIA. Un filo rosso fra il Duomo Chieri e una chiesa di Roma

Roma, chiesa di Santa Maria in Valllicella

Duomo di Chieri

Questa rubrica, che si propone di svelare le curiosità dell’arte e dalla storia chieresi, restando all’interno del Duomo ci guida nella cappella della Visitazione, la seconda dopo il Battistero (guardando l’altar maggiore). Dominata dalla bella pala d’altare che raffigura la visita di Maria alla cugina Elisabetta, questa cappella sembra non riservare alcuna sorpresa. Invece la sorpresa c’è, ed ha a che fare proprio con la pala.  Questa, infatti, se si escludono alcuni particolari (il panorama che si vede dalla finestra; l’accompagnatrice che reca due colombi invece delle gallinelle; qualche scambio di colori) è identica ad un’altra pala dipinta dal pittore urbinate Federico Barocci,  detto “Il Fiori”, che si trova niente di meno che a Roma, nella chiesa di “Santa Maria in  Vallicella” officiata dai padri Filippini. La sorpresa consiste nel  fatto di trovare due quadri identici a centinaia di chilometri di distanza l’uno dall’altro, in un’epoca, il Cinquecento e il Seicento, nella quale le distanze contavano molto più di oggi. Il mistero, però, si chiarisce se si pensa che le opere dei grandi pittori, com’era il Barocci, venivano riprodotte in stampe che facevano il giro dell’Europa e venivano copiate dovunque. Nel nostro caso, secondo Giovanni Romano l’autore della copia sarebbe il francese, al servizio dei Savoia, Robert Levoyer.

Antonio Mignozzetti